La banca guidata da Andrea Orcel rafforza la propria posizione nell’istituto tedesco, consolidandosi come azionista di riferimento. L’investimento resta “puro”, senza richiesta di posti in consiglio di amministrazione
UniCredit stringe la presa su Commerzbank e porta la partecipazione azionaria al 26%, consolidata nei conti. Lo annuncia l’istituto in una nota, precisando che la restante quota “sintetica” verrà trasformata in azioni fisiche a tempo debito, portando la partecipazione complessiva a circa il 29%. Un passo che rafforza il ruolo della banca italiana come principale azionista della seconda banca di Germania, senza però tradursi – almeno per ora – in un ingresso diretto nella governance. UniCredit ha infatti chiarito di non avere intenzione di chiedere un posto nel consiglio di amministrazione, mantenendo la strategia di un investimento “puro” ma con uno sguardo attento sull’evoluzione del gruppo tedesco.
Impatto patrimoniale e rendimento
Il rafforzamento della quota, complice il rialzo del titolo Commerzbank e la ristrutturazione del derivato collar, ha avuto un effetto sul coefficiente CET1 più pesante del previsto: 145 punti base contro i 110 stimati. Nonostante ciò, UniCredit assicura che la solidità patrimoniale non è in discussione. Dal lato del rendimento, l’operazione continua a superare le aspettative: il ritorno sull’investimento resta intorno al 20%, ben oltre le metriche inizialmente fissate.
Un investimento di lungo periodo
UniCredit definisce la sua posizione in Commerzbank come quella di un “azionista paziente”, pronto a monitorare da vicino i progressi sul piano della sostenibilità e della creazione di valore. Il rafforzamento della partecipazione consolida l’asse Roma-Francoforte, in un contesto europeo segnato da nuove prospettive di concentrazione e rafforzamento nel settore bancario. Non un’acquisizione, dunque, ma un segnale forte: UniCredit si conferma uno degli attori chiave della finanza continentale.