Risparmio, 27 milioni di italiani scelgono i comparatori online

Economia

A confermare questa tendenza è una ricerca realizzata da EMG Different per Facile.it, presentata in occasione dell’evento “Confrontare, il segreto del risparmio”, organizzato con Consumerismo No Profit

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Dalla scelta della polizza auto più conveniente a quella della migliore offerta per la luce o il volo per le vacanze. Sempre più italiani si affidano ai comparatori online per orientarsi in un mercato che offre tanto, ma spesso in modo poco trasparente. A confermare questa tendenza è una ricerca realizzata da EMG Different per Facile.it, presentata in occasione dell’evento “Confrontare, il segreto del risparmio”, organizzato con Consumerismo No Profit.

Oggi, il confronto online non è più solo un’opzione per i più attenti, ma un’abitudine radicata. Sono 27 milioni gli italiani che, almeno una volta nell’ultimo anno, hanno usato un comparatore digitale. In un contesto economico che continua a mettere alla prova i bilanci familiari, saper scegliere con consapevolezza è diventato un gesto quasi quotidiano.

Un’abitudine che si fa sistema

Nel giro di vent’anni i comparatori sono passati dall’essere strumenti di nicchia – usati per trovare l’RC auto più conveniente o il biglietto aereo più economico – a veri e propri assistenti digitali per molte delle spese della vita quotidiana. Oggi, l’utilizzo è trasversale, coinvolge tutte le fasce d’età e si ripete nel tempo. In media, ogni utente li consulta almeno tre volte all’anno. Un comportamento che segnala non solo una crescente attenzione al risparmio, ma anche una maggiore cultura digitale e finanziaria.

Maurizio Pescarini, CEO di Facile.it, osserva come il cambiamento sia stato graduale ma profondo: «Se all’inizio si confrontavano solo prodotti semplici, oggi i comparatori aiutano anche nelle scelte più complesse, come un mutuo o un piano di investimento».

Chi confronta, e cosa cerca

Non tutti utilizzano i comparatori allo stesso modo. I più giovani – tra i 18 e i 34 anni – tendono a cercare offerte legate a viaggi, come hotel o voli. Chi ha superato i 35, invece, li usa per spese più strutturate: bollette di luce e gas, assicurazioni auto, prestiti personali.

Le esigenze cambiano con l’età, ma la logica resta la stessa: cercare chiarezza in un mercato affollato e spesso poco trasparente. Non sorprende che l’assicurazione auto resti il settore più “comparato”, seguita da utenze domestiche e offerte di telefonia. In crescita anche l’uso dei comparatori per confrontare mutui, prestiti personali e formule di noleggio auto a lungo termine: settori in cui l’informazione gioca un ruolo decisivo.

Non solo risparmio

Il vantaggio più evidente? Il risparmio economico. Solo nel 2024, secondo i dati di Facile.it, il confronto assicurativo ha permesso agli utenti di risparmiare complessivamente oltre 100 milioni di euro. Ma c’è di più. Per molti utenti, i comparatori rappresentano soprattutto uno strumento di semplificazione. Permettono di mettere ordine tra tariffe, condizioni e promozioni che, spesso, sembrano confondere.

E c’è anche chi – una quota sempre più consapevole di consumatori – li utilizza non solo per risparmiare, ma per informarsi. Per evitare truffe, conoscere meglio un prodotto o ottenere una consulenza indipendente, prima di decidere. In questo senso, il comparatore diventa anche un alleato dell’educazione finanziaria. Non solo un motore di ricerca, ma un filtro, una guida.

Dove si confronta di più

Se le assicurazioni restano in cima alle ricerche, anche bollette, telefonia e viaggi occupano una parte rilevante. Molti utenti usano i comparatori per confrontare offerte luce e gas, spesso alla ricerca di tariffe più stabili in un contesto energetico ancora incerto. Nel turismo, il confronto è ormai prassi consolidata: tra hotel e voli, il “fai da te informato” è diventato lo standard per organizzare una vacanza. Anche in ambiti meno scontati – come i prestiti personali o i mutui – l’utilizzo è in costante crescita. La possibilità di simulare scenari, vedere condizioni e tassi applicati, rappresenta un vantaggio concreto per chi affronta spese importanti.

Le differenze tra generazioni si notano non solo nei settori di interesse, ma anche nelle motivazioni. I più giovani sono spesso spinti dalla voglia di trovare la miglior offerta con rapidità, specialmente in ambito travel. Per chi è più avanti con l’età, invece, l’obiettivo è la gestione efficiente del bilancio familiare: assicurazioni, bollette, prestiti.

Cambia anche il peso attribuito al “fattore tempo”: se per alcuni il comparatore è sinonimo di risparmio, per altri è uno strumento per evitare stress, errori e perdite di tempo in telefonate o sportelli fisici.

Tra fiducia e resistenze

Nonostante la diffusione capillare, una parte di popolazione resta ancora scettica. Circa un italiano su sei, secondo la ricerca, non ha mai utilizzato un comparatore online. I motivi? La metà di chi non li usa dichiara di non fidarsi. Altri sostengono che, anche con l’aiuto dei portali, le offerte restino troppo complicate da valutare. C’è anche chi crede che il risparmio reale non sia poi così elevato.

Ma secondo Gianluca Castelnuovo, psicologo comportamentale dell’Università Cattolica di Milano, si tratta più di una resistenza psicologica che di un’analisi razionale: «Molti preferiscono restare nelle proprie abitudini, anche se meno convenienti. Il cambiamento richiede uno sforzo, e questo spesso basta per evitarlo».

Al di là dei numeri, il successo dei comparatori racconta un’Italia che cambia. Un’Italia che non si accontenta più della prima offerta, ma vuole capirla, confrontarla, e decidere in modo più informato. In un mercato che evolve rapidamente, avere accesso a strumenti chiari, indipendenti e sempre aggiornati può fare la differenza. Per risparmiare, certo. Ma anche – e forse soprattutto – per scegliere meglio.

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