Trasporto aereo, verso il Net Zero: sfide e opportunità della transizione energetica
Si è tenuto a Roma il 4° Congresso annuale della Fondazione PACTA – Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo, a cui hanno partecipato istituzioni, imprese, operatori della filiera aeroportuale, mondo finanziario e accademico. Al centro del dibattito, un confronto sul percorso del settore verso il raggiungimento degli obiettivi Net Zero entro il 2050. Tra i temi principali di quest’anno, anche il ruolo strategico delle nuove energie per l’aviazione, con particolare riferimento ai SAF
Confrontarsi sulle sfide e sulle opportunità della transizione energetica del trasporto aereo, con lo scopo di accompagnare il settore verso il raggiungimento degli obiettivi Net Zero entro il 2050. Con questo proposito si è svolto nei giorni scorsi a Roma, presso la Galleria del Cardinale Colonna, il 4° Congresso annuale della Fondazione PACTA – Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo. All’edizione di quest’anno, intitolata “Gate to Sustainability – Boarding for Net Zero”, hanno partecipato istituzioni, imprese, operatori della filiera aeroportuale, mondo finanziario e accademico.
PACTA
Lanciata nel 2022 da Aeroporti di Roma, PACTA riunisce oggi altri 18 aderenti: Eni, ITA Airways, Intesa Sanpaolo, Aeroporto di Bologna, Airbus, Aviapartner, Enel Foundation, Mundys, Gruppo SAVE, Swissport, Aeroporti 2030, Aviation Services, Boeing, Enav, Italo, Snam, Marsh Advisory e Roland Berger. La Fondazione intende proporre una road map efficiente e sostenibile per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione del trasporto aereo. “Il trasporto aereo produce circa il 2% delle emissioni globali di CO₂, ma è comunque fortemente impegnato per raggiungere livelli sempre più elevati di sostenibilità e per ridurre le proprie emissioni”, spiega PACTA.
I temi
Al centro dei lavori del Congresso 2025 c’è stato soprattutto il ruolo strategico delle nuove energie per l’aviazione, con particolare riferimento ai SAF, i Sustainable Aviation Fuels. L’Italia in questo tipo di produzione si pone come leader in Europa, ma durante la conferenza è stata posta particolare attenzione anche allo sviluppo tecnologico, alla competitività industriale e alla necessità di una collaborazione strutturata lungo l’intera catena del valore. Durante la giornata ci sono stati anche panel dedicati a politiche industriali, infrastrutture aeroportuali, intermodalità, elettrificazione, digitalizzazione e sinergie industriali, con il contributo di rappresentanti delle principali istituzioni, imprese e operatori del comparto.
“Neutralità climatica entro il 2050 obiettivo imprescindibile”
Il Congresso si è aperto con l’intervento introduttivo di Veronica Pamio, direttore generale della Fondazione PACTA. Poi ha preso la parola Pierluigi Di Palma, presidente Enac e del Comitato istituzionale della Fondazione. “La neutralità climatica entro il 2050 – ha detto – è un obiettivo imprescindibile che richiede un impegno condiviso tra istituzioni e una forte sinergia tra pubblico e privato, nella quale Enac svolge un ruolo di mediazione. Il settore del trasporto aereo è già salito a bordo di una trasformazione profonda, irreversibile, che coinvolge l’intera filiera. Il Net Zero non è solo un traguardo tecnico, ma un’assunzione di responsabilità verso la società e le future generazioni. Nessun attore, da solo, può guidare la transizione. Ma insieme possiamo accelerarla”. Al dibattito ha partecipato anche Marco Troncone, presidente della Fondazione PACTA e amministratore delegato di Aeroporti di Roma. Ribadendo il ruolo degli aeroporti come abilitatori della transizione sostenibile, Troncone ha sottolineato: “Il percorso avviato da PACTA in questi anni restituisce l’immagine di un settore maturo, capace di fare sistema e di lavorare in modo coeso. Un settore che traguarda positivamente le prime tappe di un percorso oggettivamente impegnativo. Il confronto strutturato tra imprese, istituzioni e mondo scientifico ha contribuito a orientare il quadro delle politiche pubbliche verso soluzioni concrete, credibili e coerenti con il valore strategico del settore e con le esigenze di competitività del Paese”.
