Confindustria Nautica: l’export delle imbarcazioni da diporto e sportive ha superato i 4,3 miliardi di euro (+7,5% sul 2023), con una propensione all’export della produzione nazionale attorno al 90%
La nautica italiana raggiunge un nuovo record. I numeri parlano chiaro. Nel 2024 il fatturato del comparto industriale è cresciuto del 3,2%, toccando il massimo storico di 8,60 miliardi di euro. È il dato centrale emerso nella conferenza Boating Economic Forecast, svoltasi alla vigilia dell’apertura del Salone Nautico di Genova. “La crescita – ha spiegato il presidente di Confindustria Nautica, Piero Formenti – è stata trainata dall’alto di gamma e dal segmento dei superyacht, che si confermano leader globali, mentre la piccola industria nautica ha registrato un calo di fatturato intorno al -10%”. Gli imprenditori si aspettano però una ripresa già nel biennio 2026/2027.
La nautica in cifre
Il 2024, si sottolinea nel rapporto, consolida la fase di normalizzazione della crescita dopo il lungo ciclo post-pandemico che ha visto il raddoppio del fatturato in 4 anni. Le analisi confermano la tenuta complessiva dell’industria nautica italiana e l’evidente differenziazione tra la fascia alta e la piccola nautica. Il fatturato complessivo (8,60 miliardi di euro) ha avuto come destinazione il mercato domestico per 2,55 miliardi di euro (pari al 29,7%) e i mercati esteri per 6,05 miliardi di euro (pari al 70,3%). L’87,8% del fatturato complessivo del settore è stato realizzato dalla produzione nazionale che è stata pari a 7,55 miliardi di euro e l’internazionalizzazione del settore risulta evidente dalla quota destinata all’export pari al 78% (5,90 miliardi). Gli addetti effettivi crescono a 31.480 unità (+2,6%) e il contributo al Pil sale a 7,40 miliardi di euro (3,37% del PIL nazionale). Fra i principali driver della performance 2024, va segnalato il ruolo della cantieristica: il segmento della costruzione di nuove unità raggiunge i 5,4 miliardi di euro; l’89% della produzione nazionale della cantieristica italiana è stato collocato sui mercati esteri.