Chiara Valerio: “La grande lezione della matematica? Rispondere sempre a cosa e mai a chi”
LifestyleCONSIGLI DI LETTURA La scrittrice ed editor torna in libreria con un pamphlet in cui racconta come la matematica, rivista come prassi politica, sia un formidabile esercizio di democrazia. E a Sky Tg24 dice: "Entrambe si fondano su un sistema di regole, creano comunità e lavorano sulle relazioni"
"La democrazia è un sistema che si basa su alcune regole comuni che disegnano un mondo: per parteciparvi devi conoscerle e introiettarle, così come per risolvere un'equazione devi sapere alcune regole basilari". A raccontarlo - durante la rubrica Instagram di Sky Tg24 dedicata ai "Consigli di lettura" (qui le puntate precedenti) - è la scrittrice ed editor Chiara Valerio, da poco tornata in libreria con un pamphlet intitolato "La matematica è politica" e pubblicato da Einaudi.
"La matematica è un esercizio di democrazia"
Ma perché la matematica è politica? "Perché è uno straordinario esercizio di democrazia: innanzitutto si fonda su un sistema di regole, e poi crea comunità e lavora sulle relazioni". "Le regole -spiega Valerio - creano una comunità mentre l'autorità la distrugge perché verticalizza tutto: c'è qualcuno che decide e qualcun altro che esegue; tutto il contrario delle prime, che invece sono qualcosa che può essere discusso, votato e cancellato".
"Letteratura e matematica hanno più affinità di quanto sembra"
Valerio ha studiato per molti anni matematica conseguendo un dottorato di ricerca in calcolo delle probabilità prima di decidere di lavorare nell'editoria (oltre a essere una scrittrice, è editor della narrativa in Marsilio).
E a proposito di questa doppia vita, prima matematica e poi letteraria, a Sky Tg24 racconta come questi due ambiti non siano poi così lontani: "Quando sei ragazzo è divertente confrontarti con una disciplina dove tu rispondi sempre a cosa e non rispondi mai a chi, e dove quindi impari immediatamente a capire come le autorità e le regole sono due concetti estremamente differenti anche se sembrano assonanti. E così come le autorità e le regole sembrano assonanti ma non lo sono, le discipline umanistiche e quelle scientifiche sembrano distanti ma di fatto hanno molte affinità. Entrambe, infatti, si occupano di raccontare la realtà in un modo che possa essere comprensibile agli altri".