Coronavirus, la pandemia ha colpito soprattutto le donne

Economia

Lorenzo Borga

Le lavoratrici sono state più svantaggiate economicamente dall'emergenza Covid. Da una parte hanno perso più posti di lavoro, dall'altra spesso hanno dovuto incrementare il tempo dedicato alla cura della famiglia

Le donne, che già lavorano e guadagnano molto meno degli uomini, sono state più colpite dalla pandemia e dalla crisi economica che ne è seguita. Secondo gli ultimi dati dell'Istat rispetto all'anno scorso sono stati bruciati circa 274mila posti di lavoro occupati da donne. Per gli uomini invece questo calcolo si ferma a -151mila. E teniamo anche conto che sono molti di più i lavoratori rispetto alle lavoratrici, quindi il calo percentuale diventa ancora più pesante a sfavore delle seconde.

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D'altronde, secondo uno studio di McKinsey, i lavori svolti dalle donne rispetto a quelli degli uomini sono quasi due volte più a rischio economicamente a causa della pandemia. E non è solo questione di licenziamenti, ma anche sanitaria: per l'Istat nei settori più a rischio di contagio da coronavirus due terzi (il 67,3 per cento) dei lavoratori è donna.

In famiglia

Ma come dicevamo, la pandemia ha messo in difficoltà alcune donne anche in ambito famigliare. Lo smart working infatti ha incrementato, talvolta, il carico di lavoro dentro le mura domestiche. Ed è per questo che, come riporta Valore D, una donna su tre a marzo ha lavorato più di prima e non è riuscita a mantenere un equilibrio tra lavoro e vita domestica. Tra gli uomini il rapporto è stato invece solo di uno a cinque. D'altronde anche prima del Covid la situazione era di enorme svantaggio. I numeri dell'Ocse mostrano infatti che in Italia ogni settimana una donna in media dedica 21 ore in più di un uomo alla cura della famiglia. Più di Spagna, Regno Unito e della media internazionale.

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