Se gli interventi del soccorso si rendono necessari per “dolo” o “colpa grave” o anche di “richiesta immotivata”, il responsabile dovrà pagare al ministero dell’Economia una “corresponsione”
Al momento la misura è stata inserita nella bozza della Legge di bilancio e mira ad avere una stretta sui soccorsi. In sostanza se si rendono necessari per “dolo” o “colpa grave” o anche di “richiesta immotivata”, il responsabile dovrà pagare al ministero dell’Economia una “corresponsione”.
Il testo
“Fermo restando quanto previsto dagli articoli 340 e 658 del codice penale e le priorità delle esigenze di soccorso pubblico e fuori dai casi di cui agli articoli 489 e 490 del codice della navigazione, per gli interventi di ricerca, soccorso e salvataggio effettuati dal Corpo della Guardia di finanza è dovuta la corresponsione di un corrispettivo al Ministero dell'economia e delle finanze a carico di colui che ha determinato l’evento per il quale è stato effettuato l’intervento qualora l’evento sia imputabile a dopo o colpa grave dell’agente. Il corrispettivo è altresì dovuto in caso di richiesta di intervento immotivata o ingiustificata”, recita il testo. A fissare le somme dovute, sarebbe un decreto nel Mef, determinandole, si legge, "in relazione alle diverse voci di costo, su base oraria o forfettaria in relazione ai costi del personale, dei mezzi, del carburante e delle attrezzature necessarie, nonché le necessarie disposizioni attuative ed applicative". L'aggiornamento delle tariffe "è annualmente rideterminato sulla base degli indici Istat rilevati al 31 dicembre dell'anno precedente".