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Campofreda: "In provincia la vergogna è la prima cosa che si impara a evitare"

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Filippo Maria Battaglia

Si intitola "Ragazze perbene" il primo romanzo italiano della collana "Le fuggitive" che NN Editore porta in libreria, con protagonista una giovane donna cresciuta a Caserta e trasferitasi a Londra. L'intervista alla sua autrice durante "Incipit", la rubrica di libri di Sky TG24

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"Una bambina dedita all’ombra, che non brilla per bellezza ed eccellenza, ma che si nasconde perché nessuno si accorga di lei". Quella bambina, ora diventata una giovane donna, è la protagonista di "Ragazze per bene", il primo romanzo di Olga Campofreda, che la casa editrice NN pubblica nella sua nuova collana, "Le fuggitive". "Ragazze per bene" racconta la storia di Clara, che da Caserta decide di trasferirsi a Londra, prima di rientrare nella sua città per il matrimonio della cugina. 

"La provincia è un ambiente piccolo, delimitato dalle sue geografie interne e con poche aperture che lasciano entrare novità - racconta Campofreda nella nuova puntata di 'Incipit' -  C’è un senso di coralità, un'epica piccola che si fonda sul passaparola, sui ricordi e sulla loro trasformazione affinché siano più reali di ciò che è accaduto veramente".

Il privato e la vergogna

"In provincia la vergogna è la prima cosa che si impara a evitare", dice Campofreda in questa intervista, prima di aggiungere come sia "dato quasi per scontato che la versione che forniamo di noi stessi sia pubblica.  Il privato è quasi come se non esistesse".

NN Editore presenta "Ragazze perbene" come un romanzo su cosa significa diventare donna in una provincia del Sud Italia. È indubbiamente vero, ma il suo interesse principale non nasce tanto da qui, quanto dalla capacità di indagare cosa significa quella maturazione e quella trasformazione per una generazione, quella degli anni Ottanta, che più di altre si è trovata sospesa tra tradizione e cambiamento.

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