Maaza Mengiste è la vincitrice della XV edizione del premio Von Rezzori. VIDEO

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"Ha scelto di scavare nella storia della guerra etiope, e nel farlo ha dissotterrato una miniera di fatti non ancora conosciuti, storie e persone straordinarie": con questa motivazione è stato assegnato alla scrittrice il riconoscimento letterario ideato e organizzato dalla Fondazione Santa Maddalena. Premio per la migliore traduzione a Nicola Crocetti

Maaza Mengiste è la vincitrice della quindicesima edizione del Premio Gregor Von Rezzori – Città di Firenze. La scrittrice americana nata in Etiopia - si legge nella motivazione - "ha scelto di scavare nella storia della guerra etiope, e nel farlo ha dissotterrato una miniera di fatti non ancora conosciuti, storie e persone straordinarie".

 

La motivazione della giuria

"Il Re Ombra è il suo secondo romanzo sul soggetto - ha spiegato la giuria del premio composta da Beatrice Monti della Corte, Andrea Landolfi e Paola Del Zoppo -. Affronta la questione della loro identità e intrecciata con questo tema c’è la storia di due uomini e due donne. Uno degli uomini è Kidane, e le due donne sono sua moglie Aster e Hirut, la giovane orfana che Kidane ha accolto in casa sua. Il secondo uomo è un ebreo italiano di Venezia, Ettore, un fotografo le cui immagini della guerra immortalano la ferita sanguinosa di una nazione. È, tra le altre cose, anche la storia di Minim, il cui nome significa 'nulla', come Ulisse era nessuno, e che possiede una prodigiosa somiglianza con l’imperatore Haile Selassie. La straordinaria abilità di Maaza Mengiste sta nell’intrecciare queste storie e queste immagini costruendo un palinsesto narrativo che non pretende mai di raccontare una versione completa e definitiva della storia. La verità sta nella complessità indicibile che si può cogliere solo nei suoi frammenti, raccogliendo brani e rivelazioni appena accennate, o nella voce di un coro che commenta i fatti come in una tragedia greca. La storia ufficiale dice che la guerra fu combattuta dagli uomini. L’autore ci svela che le donne, in battaglia, svolsero un ruolo altrettanto importante. Ed è soltanto una delle rivelazioni del Re Ombra, una saga complessa, avvincente e commovente, oltre che oggi necessaria".

Premio per la migliore traduzione a Nicola Crocetti

La giuria ha deciso di assegnare il premio per la migliore traduzione in italiano a Nicola Crocetti per Odissea di Nikos Kazantzakis (Crocetti Editore – Feltrinelli). 

Il festival, che si è svolto in parte online e in parte in presenza, si è aperto con la lectio magistralis della scrittrice e regista teatrale Jenny Erpenbeck presso il Cenacolo dell’Opera di Santa Croce. 

Tra le novità di quest'anno, la collaborazione con il "Porto delle Storie" una scuola di scrittura no profit itinerante nata nel 2010 con l’obiettivo di creare degli spazi di libertà per gli adolescenti e i giovani, dove le idee vengono valorizzate e dove per scrivere si usa di tutto: dalle penne a telefoni, da Instagram alle storie dello sbarco sulla luna, dalle fotografie ai giochi della PS4. Fino a far diventare un’idea un libro che è stato presentato da Nadia Terranova. 

“Purtroppo anche questo è un anno ancora lontano dalla normalità – ha detto Beatrice Monti - ma il 'Premio Gregor von Rezzori-Città di Firenze' continua con vigore. Nella nostra long-list, e quindi anche nella short-list, avrete modo di osservare che gli scrittori da noi scelti provengono da lingue e culture molto diverse. In comune hanno la passione e la qualità della scrittura. Continuiamo a pensare che la buona lettura possa aggiungere alla nostra vita una nuova dimensione che ci permette di superare i muri intorno a noi”.

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