L'appello presentato dalla Federazione Europea dei Consumatori di Alluminio per voce del suo Segretario Generale
Introdurre un dazio temporaneo e mirato sull’esportazione dei rottami di alluminio dall'Unione Europea. Questo è l'appello presentato da FACE - la Federazione Europea dei Consumatori di Alluminio per voce del suo Segretario Generale, Mario Conserva. FACE ricorda che ogni anno oltre 1,2 milioni di tonnellate di rottami lasciano l’UE, attratte da impianti asiatici e americani. “Un paradosso che indebolisce l’industria europea, aumenta la dipendenza da alluminio primario importato – spesso ad alta intensità emissiva – e mette a rischio la transizione green”. Secondo Conserva l'obiettivo è colmare un grave ritardo industriale e ambientale che oggi penalizza l’Europa.
La proposta di FACE
La Federazione chiede all’Europa un intervento strutturale, con un pacchetto coordinato di misure per trattenere e valorizzare i rottami:
- Riforma normativa per semplificare classificazione, trasporto e riciclo.
- Riconoscimento dei rottami come materie prime strategiche nel Critical Raw Materials Act.
- Supporto alle PMI con incentivi fiscali, energia agevolata e strumenti di finanziamento.
- Investimenti in ricerca per tecnologie avanzate di selezione e raffinazione.
- Incentivi all’uso di rottami post-consumo (PCR) da parte dei produttori.
- Partenariati pubblico-privati per accelerare soluzioni industriali scalabili.
FACE sottolinea, inoltre, la necessità di garantire l’accesso ad alluminio primario a basse emissioni, in un’ottica di complementarità tra produzione e riciclo. "Il rischio che corriamo è duplice: perdere una risorsa strategica e perdere terreno nella corsa globale alla transizione verde" ha evidenziato Conserva. "Non possiamo più permettere che l’Europa diventi il magazzino di rottami del mondo – ha concluso Conserva – esportando valore e importando dipendenza. Serve una politica industriale europea pragmatica, per trasformare una criticità in un’opportunità strategica".