Trump firma accordo con Tokyo: dazi su auto giapponesi ridotti al 15%
EconomiaCon un ordine esecutivo, la Casa Bianca ha annunciato la riduzione dei dazi sulle auto giapponesi dal 27,5% al 15%. Una decisione che salva i colossi Toyota, Honda e Nissan – i quali realizzano oltre il 50% del loro fatturato in Nord America - da quello stato di incertezza registrato dai mercati azionari negli ultimi mesi e che segna un nuovo capitolo nelle relazioni bilaterali tra Washington e Tokyo
In un clima di tensione commerciale globale, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha sorpreso i mercati con una mossa distensiva verso una delle principali economie asiatiche. Con un ordine esecutivo, la Casa Bianca ha annunciato la riduzione dei dazi sulle auto giapponesi dal 27,5% al 15%. Una decisione che salva i colossi Toyota, Honda e Nissan – i quali realizzano oltre il 50% del loro fatturato in Nord America - da quello stato di incertezza registrato dai mercati azionari negli ultimi mesi e che segna un nuovo capitolo nelle relazioni bilaterali tra Washington e Tokyo.
L’accordo, negoziato a partire da luglio e formalizzato dopo l’incontro di giovedì 4 settembre tra Trump e il capo negoziatore giapponese Ryosei Akazawa, prevede che il prelievo del 15% sulle importazioni giapponesi non sarà sovrapposto a quelli già soggetti a tariffe più alte, come la carne bovina, mentre i prodotti precedentemente tassati a meno del 15% saranno adeguati a questa soglia. Il provvedimento si applica retroattivamente a partire dal 7 agosto. Al contempo, non saranno eliminate le tariffe su aeromobili, farmaci generici e materiali chimici.
Tokyo investirà miliardi di dollari negli Usa
Dal canto suo, Il Giappone si è impegnato a creare un fondo di investimento da 550 miliardi di dollari destinato a sostenere infrastrutture strategiche negli Stati Uniti, attraverso una combinazione di investimenti diretti, prestiti e garanzie.
“È un fatto storico”, ha dichiarato il Segretario al Commercio statunitense Howard Lutnick durante la cerimonia della firma. “Il Giappone ha impegnato 550 miliardi di dollari per rafforzare la sicurezza nazionale ed economica americana. Inoltre, ha collaborato con noi per ampliare l’accesso dell’America ai suoi mercati”.
Nonostante l’entusiasmo, restano dubbi sulla struttura e sul finanziamento del fondo giapponese. Bloomberg segnala che i dettagli sono ancora poco chiari e che le versioni fornite dai partner commerciali differiscono. Akazawa ha confermato che l’accordo del 22 luglio resta invariato e che il fondo sarà operativo a breve.
La mossa americana offre un po’ di respiro all’economia giapponese che dipende molto dalle esportazioni in Usa. Gli scambi commerciali tra i due Paesi, infatti, hanno raggiunto, nel 2024, quasi i 230 miliardi di dollari.