
I 50 bar migliori al mondo, anche quattro italiani in lista: ecco la classifica
La classifica esiste dal 2009 ed è una guida ai migliori locali su scala internazionale. Da Londra a Città del Messico, la top ten. Più in fondo compare l’Italia con quattro città: Milano, Napoli, Firenze e Roma

Il 4 ottobre a Barcellona si è tenuta l’edizione 2022 dei The World’s 50 Best Bars, sponsorizzata da Perrier. Pubblicata per la prima volta nel 2009, fornisce una classifica annuale di bar votati da 650 esperti da tutto il mondo
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Quest’anno in testa c’è il bar Paradiso, che ha sede proprio a Barcellona, in Catalogna. Ci sono anche nomi italiani: in tutto quattro, da Napoli a Firenze. La cerimonia è stata trasmessa in streaming a livello mondiale
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Fra i quattro locali italiani nell’elenco, al 46esimo posto c’è il bar L'Antiquario, di Napoli. Nel menù cocktail classici a più specifici del territorio, ma anche la selezione degli champagne e la re-interpretazione del French 75
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Al 39esimo posto c’è invece il Locale Firenze, del capoluogo toscano. Si trova all’interno di un palazzo storico, nel Cinquecento residenza di Cosimo de' Medici
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Il 1930 di Milano è al 35esimo posto: il suo indirizzo è segreto ed è uno Speakeasy, cioè uno di quei locali in cui si accede per via esclusiva tramite alcune regole specifiche (per esempio, una parola d’ordine)

Occupa la 16esima posizione il Drink Kong di Roma: specializzato in cocktail, prende spunto dal futurismo anni '70, da King Kong e dalla cultura giapponese

In top ten, al decimo posto c’è Alquímico. Si trova a Cartagena, città sulla costa caraibica della Colombia. Ha tre piani e usa nei drink parte dei prodotti provenienti dalla fattoria del co-proprietario Jean Trinh

Katana Kitten, a New York, è nono. Lo gestisce Masahiro Urushido, considerate un’icona: l’atmosfera è anni ’80 e mischia influenze asiatiche e statunitensi

Ottavo il Connaught Bar di Londra. Fra i suoi punti forti il The Cloud Nine: con bourbon, vermouth all'arancia, pistacchio, lampone e amari

Il Two Schmucks di Barcellona è invece settimo: Juliette Larrouy, ex chef, ha assunto la guida creativa e ha proposto un approccio culinario alle bevande del bar. Fra i classici del locale il Clean Cut Mojito

Il Double Chicken Please di New York è in sesta posizione. Nel menù sandwich di pollo e cocktail alla spina. Un esempio, il n. 1: tequila, mirtillo rosso, lavanda, cacao, amaro

Quinto Little red door, nel quartiere Marais di Parigi. Deve il suo nome alla porta d’ingresso (rossa) ed è presente nella classifica dei 50 bar migliori al mondo da un decennio

Ai piedi del podio – quarto - Licorería Limantour, Città del Messico. Presente nella lista dal 2014, molti dei suoi drink resistono alla prova del tempo: fra questi il Margarita al Pastor

Terzo posto per Sips, in Barcellona. Al centro del locale c’è un’isola dove i baristi danno spettacolo con le loro creazioni

Medaglia d’argento per Tayēr + Elementary, a Londra. Ha debuttato nel 2019 e propone un approccio culinario, con ingredienti poco conosciuti lavorati con apparecchiature ad alta tecnologia: vuole offrire nuove esperienze di gusto

Primo posto, infine, per il Paradiso a Barcellona: l’ultimo menù si ispira alla fantasia del co-proprietario Giacomo Giannotti. In passato le preparazioni hanno seguito temi come la magia e lo spazio, mentre quest’anno il filo rosso è l’evoluzione dell’umanità. Un esempio: il cocktail Fleming, fra le 15 nuove proposte, ispirato alla scoperta della penicillina, che esplora la fermentazione con un bordo di spore di funghi
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