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Tredici notti di rancore, Coconino fa rivivere un capolavoro del manga

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Gabriele Lippi

L'antologia di Kamimura Kazuo, stampata sulla rivista Weekly Manga TIMES tra il 1976 e il 1977, viene pubblicata in versione integrale per la prima volta al mondo. Storie di spiriti e vendetta in un'edizione unica e senza precedenti per apprezzare appieno l'omaggio di un grande autore alla tradizione letteraria giapponese

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Tredici storie, racconti brevi e lunghi, che scavano nella tradizione giapponese esplorando uno dei suoi topos più ricorrenti e importanti, il rancore. L’opera di Kamimura Kazuo Onryô jûsan’ya rivive e viene riscoperta grazie all’edizione italiana di Coconino Press, Tredici notti di rancore (due volumi, oltre mille pagine complessive, 30 euro cadauno). Un unicum mondiale, perché l’antologia, pubblicata sulla rivista Weekly Manga TIMES tra il 1976 e il 1977, non era mai uscita in formato integrale nemmeno in patria.

Coconino Press

Onryô e rancore

Tredici notti di rancore è una raccolta di storie di lunghezza varia, da racconti di poche pagine ad altri che arrivano a toccare le 200. Tutte hanno come protagonisti gli onryô, spiriti e fantasmi che condividono il sentimento dell’urami, il rancore, la sete di vendetta per un torto subito, quasi sempre scatenato dalla gelosia. Spesso figure femminili forti e minacciose, che non accettano il ruolo di vittima e vi si oppongono, che con il loro dolore sono capaci di scatenare forze soprannaturali che infestano la persona che è l’obiettivo e la causa della loro ossessione.

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La rilettura del dramma di Oiwa

Leggende popolari e storie come quella di Oiwa dell’anno del topo, rivisitazione di un celebre dramma teatrale dell’Ottocento, dove una donna sfigurata da una pozione, preparata da una sua rivale, viene abbandonata dal marito ma torna dopo la morte per vendicarsi di lui e della sua amante. O come quella di Koyuki, travolta dalla passione incestuosa per un fratello che intesse una relazione omosessuale con un vicino di casa appena arrivato.

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Dal kaidan al kabuki, un tuffo nella tradizione giapponese

Col suo tratto elegante già ammirato in Il fiume ShinanoIl parco dei cervi I fiori del male (opera realizzata con Hideo Okazaki e pubblicata in Italia da J-Pop) Kamimura rende omaggio alla tradizione del kaidan, le storie di fantasmi estremamente in voga nell’era Tokugawa, del kabuki e di tutta la lunga e complessa storia della letteratura giapponese, attraversata per quasi un millennio dallo straordinario potere del più oscuro dei sentimenti, il rancore.

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Un'edizione unica al mondo

Un lavoro editoriale straordinario, preciso e dal valore inestimabile quello svolto da Coconino Press, che ha ricostruito attraverso una puntuale ricerca filologica tra le pagine del Weekly Manga TIMES conservate alla National Diet Library di Tokyo. Una raccolta impreziosita dall’appendice presente in coda al primo volume, con i saggi di Maria Teresa Orsi e Paolo La Marca, un approfondimento sulla tradizione degli onryô e uno sulla storia editoriale di questa antologia e sulle decisioni prese dall’editore italiano, a partire dalla scelta di traduzione fatta nel titolo.

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