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Dazi Trump, crollano le criptovalute Ethereum e Bitcoin. Come gestire la volatilità

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I titoli di Sky TG24 del 7 aprile, edizione delle 8
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L'amministrazione americana aveva promesso un "criptostato" portando le valute virtuali a toccare massimi storici. A pochi mesi dall'insediamento del quarantesettesimo presidente, le principali monete sono in perdita, ma gli operatori del settore rimangono ottimisti. Il consiglio degli esperti per gestire le fluttuazioni del mercato delle crypto

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Da inizio anno Bitcoin ed Ethereum, le crypto a più alta capitalizzazione, stanno perdendo rispettivamente il 12% e il 43%. Dati in controtendenza rispetto alle previsioni per il 2025, che doveva essere l’anno dei record per il mercato delle criptovalute. Nonostante questo gli operatori del settore rimangono ottimisti sul ciclo che il Bitcoin segue ogni quattro anni. Infatti dopo l’halving - il dimezzamento delle ricompense per chi produce nuovi Bitcoin - ha sempre migliorato i suoi record, portando con sé anche le altcoin, le valute alternative. 

Negli ultimi mesi il mercato delle monete virtuali è stato scosso da alcuni fattori: l’attacco hacker del 21 febbraio all’exchange Bybit, a cui sono stati sottratti Ethereum per un valore di 1,5 miliardi di euro, ma anche la dura politica dei dazi dell’amministrazione Trump. Questi avvenimenti hanno generato un crollo delle quotazioni che ha messo in luce l’estrema volatilità di un mercato poco regolamentato e che ha subito una rivoluzione dopo l’arrivo degli istituzionali. Lo ha confermato al Corriere della Sera Christian Miccoli, fondatore e ad di Conio: "C'è un fenomeno nuovo, quello degli istituzionali, meno preda degli effetti psicologici tipici degli investitori retail e che hanno portato un approccio più razionale”. 

Il ciclo delle "altcoin"

Ma non è la prima volta che la moneta di Satoshi Nakamoto subisce gravi perdite. Nel 2021 aveva registrato un calo di oltre il 50%, seguito da un rapido recupero che aveva portato la valuta ad un nuovo record: 68.429 dollari, trainando anche le altcoin. Quest’anno però le altre valute digitali sono lontane dai massimi storici, ed è opinione diffusa nel settore che potrebbero salire quando la “dominance” del Bitcoin - il rapporto tra la capitalizzazione dell'intero mercato e quella del Bitcoin - avrà raggiunto il suo picco. “Storicamente, il ciclo delle altcoin inizia quando il Bitcoin si stabilizza dopo una fase rialzista importante - spiega al Corriere Luciano Serra, country manager per l’Italia di Borsa di Stoccarda Digital -. Questo succede perché gli investitori, dopo aver cavalcato l’onda del Bitcoin, cominciano a trarre profitto per reinvestire nelle altre criptovalute”.

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Gestire le fluttuazioni delle crypto

Questa dinamica finanziaria tende a coincidere con i periodi in cui la “dominance” del Bitcoin comincia a rientrare. Lo conferma Adrian Fritz, head of research di 21Shares nell’intervista al Corriere della Sera: “Lo abbiamo visto recentemente quando il Bitcoin ha superato la soglia dei 100mila dollari per poi iniziare a oscillare tra i 105mila e i 95mila, spingendo alcuni player a puntare su altri asset digitali. Se questa dinamica dovesse confermarsi, potremmo vedere importanti flussi di capitale dirigersi verso le altcoin. Il rally delle altre criptovalute, però, tende a innescarsi quando il Bitcoin entra in una fase di assestamento, che non sembra ancora iniziata”. Negli ultimi anni il mercato delle criptovalute si è ampliato grazie alla nascita di numerose nuove monete, rimanendo però un mondo troppo vasto e destinato a concentrarsi. Il rischio di investimento è quindi ancora molto elevato.

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