Spaventose, piccole, talvolta colorate, spesso leggere. Sono le Crawly Creatures, protagoniste delle opere in esposizione fino al prossimo 15 gennaio
Si può fare una mostra sulle creature striscianti? Si può. Ci ha pensato il Rijksmuseum di Amsterdam che, fino al prossimo 15 gennaio, ospita una mostra che le celebra. Sono esse le protagoniste delle opere esposte, lavori che arrivano da tutto il mondo, prestiti da collezioni private o da prestigiose istituzioni museali.
La mostra
La mostra va dall’orrore alla meraviglia e incuriosisce gli spettatori, increduli davanti a ragni pelosi, rane, lucertole, serpenti, bruchi, farfalle, assurti a dignità d’Arte e di Scienza. In passato, soprattutto nel periodo medievale, le creature striscianti erano simbolo di maligno, di cattivi auspici ed erano considerate in complicità col demonio. Con il trascorrere del tempo la percezione della gente nei loro confronti è cambiata fino a essere considerate tutte, comunque, creature di Dio.
Curiosità e oggetti inusitati
Nei quadri, a firma anche di Albrecht Dürer, Wenzel Jamnitzer, Maria Sibylla Merian, questo genere di soggetti sono stati spesso comprimari, qualche volta antagonisti, fino ad arrivare a occupare il centro della tela, da protagonisti assoluti. In mostra – tra i vari capolavori - ci sono anche i calchi provenienti dalla Wunderkammer dell’imperatore asburgico, avamposto di curiosità e oggetti inusitati.
Fino al 15 gennaio
Insomma, la mostra Crawly creatures “Creature striscianti”, ci racconta di un mondo diverso dal solito, portando insetti e rettili fuori dagli studi dei naturalisti, degli scienziati, fin dentro uno dei musei più prestigiosi al mondo. Fino al 15 gennaio un giro in mostra consente di conoscere meglio una porzione di Natura sempre un po’ nascosta, emarginata; una porzione di Natura in grado di meravigliare e far riflettere, per imparare – perché no? – ad apprezzarla davvero.