Petrignani: “Da Ginzburg a Morante, vi racconto le signore della scrittura del '900”
LifestyleA quasi quarant'anni dalla prima edizione, la casa editrice "La Tartaruga" riporta in libreria una raccolta di interviste alle grandi scrittrici del secondo dopoguerra italiano. La sua autrice a Sky TG24: "Da allora ciò che non è cambiato è l'assenza di riconoscimento da parte dell'universo maschile"
C'è Alba de Céspedes, che ricorda come "lo stile sia tutto" e come nella scrittura serva "limare all’infinito". C'è Lalla Romano che osserva come "il facile in partenza sia segno di sciocchezza, di superficialità" e che non è il facile ma il chiaro a essere importante "perché non esclude l’ambiguità, la sottigliezza”. E poi ci sono Paola Masino e Fausta Cialente, Livia De Stefani e Maria Bellonci, Anna Banti, Anna Maria Ortese e Laudomia Bonanni.
A metà anni Ottanta Sandra Petrignani decide di intervistare le scrittrici italiane più apprezzate. Ne nascono nove interviste (a cui se ne aggiungono altre due, sui generis, a Natalia Ginzburg ed Elsa Morante) che finiscono dentro un libro, "Le signore della scrittura", pubblicate nel 1984 dalla Tartaruga.
Da qualche settimana, quel libro è tornato in libreria in una edizione aggiornata e la sua lettura offre più di un'opportunità di analisi. Innanzitutto, perché è il ritratto di un interno che ci restituisce molti dei pregiudizi e delle idiosincrasie nei confronti delle autrici del secondo Novecento. E soprattutto perché ci dà la possibilità di sperimentarne l'intensità (e a volte anche l'inattesa attualità) grazie ai singoli, e assai definiti, punti di vista, che sono poi quelli delle grandi autrici del nostro Novecento.
"Le cose, rispetto ad allora, sono cambiate parecchio - racconta Petrignani durante 'Incipit', la rubrica di libri di Sky TG24 - Oggi le scrittrici sono tante, sono apprezzate, vincono premi, hanno un grande pubblico. Ciò che purtroppo non è mutato è quell'assenza di riconoscimento da parte dell'universo maschile che già lamentavano le autrici che ho intervistato quarant'anni fa".