Pubblicato nel 1958 dopo la morte dell'autore, un anno dopo ottenne il prestigioso riconoscimento. Divenne in seguito uno dei più celebri romanzi della letteratura italiana e mondiale, omaggiato anche dalla cinematografia con il capolavoro omonimo di Luchino Visconti
"Il Gattopardo", uno dei più grandi romanzi della letteratura italiana, 60 anni fa vinceva il Premio Strega (COS'È - LA MOSTRA PER I 60 ANNI DAL PREMIO). Scritto da Giuseppe Tomasi di Lampedusa e pubblicato, dopo la morte dell'autore, nel 1958, il libro ottenne il riconoscimento nel 1959 battendo i concorrenti Pier Paolo Pasolini, Mario Praz, Massimo Franciosa e Augusto Frassineti. La storia della nobiltà siciliana, in decadenza dopo l'Unità d'Italia, che si scontra/incontra con la nuova borghesia di quegli anni, ha conquistato e continua a incantare il pubblico di lettori, anche grazie alle rappresentazioni teatrali e cinematografiche del testo, come il film omonimo di Luchino Visconti con Burt Lancaster, Alain Delon e Claudia Cardinale.
Una storia di famiglia: i Tomasi di Lampedusa
Giuseppe Tomasi di Lampedusa impiegò tre anni per completare "Il Gattopardo", scritto tra la fine del 1954 e il 1957. La storia ha per protagonista il principe Fabrizio Salina, vissuto durante il Risorgimento e rinomato anche per aver realizzato un osservatorio astronomico per le sue ricerche. Nel libro emerge la figura di Angelica, una bellissima ragazza appartenente alla nuova borghesia che riuscirà a conquistare Tancredi, nipote del principe. L'opera, attraverso la narrazione delle vicende dei personaggi, racconta i cambiamenti portati all'interno della nobiltà siciliana con la nascita del nuovo Regno d'Italia. "Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi", si legge nel libro a voler significare come i cambiamenti avvenuti nell'isola più volte nel corso della storia hanno adattato il popolo siciliano ad altri "invasori", senza tuttavia modificarne l'essenza e il carattere.
Il premio Strega nel 1959
Nel 1959, il romanzo ricevette il premio Strega divenendo il primo best-seller italiano con oltre 100.000 copie vendute. Nella seconda votazione del 7 luglio di quell'anno, "Il Gattopardo" ricevette 135 voti contro i 98 ottenuti da "La casa della vita" di Mario Praz, i 70 di "Una vita violenta" di Pier Paolo Pasolini, i 20 di "La finta sorella" di Massimo Franciosa e i 13 di "Misteri dei ministeri ed altri misteri" di Augusto Frassineti.
Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Giuseppe Tomasi di Lampedusa, duca di Palma e Montechiaro e principe di Lampedusa, prima di dedicarsi alla letteratura partecipò alla guerra del 1915-1918 come ufficiale e rimase nell’esercito fino al 1925. Dopo la prima metà degli anni Venti si ritirò a vita privata, anche perché contrario al Fascismo e poco prima di morire terminò il capolavoro de "Il Gattopardo". Il romanzo fu inizialmente presentato agli editori Arnoldo Mondadori Editore e Einaudi, che ne rifiutarono però la pubblicazione e venne dato alle stampe solo nel 1958 da Feltrinelli con la prefazione di Giorgio Bassani, che aveva ricevuto il manoscritto da Elena Croce.