La holding che controlla, tra le altre, anche Campari dovrà versare il pagamento in cambio del completo abbandono della pretesa erariale da parte dell’Agenzia. Entro il 31 dicembre 2025 è prevista la prima rata di 152 milioni
Accordo tra Lagfin e l’Agenzia delle Entrate. La holding lussemburghese della famiglia Garavaglia che controlla Campari ha concordato un versamento dell'importo complessivo di 405 milioni a fronte del completo abbandono della pretesa erariale da parte dell’Agenzia. Il pagamento sarà diluito su un arco temporale di 4 anni. Entro il 31 dicembre 2025 è previsto il versamento di una prima rata di 152 milioni, cui Lagfin farà fronte con risorse disponibili e già accantonate, e del saldo in rate successive trimestrali di pari ammontare tra loro a partire dal giugno 2027 sino al 30 settembre 2029.
La nota di Lagfin
In una nota Lagfin ha sottolineato di aver "sempre operato nel pieno rispetto di tutte le normative applicabili, inclusa quella fiscale italiana, e ritiene che la exit tax non fosse applicabile". La holding della famiglia Garavaglia, "nonostante sia certa che in un contenzioso avrebbe prevalso", ha deciso di stipulare l'accorso transattivo in quanto consapevole che il contenzioso "si sarebbe inevitabilmente protratto per anni, attraverso i vari gradi di giudizio, e ciò, pur non potendo mettere in alcun modo in discussione il controllo di Lagfin su Campari, che non avrebbe mai potuto essere intaccato, nemmeno nel caso di soccombenza, avrebbe rischiato di riverberarsi negativamente anche sul prezzo del titolo Campari".