Incentivi all’occupazione: quali sono, che impatto hanno e dove vengono usati. I dati Inps
Economia
Introduzione
L’Istituto nazionale di previdenza sociale ha diffuso un focus sulle agevolazioni contributive per le assunzioni e le variazioni contrattuali. Complessivamente, il valore economico delle agevolazioni contributive (esoneri e sgravi) per tutti i lavoratori dipendenti è stato di circa 20 miliardi di euro nel 2021, pari al 10,6% del totale dei contributi sociali dovuti. Nel 2022 tale cifra è aumentata a 23,7 miliardi, (11,5%), mentre nel 2023 ha raggiunto i 32 miliardi (14,8%1).
Se si guarda alle differenze tra territori, si vede che i contratti di Apprendistato e i rapporti agevolati con l’Esonero giovani vengono utilizzati soprattutto al Nord. Mentre l’Incentivo Donne trova maggiore applicazione relativa al Sud e nelle Isole. L’incentivo “Decontribuzione Sud”, specifico per le regioni del Mezzogiorno, è concentrato soprattutto in Campania, Puglia e Sicilia.
Quello che devi sapere
La dinamica complessiva nel triennio 2022-2024
- L’Inps spiega che “è importante considerare la dinamica complessiva delle attivazioni (assunzioni e trasformazioni) nel settore privato extra-agricolo”. Sulla base dei dati disponibili per il triennio 2022-2024, in particolare, si osserva questo:
- tra il 2022 e il 2023 c'è stata una sostanziale stabilità nelle attivazioni dei rapporti di lavoro (crescita limitata all’1%);
- tra il 2023 e il 2024 c'è stata invece una lieve diminuzione (-1,9%)
- Inoltre, nei tre anni osservati, le attivazioni sono sempre state attorno ai 9 milioni, di cui poco meno di 900.000 sono state le trasformazioni, mentre il resto assunzioni.
Per approfondire:
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L’impatto delle agevolazioni e il trend negativo del 2024
- Il numero annuo complessivo di assunzioni e variazioni contrattuali con agevolazioni contributive è stato di circa 2,3 milioni di unità sia nel 2022 che nel 2023, mentre nel 2024 si è registrata una significativa diminuzione, con le attivazioni incentivate scese significativamente a circa 1.530.000. Di conseguenza, l’incidenza delle attivazioni agevolate, che aveva mostrato una certa stabilità nel biennio 2022-2023 rimanendo superiore al 25%, nel 2024 è scesa bruscamente al 17%.
- Alla minima crescita riscontrata tra il 2022 e il 2023 (+3%) è seguita quindi una importante diminuzione tra il 2023 e il 2024 (-35%). Tutte le misure di incentivazione ancora attive nel 2024 presentano un andamento negativo.
Pesano le modifiche normative
- Ma cosa ha influito sul calo del 2024? Un peso importante lo hanno avuto le modifiche normative che hanno interessato alcune misure: è il caso, per esempio, degli esoneri totali contributivi per i giovani (-64%) e le donne (-21%), inizialmente non previsti per il 2024 e successivamente prorogati limitatamente al periodo dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2027.
- Ed è anche il caso della “Decontribuzione Sud” (-43%) prorogata fino al 30 giugno 2024 e, solo per i rapporti di lavoro sottoscritti entro tale data, estesa al 31 dicembre 2024.
Le misure di supporto economico dopo la pandemia
- Il numero dei rapporti di lavoro attivati con agevolazioni contributive tra il 2019 e il 2023, invece, aveva fatto registrare una crescita continua. Questo trend è stato alimentato soprattutto dalle misure di supporto economico adottate per sostenere e rilanciare l'economia dopo la pandemia da Covid-19. Il loro affievolirsi nel 2024 spiega quindi l'inversione di tendenza. Nonostante ciò, il numero di attivazioni agevolate è rimasto significativamente più alto (quasi raddoppiato) rispetto a quello del 2019.

Le agevolazioni nei vari territori
- Se si guarda alla distribuzione dei rapporti agevolati per territorio, si vede che i contratti di Apprendistato e i rapporti agevolati con l’Esonero giovani vengono utilizzati soprattutto al Nord, in linea con ciò che accade per l’insieme complessivo delle attivazioni (50,4%),
- mentre l’Incentivo Donne trova maggiore applicazione relativa nel Sud e nelle Isole.
- L’incentivo “Decontribuzione Sud”, specifico per le regioni del Mezzogiorno, risulta concentrato soprattutto in Campania, Puglia e Sicilia (complessivamente il 69%) e costituisce il 33,5% di tutte le attivazioni effettuate nel Mezzogiorno.
La distribuzione delle agevolazioni per settore economico
- Dalla distribuzione per settore economico emerge che, l’insieme dei settori “Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli; trasporto e magazzinaggio; servizi di alloggio e di ristorazione” è quello che concentra la maggior parte delle attivazioni (39,6%).
- Questo avviene anche per gran parte delle tipologie di rapporti agevolati: Apprendistato (43,6%), Esonero giovani (32,7%) e Decontribuzione Sud (47,4%). Diverso è il caso per Incentivo Donne che risulta prevalentemente utilizzato nell’ambito delle “Attività professionali, scientifiche e tecniche; amministrazione e servizi di supporto” (54,9%).
- Quanto all’incidenza sulle attivazioni settoriali totali, al primo posto troviamo il settore delle “Attività finanziarie e assicurative” per l’Apprendistato (12,8%) e l’Esonero giovani (4,1%), il settore delle Attività professionali (2,3%) per l’Incentivo Donne e il settore delle Costruzioni per la Decontribuzione Sud (14,1%).
Per approfondire:
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