Panetta (Bankitalia): "Dazi, a rischio un punto Pil mondiale. Italia, salari troppo bassi"
Economia"Rischi insidiosi derivano dalla concentrazione di potere in poche grandi imprese globali, che guidano l'innovazione tecnologica, controllano enormi volumi di dati e minacciano la concorrenza", ha detto il governatore della Banca d'Italia. Allarme di Panetta anche in merito ai salari, oggi più bassi dei livelli del 2000: "Indispensabile rilanciare la produttività e la crescita attraverso l'innovazione"
L’incertezza sui dazi mette a rischio il Pil mondiale. A lanciare l’allarme è il governatore di Bankitalia Fabio Panetta. La corsa ai dazi, ha spiegato il numero uno della Banca d’Italia, "potrebbe sottrarre quasi un punto percentuale alla crescita mondiale nell'arco di un biennio" e sta "spingendo l'economia globale su una traiettoria pericolosa" mettendo a rischio già oggi il 5% del commercio globale. "E' diffuso un senso di incertezza". Panetta ha poi sottolineato che "è sorprendente che lo scambio di beni continui a rappresentare il principale terreno di confronto nelle attuali dispute commerciali" nonostante un "ampio surplus" degli Usa, anche nei confronti dell'Ue, nei servizi, specie digitali. "Rischi insidiosi derivano dalla concentrazione di potere in poche grandi imprese globali, che guidano l'innovazione tecnologica, controllano enormi volumi di dati e minacciano la concorrenza".
Panetta: "Salari sotto livelli 2000"
Il numero uno della Banca d'Italia ha poi lanciato un allarme anche in merito al basso livello dei salari in Italia, cresciuti in termini reali "molto meno che negli altri principali Paesi europei". Il fatto che oggi gli stipendi italiani siano sotto i livelli del 2000 nonostante un recupero lo scorso anno, ha sottolineato Panetta, riflette "il problema centrale" della produttività con incrementi conseguiti finora che "sono incoraggianti, ma non bastano a sostenere lo sviluppo del Paese". Il governatore della Banca d'Italia ha poi rilevato che "per garantire un aumento duraturo delle retribuzioni è indispensabile rilanciare la produttività e la crescita attraverso l'innovazione, l'accumulazione di capitale e un'azione pubblica incisiva".