Export, +2,6% a settembre: +34,7% verso gli Usa nonostante i dazi. Dati Istat

Economia

Lo rivelano i dati Istat. Dopo il tonfo di agosto dovuto all'entrata in vigore dei dazi imposti dall'Amministrazione Usa crescono anche le esportazioni verso gli Stati Uniti

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A settembre l'export torna a crescere su base mensile. L'Istat stima una crescita del 2,6% mentre le importazioni crescono del 4,1%. L'aumento su base mensile dell'export si deve alle maggiori vendite verso l'area extra Ue (+6,4%), mentre l'export verso l'area Ue registra una riduzione dello 0,8%. Su base annua l'export cresce del 10,5% in termini monetari e del 7,9% in volume. La crescita tendenziale dell'export riguarda entrambe le aree, Ue (+10,2%) ed extra Ue (+10,9%). L'import registra un incremento tendenziale del 9,9% in valore, che coinvolge i mercati extra Ue per un +13,7% e  quelli Ue per un +7,2%. In volume, le importazioni crescono dell'11,9%.

 

Boom verso gli Usa

Crescono le esportazioni verso gli Stati Uniti a settembre dopo il tonfo di agosto dovuto all'entrata in vigore dei dazi imposti dall'Amministrazione Usa. Secondo le stime dell'Istat, nel mese di settembre le esportazioni verso gli Stati Uniti hanno registrato un'impennata del 34,7% su base annua, ad agosto il calo era stato del 21,1%. A settembre migliorano anche le importazioni che passano da +68,5% di agosto a +76,6% di settembre. Migliora anche il saldo dell'interscambio fra i due paesi che segna un avanzo di quasi 2 miliardi (1.989 milioni di euro, ad agosto era di 1.209 milioni). E' quanto si evince dalle tabelle diffuse dall'Istat. Su base annua, con il suo +34,7% gli Stati Uniti è il paese che fornisce i contributi maggiori alla crescita dell'export nazionale, seguono Francia (+19,5%), Polonia (+15,0%), Spagna (+14,7%), Svizzera (+10,4%), Germania (+4,2%). I paesi Opec segnano un +24,2%. Soltanto Turchia (-32,8%), paesi Mercosur (-3,1%) e Belgio (-0,6%) forniscono contributi negativi.

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