
Lavoro, oltre 500mila assunzioni previste dalle imprese a gennaio. Ecco dove
Secondo il bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, sono alla ricerca di personale le aziende di costruzioni, meccatronica e metallurgiche. Più di 150 mila sono rivolte preferenzialmente ai giovani sotto i 30 anni. Ad offrire le maggiori opportunità lavorative sono i servizi alle persone, seguiti da commercio e turismo

Sono 504mila i lavoratori ricercati dalle imprese a gennaio e 1,3 milioni per il primo trimestre dell'anno. 46mila assunzioni in più rispetto a gennaio 2022 (+ 10%). La domanda di lavoro prevista a inizio d'anno si colloca sopra i livelli pre-Covid e segna un +14,0% (+62mila assunzioni) rispetto a gennaio 2019. A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal
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A guidare la domanda di lavoro è il settore manifatturiero con un incremento su base annua del 17,8% (+19mila assunzioni). Seguono turismo (+10mila unità; +21,0%), servizi operativi di supporto a imprese e persone (+7mila; +17,7%) e servizi alle persone (+7mila; +12,9%). Sale al 46,5% la difficoltà di reperimento di forza lavoro che si attesta al 66% per le figure dirigenziali e sfiora il 62% per gli operai specializzati
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A gennaio l’industria ha in programma 174mila assunzioni. Sono alla ricerca di personale le imprese delle costruzioni (51mila entrate), seguite da quelle della meccatronica con 34mila entrate e da quelle metallurgiche e dei prodotti in metallo, che programmano 27mila entrate. I servizi prevedono di assumere 330mila lavoratori: a offrire le maggiori opportunità lavorative sono i servizi alle persone che ricercano 64mila profili, seguiti da commercio (60mila) e turismo (58mila)
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È in crescita il gap tra domanda e offerta di lavoro, che passa dal 38,6% dello scorso anno al 45,6%, pari a circa 230mila assunzioni. La mancanza di candidati è la motivazione maggiormente indicata dalle imprese (27,8%), seguita dalla preparazione inadeguata (13,5%) e da altri motivi (4,3%). Lo rileva l’indagine realizzata da Unioncamere e Anpal
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Dal Borsino delle professioni sono maggiormente difficili da reperire dirigenti (66,1%), operai specializzati (61,9%), tecnici (51,6%), conduttori di impianti (49,0%), professioni intellettuali, scientifiche e con elevata specializzazione (47,5%), professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (41,0%). Supera i 4 mesi (4,3) il tempo medio di ricerca necessario per ricoprire i posti di lavoro vacanti
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Sono 153mila le assunzioni programmate rivolte preferenzialmente ai giovani sotto i 30 anni e per le quali si registra una difficoltà media di reperimento del 48%. Circa il 20% delle ricerche di personale sono rivolte a laureati (96mila) e il 30% a diplomati (150mila). Per il 18,1% delle assunzioni (oltre 91mila) le imprese pensano di rivolgersi a lavoratori immigrati, soprattutto nei settori della logistica, dei servizi operativi e nella metallurgia

Il contratto a tempo determinato è la forma di assunzione maggiormente proposta con 208mila unità, pari al 41,3% del totale. Seguono i contratti a tempo indeterminato (122mila unità, 24,3%), quelli in somministrazione (74mila, 14,7%) e gli altri contratti non alle dipendenze (44mila, 8,8%)

L’apprendistato viene proposto per 25mila assunzioni (5,0%), mentre i contratti di collaborazione e le altre tipologie di contratti alle dipendenze vengono indicati rispettivamente per 19mila assunzioni (3,7%) e 10mila assunzioni (2,1%)

A livello territoriale, al Nord Ovest e Nord Est si registrano le maggiori assunzione (rispettivamente oltre 171mila e circa 123mila, seguite dalle regioni del Sud (oltre 109mila) e del Centro (circa 101mila)

La graduatoria regionale delle assunzioni vede, nell’ordine Lombardia (121mila), Veneto (51mila), Lazio (50mila), Emilia-Romagna (49mila), Piemonte (37mila) e Campania (32mila)
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