Federmanager, sull’ex Ilva pieno sostegno al governo: "Serve quadro informativo completo"
EconomiaL’associazione di categoria che rappresenta manager e alte professionalità delle aziende produttrici di beni e servizi conferma di sostenere il Governo nel percorso di rilancio dell’ex Ilva ma l’attuale regime di amministrazione straordinaria non permette di definire indicazioni operative oltre il mese di marzo
Federmanager, che ha preso parte attiva alle riunioni di lavoro promosse dal Governo sul futuro dell'ex Ilva - con una delegazione composta dal Vicepresidente nazionale, Gherardo Zei, e dal Coordinatore della Commissione nazionale Siderurgia, Paolo Bonci – ha ribadito il sostegno al Governo ma sottolinea l’importanza di fissare un quadro informativo completo e aggiornato per garantire continuità, tutelare i lavoratori e avviare una transizione sostenibile e duratura verso il nuovo assetto industriale.
I punti fermi dell’esecutivo
Durante il tavolo ministeriale di martedì a Palazzo Chigi, l’Esecutivo ha chiarito che non è prevista un'ulteriore estensione della Cassa integrazione. In alternativa, saranno definiti adeguati percorsi di formazione finalizzati a far acquisire ai lavoratori le competenze necessarie per la produzione dell’acciaio con le nuove tecnologie green. Dal confronto però, è emerso che dato l’attuale regime di amministrazione straordinaria, non è possibile definire indicazioni operative oltre il mese di marzo. Nello scenario prospettato, infatti, a Taranto sarebbe possibile installare un solo reattore DRI e fino a tre forni elettrici, ridefinendo in modo significativo il percorso di decarbonizzazione delineato nei mesi scorsi.
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La voce di Federmanager
“Accogliamo lo sforzo del Governo nel costruire una visione industriale per Taranto e siamo pronti a contribuire con senso di responsabilità” dichiara Valter Quercioli, Presidente nazionale di Federmanager, che evidenzia come la formazione rappresenti in questo senso un investimento decisivo. Gherardo Zei sottolinea inoltre che “le informazioni fornite dal Governo alle parti sociali non sono ancora adeguate a valutare l’attuale stato delle trattative sulle offerte pervenute con il nuovo bando. Di conseguenza, non si dimostrano al momento sufficienti a giudicare sia i potenziali piani industriali degli acquirenti sia le misure adottate dai commissari fino alla presa in carico degli impianti da parte del soggetto vincitore”. E conclude auspicando la disponibilità dell'esecutivo ad “incoraggiare la partecipazione di un soggetto pubblico nel caso in cui ciò si rendesse indispensabile per l’attuazione del progetto presentato”. Anche Bonci, infine, ribadisce l’intento della Federazione di lavorare a fianco del Governo “per contribuire a fluidificare e finalizzare le trattative in corso, una volta ricevute informazioni sufficienti sul loro stato e a condizione che vi sia piena fiducia”.