Gli interventi istituzionali
Presenti al Congresso anche Alberto Luigi Gusmeroli, presidente della X Commissione Attività Produttive alla Camera, e Salvatore Deidda, presidente IX Commissione Trasporti alla Camera. Nel corso della giornata è intervenuta anche Vannia Gava, viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che ha posto l’accento sul quadro delle politiche pubbliche e sugli strumenti necessari a sostenere la decarbonizzazione del settore. “I biocarburanti rappresentano un elemento centrale della transizione ecologica italiana, fondata su neutralità tecnologica, pragmatismo e concretezza – ha spiegato Gava –. Il governo sta portando avanti una visione di sviluppo sostenibile non ideologica, capace di coniugare tutela ambientale, crescita economica e competitività industriale. Attraverso investimenti mirati, semplificazioni normative e un dialogo costante con il mondo produttivo, puntiamo alla riconversione parziale o totale delle raffinerie e al rafforzamento dell’economia circolare. L’obiettivo è raggiungere entro il 2030 una produzione di un milione di tonnellate di biocarburanti, valorizzando filiere strategiche come l’agricoltura e creando nuove opportunità di sviluppo”. Secondo la viceministra, “la transizione ecologica deve essere un percorso condiviso, capace di creare valore e non di frenare la crescita del Paese”.
I contributi del mondo del trasporto aereo e dell’energia
Un contributo rilevante alla discussione è arrivato anche dal mondo del trasporto aereo e dell’energia. “Sono convinto che l'adozione di pratiche sostenibili sia essenziale per il futuro della nostra industria e la Fondazione PACTA vuole essere un mezzo per sostenerne a 360 gradi la progettualità”, ha detto Francesco Presicce, Chief Innovation, Strategic Projects and Vision di ITA Airways e membro del CdA della Fondazione PACTA. Evidenziato l’impegno delle compagnie aeree nel percorso di decarbonizzazione, Presicce ha aggiunto: “ITA Airways è orgogliosa dei progressi compiuti fino ad ora nel campo della sostenibilità. Abbiamo implementato iniziative volte a ridurre le emissioni di CO₂, migliorare l'efficienza energetica e minimizzare l'impatto ambientale delle nostre operazioni. Continuiamo a lavorare instancabilmente per migliorare le nostre pratiche e siamo impegnati per un futuro più sostenibile nel trasporto aereo e a fare la nostra parte per proteggere il pianeta per le generazioni future”.
Andrea Di Stefano, responsabile Affari Regolatori e Market Design di Enilive, ha invece sottolineato il ruolo della filiera energetica e agro-industriale nello sviluppo dei carburanti sostenibili per l’aviazione. “Enilive concretizza l’impegno di lunga durata di Eni per una sostenibilità che sia non solo ambientale, ma anche economica e sociale, perché le trasformazioni industriali consentono di salvaguardare competenze e occupazione – ha detto Di Stefano –. Oggi Enilive gestisce tre bioraffinerie, due delle quali in Italia, a Venezia e Gela, più una quarta in costruzione a Livorno. I nostri biocarburanti HVO sono pienamente utilizzabili sia nelle infrastrutture attuali che in gran parte dei veicoli diesel su strada, e il SAF che produciamo a Gela è la soluzione principale per la decarbonizzazione del settore aereo”.
Infine, sul fronte finanziario è intervenuto Simone Basili, consigliere della Fondazione PACTA e già Head of M&A Infrastructures & Public Sector di Intesa Sanpaolo, che ha richiamato l’attenzione sull’importanza degli investimenti e degli strumenti di finanza sostenibile a supporto della transizione del settore. “All’interno dell’azione intrapresa dalla Fondazione PACTA sui temi della transizione verde nei Trasporti, in collaborazione con Intesa Sanpaolo ed IREFI, si è riusciti a creare negli ultimi anni uno straordinario e sinergico tavolo di dialogo trasversale, dove i rappresentanti della filiera industriale del settore aereo si sono potuti confrontare e scambiare ‘best practices’ industriali, coinvolgendo quando opportuno anche le istituzioni. E dove le proposte, nate all’interno dell’esperienza della Fondazione PACTA, saranno portate anche ai giusti livelli istituzionali europei”, ha assicurato Basili.