Stellantis, storia della holding nata dalla fusione di Fiat e Peugeot

Economia

Introduzione

Stellantis è la holding nata dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e Groupe PSA, unendo marchi storici come Fiat, Jeep, Peugeot, Citroën e Opel. L'obiettivo era creare un gruppo in grado di affrontare le sfide del futuro automobilistico, come l'elettrificazione e la mobilità sostenibile, mantenendo l'identità e i loghi di ciascun marchio

Quello che devi sapere

Il ruolo di Tavares

Fu proprio l'ex Ceo Carlo Tavaraes uno dei protagonisti dell'unione dei due marchi. Nel 2019, Fca avviò trattative per una fusione con Renault, ma le negoziazioni non andarono a buon fine a causa delle interferenze del governo francese e delle preoccupazioni di Nissan sull'alleanza. Dopo il fallito accorpamento, Tavares, allora ex presidente di Psa, convinse le famiglia Agnelli-Elkann e Peugeot dell'opportunità delle nozze. Il matrimonio si celebro nel 2021 e lui ne divenne subito l'amministratore delegato

Quarto produttore mondiale di auto

La fusione fu prima approvata dalla Commissione europea nel dicembre 2020 e completata nel gennaio 2021. Le azioni iniziarono a essere scambiate a Milano, Parigi e New York con il simbolo "STLA". Peugeot fu designata come acquirente per fini contabili. Exor, la holding della famiglia Agnelli, detiene la maggiore partecipazione con il 14,4%. Un accordo che ha creato il quarto produttore automobilistico mondiale, rispondendo alla necessità di affrontare le nuove sfide del mercato

Le tappe della fusione

Queste le principali tappe che hanno portato alla fuzione delle due case automobilistiche:

  • 31 ottobre 2019: Fca e Psa confermano il progetto di fusione
  • 15 luglio 2020: annunciato il nome Stellantis
  • 21 dicembre 2020: approvazione della Commissione Europea
  • 16 gennaio 2021: Stellantis diventa ufficialmente realtà

I principali azionisti di Stellantis

Stellantis tecnicamente è una società per azioni con una struttura azionaria diversificata. Le azioni della società sono quotate sulle borse di Milano, Parigi e New York. I suoi principali azionisti sono

  • Exor N.V.: la holding della famiglia Agnelli, già principale azionista di FCA, è il maggior azionista di Stellantis con una quota del 14,4%
  • Peugeot Family Group: la famiglia Peugeot detiene una partecipazione del 7,2%, con la possibilità di aumentarla fino all’8,7% acquisendo azioni da altri investitori come Bpifrance e Dongfeng
  • Bpifrance: la banca d’investimento statale francese possiede circa il 6,2% delle azioni.
  • Dongfeng Motor Group: il gruppo cinese detiene circa il 4,5% delle azioni.
  • Azionisti istituzionali e retail: il restante capitale è distribuito tra vari investitori istituzionali e privati

La governance dell'azienda

Il consiglio di amministrazione è composto da 11 membri, di cui 6 nominati da PSA e 5 da FCA, con John Elkann come presidente e Carlos Tavares come primo amministratore delegato fino al 2024. Dopo le sue dimissioni nel dicembre 2024, è stato formato un comitato esecutivo temporaneo guidato da John Elkann per selezionare un nuovo Ceo

Il significato del nome e del logo

Il nome Stellantis deriva dal verbo latino stello, che significa "essere illuminato di stelle", riflettendo una filosofia di rinnovamento, energia e ottimismo. I punti luminosi presenti nel logo, molto semplice, rappresentano gli astri e simboleggiano le molteplici competenze, i marchi e le culture che convergono nel gruppo. Le stelle indicano anche una visione orientata verso il futuro e l’innovazione tecnologica

I marchi del gruppo

Il gruppo Stellantis comprende 13 marchi:

  • FCA: Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Dodge, Fiat, Jeep, Maserati, RAM
  • PSA: Citroën, DS, Opel, Peugeot

Ogni marchio ha mantenuto il proprio logo e la propria identità, con l’obiettivo di rafforzare la propria presenza in specifici mercati e segmenti

Le prime sfide del mercato e lo stop dei rapporti con la Russia

Nel 2021, in piena fase post pandemia, Stellantis ha affrontato problemi legati alla carenza di semiconduttori, stipulando un accordo con Foxconn per garantire la fornitura di chip. Nel 2022, la produzione in Francia fu temporaneamente sospesa per la stessa ragione. Inoltre, l’azienda ha cessato le operazioni in Russia a seguito delle sanzioni internazionali legate al conflitto in Ucraina, perdendo il controllo delle sue entità nel Paese

