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Titoli di Stato, mix tra Btp e Cct per aggirare l’incertezza su dazi e riarmo: ecco come

Economia
©Ansa
Settimo taglio della Bce, cosa cambia per i mutui
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Settimo taglio della Bce, cosa cambia per i mutui
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Introduzione

Dopo l’ultimo intervento della Banca Centrale Europea (Bce) che nella riunione del 17 aprile scorso ha tagliato il costo del denaro di 25 punti base, il tasso di riferimento sui prestiti marginali è sceso dal 2,90 al 2,65%. Un’analisi del Corriere della Sera ipotizza uno scenario di investimenti che tiene conto del rischio di rialzi futuri, frutto dei dazi americani e dell’aumento delle spese militari nei Paesi dell'Unione Europea.

Quello che devi sapere

Le mosse della Bce

  • Nel corso dell’ultima riunione, l’istituto centrale di Francoforte ha ridotto i tassi per la settima volta da giugno 2024 portando il tasso sui depositi, quello di riferimento, da 2,50% a 2,25%. Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali è sceso invece da 2,65% a 2,40%. Come ha dichiarato la presidente della Bce Christine Lagarde (in foto), nel dibattito qualcuno aveva anche “sollevato il tema di un taglio da 50 punti base ma nessuno ha portato argomenti in favore e la questione è stata abbandonata”.

Per approfondire: La rubrica di Carlo Cottarelli: Perché Trump ha fatto un passo indietro sui dazi?

Le mosse della Bce

Il dato sull’inflazione

  • A frenare le sforbiciate più consistenti da parte delle banche centrali sono innanzitutto gli ultimi dati sull’inflazione che nell’Eurozona si attesa ad oggi al 2,4%, circa mezzo punto percentuale in meno rispetto a Stati Uniti e Regno Unito, entrambe al 3%. Il costo della vita prosegue la sua discesa dal picco raggiunto nel 2022 quando l'indice dei prezzi toccò il 9,1% negli Usa, il 10,6% nell'Eurozona e l’11,1% in Uk ma il percorso è minacciato da nuovi ostacoli. "Le prospettive economiche sono offuscate da incertezze eccezionali", ha messo in guarda Lagarde riferendosi all'impatto potenziale dell'instabilità geopolitica e commmerciale su consumi e investimenti

Uno scenario incerto

  • La marcia verso una riduzione del costo della vita rischia quindi di subire una battuta d’arresto a causa delle tensioni commerciali sui dazi tra gli Usa e le principali potenze globali. Senza un accordo complessivo, i governi potrebbero essere costretti ad adottare misure eccezionali per sostenere i settori economici più duramente colpiti dall’inasprimento delle tariffe. La stessa Lagarde aveva parlato di “rischi al ribasso per la crescita dell’area euro” legate alle tensioni internazionali e a un indebolimento dell’export

Il peso del riarmo

  • Una seconda voce che nei prossimi anni potrebbe pesare sui bilanci statali è anche quella del comparto difesa come dimostra l’impegno di spesa per raggiungere l’obiettivo del 2% del Pil fissato dalla Nato e il programma “Re-Arm EU” promosso dalla Commissione Europea. Come previsto dal piano da 650 miliardi di euro in 4 anni, per investire in sicurezza gli Stati potrebbero attivare la clausola di salvaguardia nazionale del patto di stabilità e crescita

Investire in Cct?

  • Secondo l’analisi del quotidiano di Via Solferino, di fronte a uno scenario di incertezza potrebbero aumentare gli investimenti in Certificati di credito del tesoro (Cct), titoli di Stato a cedola variabile offerti mensilmente dal Dipartimento del Tesoro italiano. Su una durata di 7 anni, i Cct vengono corrisposti con cedole posticipate semestrali che tengono conto delle fluttuazioni del mercato. Ipotizzando una struttura del portafogli, la parte del leone resterebbe comunque l’investimento in Btp con scadenza non particolarmente lontana. Come orizzonte temporale, la strategia per la guarda a un periodo di circa 5 anni per tutte le emissioni

Il ruolo dei Cct

  • Nel caso di integrazione di portafogli già avviati, l’introduzione dei Cct potrebbe rappresentare un’integrazione rispetto ai classici titoli a cedola fissa

Quota tra il 15 e il 20%

  • Il Corriere ipotizza poi una scadenza massima di Cct al 2029 che tiene conto di un calo progressivo di tassi e rendimenti nel caso in cui la politica di rialzo dei dazi non fosse destinata a durare a lungo. Per la parte dedicata ai titoli obbligazionari la quota di Cct potrebbe occupare tra il 15 e il 20% del portafogli

Polizza anti-risalita dei tassi

  • I Cct potrebbero costituire una sorta di “polizza assicurativa contro il rialzo dei tassi”, una strategia che in Germania trova terreno fertile nelle prime dichiarazioni rilanciate da esponenti del futuro governo Merz, pronto a insediarsi a inizio maggio

La svolta della Germania

  • Dopo la revisione costituzionale approvata dall'ultimo Bundestag, nei prossimi 10 anni Berlino potrebbe avviare una politica di indebitamento ingente con l’obiettivo di sostenere il riarmo e la spesa pubblica in infrastrutture, edilizia, energia e sanità 

Gli effetti nell’Eurozona

  • La prospettiva sulla spesa pubblica tedesca ha già fatto crescere i rendimenti di circa 10 centesimi di punto nei Paesi dell’Eurozona.

Per approfondireBce, nuovo taglio dei tassi di 25 punti base. Lagarde: "Domina l'incertezza"