Scuola, costi in aumento per le famiglie da libri a zaini. Aie: "In linea con inflazione"
EconomiaIntroduzione
In vista del suono della prima campanella dell'anno negli istituti di ogni ordine e grado, studenti e famiglie fanno i conti con diversi rincari dei prezzi per l’acquisto del materiale necessario ad avviare il nuovo anno scolastico. Stando all’ultimo Osservatorio nazionale di Federconsumatori, il rientro tra i banchi sarà accompagnato da una spesa media di 658,20 euro per ciascun alunno, l'1,7% in più sul 2024. Intanto l'Aie critica alcune analisi sul caro libri uscite nell'ultimo mese: "Riteniamo fuorviante lanciare allarmi". Ecco le voci per le quali si registrano gli aumenti maggiori
Quello che devi sapere
L’analisi
Il rapporto di Federconsumatori ha preso in esame i prodotti necessari al corredo scolastico venduti sia presso le catene della Grande Distribuzione Organizzata (Gdo), sia da esercizi commerciali al dettaglio – come le cartolibrerie – e sui portali online. L’acquisto in rete si conferma in particolare un canale sempre più diffuso, con risparmi potenziali del 21% rispetto alle cartolibrerie e del 3% sulla Gdo.
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Zaini, astucci e matite
Secondo l’associazione dei consumatori, in vista del ritorno in classe a salire sono soprattutto i costi relativi allo zaino, dalla versione trolley pensata per non affaticare schiena e spalle ai modelli hi-tech dotati di ricarica power bank. Come spesso accade, i listini lievitano sui prodotti di marca che nel caso di una cartella arrivano fino a 137 euro. Non va meglio per quanto riguarda gli astucci griffati con variazioni di prezzo tra i 27 e i 37 euro. Vanno poi aggiunti i set di matite che oscillano tra i 7,99 e i 9,98 euro mentre un quaderno può arrivare a 2 euro a pezzo.
La spesa in libri
Nel bilancio familiare, la voce più consistente resta quella per i libri di testo di nuova edizione, anche se in leggera diminuzione in confronto al 2024. Secondo l’Osservatorio, ogni studente spenderà in media 537 euro per testi obbligatori e 2 dizionari, una variazione in negativo rispetto a dodici mesi fa che sfiora la doppia cifra (-9,2%). La frenata dei prezzi coinvolge prevalentemente i manuali utilizzati nella scuola secondaria di secondo grado a cui si contrappone un incremento nelle medie. “I costi indicati sono relativi ai libri nuovi. Acquistando i libri usati, invece, si risparmia oltre il 29%”, segnala Federconsumatori.
Spesa in aumento per i cambi di ciclo
Come rileva il rapporto, il peso maggiore ricade soprattutto sugli studenti che si affacciano nelle classi prime, di ogni ordine e grado. Per un alunno della scuola superiore di primo grado (medie), la spesa media tra libri di testo e dizionari si aggira sui 555,16 euro, il 20,2% in più rispetto allo scorso anno. Vanno poi aggiunti 658,20 euro di spesa per il corredo scolastico e i ricambi durante l'anno per un totale di 1.213,36 euro. Ancora più salato è il conto per le classi prime della scuola superiore di secondo grado: per i libri di testo e 4 dizionari la spesa prevista è di 808,90 euro, il 13% rispetto in più rispetto allo scorso anno. Vanno poi aggiunti 658,20 euro per il corredo e i ricambi, per un totale di 1.467,10 euro.
Costi per scuola digitale
Nell’elenco delle spese scolastiche obbligatorie avanzano inoltre pc, programmi e dispostivi necessari per la didattica digitale. Federconsumatori calcola che una famiglia arriva a spendere 420 euro tra computer, webcam, microfono, antivirus e programmi base. Ad essi va inclusa poi una buona connessione internet. Su questo comparto, i prezzi sono rimasti sostanzialmente stabili con una discesa di mezzo punto percentuale. La scelta di prodotti rigenerati rispetto al nuovo consente oltre il 38% di risparmio potenziale.
Fonti di risparmio
Per provare ad abbattere, almeno in parte, la spesa per i prodotti scolastici, gli esperti di Federconsumatori stimano una quota crescente di famiglie pronte a ricorrere al riutilizzo di materiale acquistato negli anni passati, dagli zaini agli astucci. Non solo, a crescere è anche la formula dello scambio-regalo di articoli attraverso gruppi online e sui social insieme ai più tradizionali mercati dell’usato.
Bonus libri di Comuni e Regioni
Sul fronte dei testi scolastici, sono diversi gli aiuti messi in campo da Comuni e Regioni destinati soprattutto alle famiglie a basso reddito. “Misure sicuramente positive, ma spesso non sufficienti a coprire costi di entità così elevata”, puntualizza Federconsumatori, che chiede “maggiori sostegni per le famiglie rivolti anche ai lavoratori che hanno visto ridursi in maniera drammatica il proprio potere di acquisto”.
I dati Aie sui libri scolastici
Di andamento dei prezzi per i libri scolastici in linea con il tasso di inflazione parla invece l’Associazione Italiana Editori (Aie). Nell’analisi che tiene conto dei dati forniti dagli editori e delle adozioni deliberate dai consigli di classe, la spesa media si aggira, per le scuole statali secondarie di primo grado, sui 190 euro l’anno. Sul fronte delle scuole secondarie di secondo grado, invece, si va dai 279 euro l’anno per i licei ai 167 per gli istituti professionali, passando per i 241 euro degli istituti tecnici. L’Aie stima un incremento dei prezzi in un anno tra 1,7% e 1,8% di pari passo con l’inflazione che secondo i dati preliminari Istat a luglio 2025 non va oltre l’1,7%. Aie ricorda inoltre che l’inflazione cumulata nel periodo maggio 2021-2024 è stata pari al 14,7%, oltre il doppio dei prezzi, mentre i prezzi dei libri di testo per la scuola secondaria di primo grado e per la scuola secondaria di secondo grado sono rispettivamente il 7,5 e l’8,2% in più.
Riva (Aie): “Servono detrazione spese e aiuti alle famiglie più povere
Giorgio Riva, presidente del gruppo Educativo di Aie, critica alcune analisi sul caro libri uscite nell'ultimo mese. "Riteniamo fuorviante lanciare allarmi sulla base di dati aggregati, e non verificati, dove la spesa per i testi scolastici viene annegata in un calderone che comprende anche zaini, quaderni, e molto altro ancora", afferma Riva. E sul sostegno del diritto allo studio chiede interventi pubblici "su due direttrici": “La detrazione delle spese per l’acquisto a favore di tutte le famiglie, come già c’è per le spese per la salute, lo sport e gli animali da compagnia, e una maggiore razionalizzazione ed efficienza del processo di distribuzione degli aiuti alle famiglie in povertà assoluta, fondi che devono arrivare ai beneficiari e farlo in tempi brevi”, aggiunge.
Ipotesi detrazione Irpef in Manovra
Il tema della detrazione fiscale per l'acquisto di libri scolastici potrebbe entrare nel cantiere della prossima legge di Bilancio. In piena estate il ministro dell'Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, aveva aperto all'ipotesi di uno sconto Irpef nell'ottica "di supportare, in modo più ampio, le famiglie". I testi didattici potrebbero dunque vedere una detrazione del 19% - sulla falsa riga di quanto avviene per altri voci di spesa, dall'iscrizione a mensa, gita e sport per i figli - con soglie Isee da definire.
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