“È una canzone che ho scritto prima della quarantena, quindi viveva ancora di luci diverse”, dice l’artista. È il terzo singolo della sua carriera da solista. Sul coronavirus: “Se c’è una lezione da questo momento, è rivedere il modo di vivere. Forse bisogna decelerare”
Il 17 aprile è uscita la nuova canzone di Tommaso Paradiso, che s’intitola "Ma lo vuoi capire?" (IL TESTO). Il cantante è stato ospite a Sky Tg24 per presentare l’ultimo singolo, il terzo della sua carriera solista dopo l'addio ai Thegiornalisti (I MEME). Il brano è stato scritto da Paradiso insieme a Dario Faini (Dardust). “È una canzone che ho scritto prima della quarantena, quindi viveva ancora di luci diverse”, ha raccontato l’artista.
Tommaso Paradiso racconta come scrive le canzoni con la quarantena
In collegamento con Sky Tg24, Paradiso ha spiegato come nascono le sue canzoni e cos’è cambiato ora che l’emergenza coronavirus richiede di stare a casa (VIDEO). “Io scrivo le musiche quasi sempre a casa. Poi, per quanto riguarda invece le parole, magari di solito le trovo andando in giro, camminando, guardando luoghi, cieli, alberi, persone diverse. Mi vengono in mente le parole e me le segno sul telefonino. Adesso che non ci si può spostare, scrivo i testi a casa”. Paradiso ha parlato anche di com’è nata la canzone con Elisa "Andrà tutto bene", messa a disposizione della campagna di comunicazione del governo a sostegno della Protezione civile. “È nata su una diretta Instagram, senza prepararci nulla. Ci siamo trovati una sera e più che altro l’abbiamo scritta in gruppo, perché tutte le persone che hanno partecipato a quella diretta hanno composto il testo insieme a noi”.
“Bisogna decelerare”
Il musicista romano ha parlato anche del momento particolare che tutto il mondo sta attraversando (CORONAVIRUS: GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LE GRAFICHE). “Se c’è una lezione da questo momento qui – ha detto Paradiso – è quella di rivedere il modo di vivere. Forse bisogna un attimo decelerare, ripensare la vita ricondividendo i piccoli momenti, le piccole cose, i piccoli spazi. Ma soprattutto non andando sempre di corsa”. “Adesso curo i piccoli dettagli mentre faccio le cose”, ha concluso.