Mercato immobiliare, +15,8% compravendite nel 2024: prezzi in aumento del 7,8%. I dati
EconomiaIntroduzione
Risale la tendenza a investire i risparmi nell'immobiliare in Italia: nel 2024, infatti, ci sono state 634.498 transazioni di immobili abitativi, con un'ascesa del 15,8%. E ad alzarsi, però, è stato anche il peso economico delle 'quattro mura': se nel 2023 il valore medio degli acquisti era di 154.416 euro, ne 2024 è cresciuto fino a 166.395 (+7,8%). È quel che affiora dalla lettura dei Dati statistici notarili, raccolti e elaborati sulla base dell’attività di tutti gli studi dei notai sul territorio nazionale
Quello che devi sapere
Crescono gli acquisti tra privati e le seconde case
- Nel complesso, rendono noto i professionisti, lo scorso anno il mercato immobiliare ha segnato un aumento in generale dell’1%, e a crescere maggiormente sono stati gli acquisti di abitazioni tra privati (+26,8%), a fronte di quelli da impresa (+17,4%). Si vede un incremento anche nel giro d'affari delle seconde case, che ha segnato un incremento del 4,4% da privati e dell’8,8% da impresa, laddove, in generale, si ravvisa da parte da parte di chi intende diventare proprietario di un immobile un "sempre maggiore interesse verso gli investimenti sostenibili dal punto di vista energetico"
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Inversione di tendenza sui mutui: aumentano
- I notai, poi, sottolineano l'inversione di tendenza concernente i mutui: a seguito della flessione del 26% avvenuta tra il 2022 e il 2023, infatti, le nuove rilevazioni evidenziano un aumento complessivo di circa il 5,7% su base annua. E, sebbene non si sia "ancora tornati ai livelli pre-pandemici (erano stati registrati 396.779 mutui nel 2019)", l'analisi delle cifre "suggerisce un quadro in miglioramento, sebbene ancora condizionato dall'andamento dei tassi di interesse e dall'incertezza economica". Il capitale globale erogato per finanziamenti ipotecari sugli immobili conferma l'aumento (+9,1%), si sottolinea nel documento, "passando da 53.180.271.451 euro nel 2023 a 57.996.070.406 nel 2024", e la fascia medio-alta (fra i 100.000 e i 250.000 euro) resta "la più rappresentativa"; quanto alle surroghe, incidono per il 4,8% del totale (sono sostanzialmente invariate, rispetto al 4,79% del 2023)
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Le regioni con più compravendite
- Sono soprattutto al Settentrione le Regioni con più compravednite: in testa la Lombardia con il 19,22%, poi ci sono il Piemonte (8,99%) e il Lazio (8,94%). E, in prevalenza, gli acquirenti si collocano nella fascia d'età 18-35 anni, forti del 26,52% delle transazioni
Nell'Unione europea prezzi aumentati del 48% in 8 anni
- Intanto, la conferenza stampa di presentazione di “Città nel futuro 2030-2050”, la conferenza internazionale che si svolgerà a Roma dal 7 al 9 ottobre 2025, promossa da Ance, con la direzione di Francesco Rutelli, ha messo in luce alcuni dati relativi al mercato immobiliare e ai suoi costi. I prezzi delle case in Unione europea sono aumentati del 48% negli ultimi 8 anni. In Italia circa 1 milione e mezzo di famiglie vive nel disagio abitativo e per 10 milioni di nuclei familiari con reddito inferiore a 24mila euro acquistare o affittare casa è insostenibile nelle grandi città. Solo il 3,8% delle famiglie vive in abitazioni di edilizia sociale pubblica, mentre in Austria è il 24%, in Francia il 16%, in Olanda il 29%
I dati più recenti: rialzo annuale per 24 Paesi
- Eurostat traccia un quadro del periodo più recente. Nel quarto trimestre del 2024 l’indice dei prezzi delle case è aumentato del 4,2% nell’Eurozona e del 4,9% nell'intera Ue. Nel trimestre precedente, la crescita era stata del 2,7% nel club dell'euro e del 3,9% nei Ventisette, mentre su base annua l’aumento è stato rispettivamente dello 0,6% e dello 0,8%. Per i Paesi per i quali sono disponibili i dati, 24 hanno registrato un rialzo annuale. Solo Francia e Finlandia hanno visto una frenata dei prezzi, con un calo dell’1,9%. In cima alla classifica dei rincari ci sono Bulgaria (+18,3%), Ungheria (+13%) e Portogallo (+11,6%). Nel confronto con il trimestre precedente, tra ottobre e dicembre 2024 sei Paesi hanno registrato cali, tra cui Francia, Cipro (-1%) ed Estonia (-0,7%). Malta e Finlandia sono rimaste stabili, mentre 18 Stati hanno segnato rialzi, con Slovacchia (+3,6%), Slovenia (+3,1%) e Portogallo (+3%) in testa
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