Morti sul lavoro stabili, ma sono ancora troppi
EconomiaNel 2024 sono deceduti 1.202 lavoratori, uno in più rispetto all'anno precedente. In lieve rialzo il numero di infortuni, a causa del maggior quota di studenti che ha denunciato incidenti. Il presidente dell'Inail D'Ascenzo: "La parola d’ordine è prevenzione". La premier Meloni: "La sicurezza è una delle priorità del governo". Il "tesoro" dell'Istituto assicurativo sfiora i 44 miliardi, soldi fermi nella Tesoreria dello Stato
Oltre tre morti al giorno. Resta inchiodata a questa tragica statistica il numero di decessi sul lavoro nel nostro Paese. Tra chi ha perso la vita in itinere, cioè nel tragitto da casa al proprio posto, e chi durante lo svolgimento delle proprie mansioni, sono state 1.202 le persone morte l’anno scorso, una in più rispetto al 2023.
Infortuni e prevenzione: sfida difficile
“Il fatto che ci sia una sostanziale stabilità non è affatto una buona notizia, anzi. E’ qualcosa nella quale dobbiamo impegnarci ancora di più: la parola d’ordine è prevenzione”. Per il presidente dell’Inail Fabrizio D’Ascenzo bisogna dunque informare di più e aumentare i sistemi di sicurezza, anche perché se gli infortuni tra i lavoratori sono scesi dell’1 per cento annuo, nel complesso sono leggermente aumentati (dello 0,4 per cento) perché maggiore è stata la quota degli studenti che hanno avuto incidenti.
Boom di malattie professionali
Ricordando che si tratta sempre di denunce, quindi da verificare caso per caso, dalla Relazione annuale dell'Inail emerge il forte rialzo delle malattie professionali: oltre 88mila, mai così tante da quasi cinquant’anni, per effetto anche dell’ampliamento delle patologie considerate.
I soldi per la sicurezza e la salute sul lavoro
Per arginare morti e infortuni servono più controlli e risorse. Giorgia Meloni rivendica quanto fatto finora dal suo governo - dalla patente a punti all’incremento degli ispettori, passando per gli incentivi alle imprese e il contrasto al lavoro nero – ricordando che quest’anno ci sono a disposizione 1,25 miliardi per garantire la salute nei luoghi di lavoro e che la sicurezza è una priorità dell'Esecutivo.
Il "tesoro" dell'Inail
Intanto, l’Istituto assicurativo pubblico registra una diminuzione del personale (del 9 per cento) e delle ispezioni effettuate, mentre cresce ancora il suo cosiddetto tesoro: 43,8 miliardi, frutto delle maggiori entrate rispetto alle spese accumulati negli ultimi decenni, chiusi in cassaforte perché l’Inail non può utilizzarsi senza autorizzazione della politica. Una montagna di denari che appare spropositata rispetto alla necessità di pagamenti imprevisti e che lo Stato tiene ferma per evitare di fare altro debito.