Fed, Powell annuncia taglio tassi di 25 punti base: è la terza riduzione consecutiva

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 Il costo denaro scende così in una forchetta fra il 3,50% e il 3,75%. Si tratta del terzo taglio consecutivo e del sesto da quando la Fed ha avviato il ciclo di riduzione del costo del denaro. Inoltre, la Fed prevede un solo taglio dei tassi nel 2026. Trump sul taglio: "Troppo piccolo, poteva essere più grande"

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La Federal Reserve taglia i tassi di interesse di un quarto di punto. Il costo denaro scende così in una forchetta fra il 3,50% e il 3,75%. Si tratta del terzo taglio consecutivo e del sesto da quando la Fed ha avviato il ciclo di riduzione del costo del denaro. La decisione è stata confermata dal Federal Open Market Committee (FOMC), l'organismo della Federal Reserve responsabile della politica monetaria negli Stati Uniti, con nove voti a favore e tre contrari, mostrando una banca centrale divisa. Dalle dot-plot emerge che la Fed prevede un solo taglio dei tassi nel 2026.

"Voglio consegnare a chi prenderà il mio posto un'economia in un buono stato di salute, con un'inflazione sotto controllo e un mercato del lavoro forte. Tutti i miei sforzi sono in questa direzione", ha detto il presidente della Fed Jerome Powell. Sulla riduzione si è espresso anche Donald Trump, che ha criticato il taglio dei tassi sottolineando che "è un numero piccolo che avrebbe potuto essere più grande". 

Il taglio dei tassi

Come si legge nel comunicato della Federal Reserve, l'aumento dell'occupazione ha rallentato quest'anno, mentre il tasso di disoccupazione è aumentato leggermente, fino a settembre. L'inflazione è cresciuta rispetto all'inizio dell'anno restando piuttosto elevata. L'obiettivo del Comitato è quello di raggiungere il massimo tasso di occupazione e di inflazione al 2% nel lungo periodo. Nel valutare l'entità e la tempistica di ulteriori aggiustamenti all'intervallo obiettivo per il tasso dei fondi federali, il Comitato "valuterà attentamente i dati in arrivo, l'evoluzione delle prospettive e l'equilibrio dei rischi". 

La decisione

A votare a favore dell'azione di politica monetaria sono stati il presidente Jerome Powell, John Williams, Michael Barr, Michelle Bowman, Susan Collins, Lisa Cook, Philip Jefferson, Alberto Musalem e Christopher Waller. Hanno votato contro invece Stephen Miran, che avrebbe preferito abbassare di mezzo punto percentuale l'intervallo obiettivo per il tasso dei fondi federali in questa riunione, Austan Goolsbee e Jeffrey Schmid, che avrebbero preferito non modificare i tassi.

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