Accordo sui vertici Mediobanca, Grilli e Melzi d'Eril in pole per la nomina a ceo

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Il presidente corporate e investment banking di Jp Morgan per l'area Emea e l'ad di Anima sono in lizza per l'incarico di presidente e amministratore delegato. I nomi saranno sul tavolo del cda di Mps che si riunirà tra giovedì e venerdì per approvare la lista per il rinnoco del consiglio di amministrazione

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Monte dei Paschi di Siena è al lavoro per la nomina dei nuovi vertici di Mediobanca. In pole per l'incarico di presidente e amministratore delegato ci sono Vittorio Grilli, presidente corporate e investment banking di Jp Morgan per l'area Emea, e Alessandro Melzi d'Eril, ad di Anima. Sui nomi dei due candidati si sarebbe creato un ampio consenso tra soci e management di Mps: Grilli e Melzi d’Eril, a quanto si apprende, sono nella short list predisposta dal comitato nomine e saranno sul tavolo del cda di Mps che si riunirà tra giovedì e venerdì per approvare la lista per il cda di Mediobanca. 

I due candidati

Il primo nome sul quale sembra esserci consenso è quello di Vittorio Grilli. Banchiere, ex ministro del Tesoro nel governo Monti, consulente di Delfin e advisor di Mps, Grilli sarebbe il candidato più quotato per il vertice di Mediobanca. Rispetto agli standard del suo attuale ruolo in Jp Morgan, Grilli avrebbe anche accettato un taglio dello stipendio imposto dal gruppo Mps. L’altro nome che ha preso quota è quello di Alessandro Melzi d'Eril: già ad di Anima e con una lunga carriera a livello manageriale, sarebbe un profilo adatto per la gestione di patrimoni, altra attività core di Mediobanca. D'Eril, manager stimato dal gruppo Caltagirone, a lungo nell'azionariato di Anima, ha superato, forse anche per questioni di stipendio, la concorrenza di Riccardo Mulone, country head di Ubs in Italia.

Nuovo consiglio

La lista per il rinnovo del consiglio di Mediobanca, che si presenta dimissionario all'assemblea del 28 ottobre, andrà depositata entro venerdì prossimo. Sarà probabilmente composta da undici candidati, tra i quali potrebbero trovare nuovamente posto Sandro Panizza, l'unico consigliere in carica a non essersi dimesso, e Sabrina Pucci, entrambi già in cda per conto della holding della famiglia Del Vecchio.

Donnet: “Strategia positiva”

"Come Cda abbiamo un mandato di tre anni per attuare la strategia che è stata presentata al mercato a inizio quest'anno. Questa strategia sta producendo risultati positivi, come abbiamo visto nella prima metà dell'anno. Abbiamo superato gli obiettivi del piano triennale e li supereremo ancora una volta in questo". Così il ceo di Generali Philippe Donnet, interpellato su come veda il proprio futuro nel gruppo dopo il cambio di controllo in Mediobanca. Donnet ha parlato a margine del ricevimento annuale del gruppo a Bruxelles alla residenza dell'Ambasciatore italiano in Belgio.

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