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Forze armate, dall’Esercito all’Aeronautica, quanto guadagnano i militari italiani

Economia
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Quanto costerebbe il riarmo per il bilancio italiano
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Quanto costerebbe il riarmo per il bilancio italiano
00:02:29 min

Introduzione

Il Sole 24 Ore in collaborazione con l’Usmia, l’Unione sindacale militare interforze associati, ha stilato un approfondimento sugli stipendi dei membri delle Forze Armate. Sono state riportate le retribuzioni base mensili e annue di gran parte del personale, considerando anche i grandi e il settore di appartenenza.

 

Il segretario generale Leonardo Nitti ricorda che le cifre “sono percentualmente e proporzionalmente aumentate a seconda della differente posizione di impiego del personale (es: piloti di aviogetti militari; piloti di elicotteri militari; personale imbarcato sulle navi militari; paracadutisti; truppe alpine” e così via. Ecco, nel complesso, cosa è emerso. 

Quello che devi sapere

Il personale non dirigente

  • Lo stipendio varia con il grado. Il personale non dirigente ha un valore netto che parte da 1400 euro netti mensili per i graduati. Chi ha la qualifica di Sottotenente ottiene al mese 1782,37, chi è Tenente 1998,54. I Capitani arrivano a oltre 2mila euro netti (2120,45). Ovvero circa 43mila euro lordi annui.

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Il personale dirigente

  • Partendo dal livello più basso del personale dirigente, gli stipendi mensili netti sono questi: un Tenente Maggiore guadagna 2838 euro, un Tenente colonnello 2970 euro, un Colonello quasi mille euro in più esatti: 3976 euro. Tutte queste qualifiche, ricorda Il Sole 24 Ore, corrispondono al Capitano di vascello, il Capitano di fregata e il capitano di Corvetta. Il grado più alto invece per l’Esercito italiano è il Generale di corpo d’armata, per la Marina è l’Ammiraglio di squadra navale e per l’Aeronautica è il Generale di squadra aerea: il loro stipendio sfiora i 6mila euro (5723).

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La retribuzione annua netta

  • Considerando la retribuzione annua netta, si nota che i ruoli apicali – quindi Generale di Corpo d’armata, Ammiraglio Squadra navale e Generale di Squadra aerea – guadagnano oltre 68mila euro. Un Colonnello o Capitano di vascello arriva a quasi 48mila, un Maggiore o capitano di Corvetta supera di poco i 34mila euro. A questi importi si aggiungono indennità e tredicesima. Nel 2023 gli stipendi degli ufficiali superiori e degli ufficiali generali e ammiragli delle Forze armate e del personale con gradi e qualifiche corrispondenti dei Corpi di polizia civili e militari sono stati aumentati in misura pari allo 0,98 per cento 

Le stime fino al 2034

  • Il decreto legislativo 185/2023 ha stabilito un obiettivo di 160mila unità entro il 2034, così suddivise: 93.100 nell’ambito Esercito (9.800 ufficiali, 18.300 sottoufficiali e 65mila volontari); 30.050 in ambito Marina (4741 ufficiali, 11.034 sottufficiali e 14.275 volontari) e 36.850 per l’Aeronautica (6.100 ufficiali, 17.325 sottufficiali e 13.425 volontari)

I numeri negli anni scorsi

  • Si tratta di un'inversione di rotta rispetto agli anni precedenti: durante il governo Monti (2012) era stato infatti deciso di ridurre le forze armate da 190mila a 150mila (89.400 nell’Esercito, 26.800 nella Marina e 33.800 in Aeronautica) e di contrarre gli organici del personale civile dalle 30mila unità di allora a 20mila. Questo valore si era però rivelato non raggiungibile. Il documento programmatico della Difesa per gli anni 2021-2023 metteva infatti in luce una discesa degli organici ritenuta non sufficiente, anche nella sua previsione: 172.657 unità nel 2017, 171.079 nel 2018, 169.855 nel 2019 e poi 169.360 e 169.086 nel 2020 e 2021. Si prevedevano inoltre 166.484 e 165.529 unità nel 2022 e 2023. Quindi, nel 2022, il target di riduzione dei militari a 150mila è stato tolto. Nel novembre 2023 è stato approvato il già citato decreto legislativo 185, messo a punto dal ministro della Difesa del Governo Meloni, Guido Crosetto, che ridetermina a 160mila unità il modello professionale delle Forze armate, a decorrere dal 1° gennaio 2034

Crosetto: "C'è carenza"

  • Di recente, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha espresso la necessità di incrementare le Forze armate: "Da tempo ho chiesto allo Stato Maggiore della Difesa di costruirmi ipotesi di ciò che potrebbe accadere nel futuro e di quelle che potrebbero essere le necessità delle forze armate italiane. Tenendo conto di tutto, anche di un disimpegno parziale degli americani dalla Nato in Europa. Un ministro della Difesa deve prevedere qualunque cosa possa accedere in futuro e avere delle risposte per questo. C'è carenza di forze armate, e ora va ricostruito un esercito in base a uno scenario che sta cambiando ogni settimana, e purtroppo non in meglio", ha detto intervistato da Bruno Vespa a 'Cinque minuti' in onda nei giorni scorsi. Parlando dell'eventualità di un reclutamento di nuove unità, Crosetto ha detto che sarà fatta una "proposta al Parlamento". "La nostra - ha sottolineato - sarà una proposta che tenga conto della possibilità di difendere il Paese da qualunque evenienza".

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