Vacanze per 1 italiano su 2, solo 5% ha già prenotato: preferite Sicilia, Toscana e Puglia
LifestyleL’indagine di Demoskopika: il 92,3% degli intervistati trascorrerà le ferie nel nostro Paese. Si punta alle soluzioni ritenute più sicure: appartamento in affitto (18,9%), casa di proprietà della famiglia (17,4%), ospite di parenti o amici (5,2%). Il 24,9% non partirà per timore di viaggiare, il 15,3% a causa delle difficoltà economiche causate dalla pandemia. Airbnb: in 7 giorni +20% di notti prenotate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
Un italiano su due, il 51%, ha deciso che nei prossimi mesi andrà in vacanza, ma solo il 5,5% ha già prenotato (LO SPECIALE VACANZE IN ITALIA). È quanto emerge da un'indagine - che Ansa anticipa in esclusiva - realizzata da Demoskopika sul turismo dopo l’emergenza Covid-19, e che evidenzia come Sicilia, Toscana e Puglia siano sul podio delle destinazioni più gettonate tra chi ha dichiarato che trascorrerà le ferie in Italia (92,3%). L'indagine, realizzata per conto del Comune di Siena, ha coinvolto un campione di 1.539 cittadini, e ha svelato anche che il 15,3% non partirà a causa delle difficoltà economiche causate dalla pandemia ("SKY IN ITALIA": LA GUIDA SULLE BELLEZZE DEL NOSTRO PAESE)
Solo il 7,8% andrà all’estero
L’Italia è quindi la meta prediletta, con appena il 7,8% degli intervistati che ha programmato un viaggio all’estero. Inoltre, chi rimane nel nostro Paese, opta per soluzioni ricettive ritenute "più sicure": appartamento preso in affitto (18,9%), casa di proprietà della famiglia (17,4%) oppure ospite di parenti o amici (5,2%).
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Il 15,3% non parte a causa delle difficoltà economiche
Tuttavia, emerge dall’indagine di Demoskopika, ci sarà anche chi non partirà: il 49% degli italiani rinuncerà alle vacanze e una buona parte lo farà per motivi economici. Il 24,9% degli intervistati ha spiegato di aver ancora paura di viaggiare, l’8,7% ha "già rinunciato, al di là del Coronavirus", ma il 15,3% ha detto di non aver programmato nulla dichiarando di "non avere le possibilità economiche". Si tratta di quasi 8 milioni di italiani rinunciatari per "cause di forza maggiore", principalmente tra le categorie dei lavoratori autonomi (21,4%) in misura doppia rispetto ai lavoratori dipendenti (12,7%). Tra le categorie più colpite ci sono gli artigiani, i commercianti, i disoccupati e gli operai e, infine, chi ha un reddito basso (19%). Il 5,3% ha palesato una condizione economica decisamente migliore, ma non partirà lo stesso.
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“Il turista post Covid-19 vuole viaggiare in Italia e in sicurezza”
"Il turista post Covid-19 - ha spiegato il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio - ha voglia di villeggiare quasi esclusivamente in Italia e in totale sicurezza. L'epidemia sanitaria non poteva non ripercuotersi inevitabilmente anche sui consumi turistici. In questo quadro, saranno premiate quelle destinazioni turistiche che meglio sapranno interpretare i desiderata del mercato autoctono". "Rilevare l'opinione degli italiani - ha aggiunto l'assessore al turismo del Comune di Siena, Alberto Tirelli - rappresenta uno strumento fondamentale per assumere un piano di azioni maggiormente consapevole in direzione di un rilancio concreto e più incisivo del comparto turistico".
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Airbnb: ripartono le prenotazioni, +20% in 7 giorni
Ci sono però anche i primi segnali di ripresa nelle prenotazioni turistiche in Italia. Secondo i dati diffusi da Airbnb, nella settimana del 31 maggio si è registrata la prima reale crescita dall'inizio della pandemia in marzo, con un +20% di notti prenotate nel nostro Paese rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Più nello specifico, le destinazioni maggiormente prenotate la scorsa settimana dagli italiani: il lago di Como, le Alpi lombarde, la Valle d'Aosta, il Trentino-Alto Adige e la campagna toscana. Inoltre, anche da un sondaggio commissionato sempre da Airbnb emerge come l'82% degli italiani quest'anno opterà per vacanze a corto raggio e all'interno del territorio nazionale. Un dato che si conferma anche a livello globale: negli Stati Uniti, per esempio, la maggior parte degli intervistati sostiene di preferire destinazioni raggiungibili in auto in meno di un giorno di viaggio.