Espansione e acquisizioni

Nel 2022, Stellantis ha acquisito la piattaforma di car sharing Share Now, integrata sotto Free2move, e l'azienda tecnologica aiMotive per lo sviluppo di veicoli autonomi. Nel 2023, ha acquisito il 20% del produttore cinese di veicoli elettrici Leapmotor, ottenendo i diritti esclusivi di esportazione e produzione al di fuori della Cina, con l'obiettivo di vendere 500.000 veicoli entro il 2030

Le dimisisoni di Tavares

Nel 2024, Stellantis ha avviato un programma di riacquisto di azioni da 3 miliardi di euro e investito nella start-up SteerLight per sensori di guida autonoma. Il 1° dicembre 2024, Carlos Tavares si è dimesso da Ceo, lasciando la guida a un Comitato Esecutivo ad interim presieduto da John Elkann, con l'obiettivo di individuare un nuovo leader

Il nuovo Ceo nel 2025

L'azienda non intende accelerare sulla scelta del nuovo amministratore delegato che arriverà entro la metà del 2025. Il processo per la nomina di un nuovo ceo permanente , ha spiegato Stellantis, è già in corso, gestito da un comitato speciale del consiglio. Nel frattempo sarà istituito un nuovo comitato esecutivo presieduto da John Elkann. Il consiglio di amministrazione ha confermato la guidance presentata alla comunità finanziaria il 31 ottobre 2024 in relazione ai risultati dell'intero anno 2024. Il gruppo aveva comunicato una riduzione delle consegne alla rete di più di 200.000 veicoli nel secondo semestre, il doppio della stima precedente

Il crollo delle vendite in Italia a novembre 2024

Gli ultimi dati relativi all'andamento del mercato italiano dell'auto hanno confermato le difficoltà di Stellantis, anche se è stata soprattutto l'America il punto debole della gestione Tavares. A novembre i gruppo ha venduto in Italia 30.817 vetture, il 24,6% in meno dello stesso mese del 2023. La quota di mercato è in calo dal 29,3% al 24,7%. Negli undici mesi le immatricolazioni del gruppo sono state 428.205 auto, con una flessione del 9,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso e la quota è scesa dal 32,4% al 29,4%

Diversi siti in cassa integrazione

Il 2024 si chiuderà con il peggiore risultato sul fronte della produzione nel nostro Paese con solo 500mila unità e tanta cassa integrazione in tutti gli stabilimenti, a iniziare da Mirafiori dove l'attività produttive delle carrozzerie è di nuovo sospesa fino a dopo l'Epifania. Quasi analogo lo stop della produzione a Pomigliano, previsto dall'11 dicembre all'8 gennaio. Anche in Europa dove la crisi colpisce molti grandi costruttori, a ottobre il gruppo ha venduto 150.346 auto, il 16,7% in meno dello stesso mese del 2023, con una quota di mercato del 14,4% contro il 17,4% di un anno fa. Da inizio anno le immatricolazioni sono 1.700.846 vetture, con un calo del 7,1% e una quota di mercato che passa dal 17,1 al 15,7%

La crisi del mercato dell'auto elettrica

In difficoltà sono soprattutto i modelli elettrici, per i quali sono in testa alle vendite il gruppo Volkswagen e Tesla. Tavares si è distinto negli ultimi mesi per la sua posizione diversa da quella di tutti gli altri costruttori automobilisti europei, interessati a un rallentamento sulla via dell'elettrico obbligatorio dal 2035. L'ad di Stellantis ha sempre insistito sulla necessità di mantenere la rotta e di non cambiare le regole in corso d'opera. La situazione più difficile è quella degli Usa: nei primi nove mesi dell'anno, Stellantis ha visto ridursi le vendite del 17%, nel terzo trimestre ha subito un vero crollo del 36% a 299.000 veicoli contro i 470.000 dello stesso periodo del 2023

Richard Palmer al fianco di Elkann per recuperare il mercato Usa

Proprio l'andamento nel mercato americano, dove Tevares è stato attaccato da concessionari e sindacati, è uno dei principali fattori che ha portato alle sue dimissioni uscita. Il manager ha parlato di difficoltà ed errori nell'ultimo Capital markets Day di Stellantis a giugno. E non è un caso che il presidente John Elkann abbia voluto al suo fianco come special advisor per gestire questa fase complicata proprio Richard Palmer che della realtà americana è un profondo conoscitore. Palmer, che faceva parte della squadra di Marchionne, è stato direttore finanziario di Stellantis e ha lasciato l'azienda nel 2023, sostituito da Nathalie Knight su decisione di Tavares