Bonus bollette, Arera consiglia ai nuovi beneficiari di chiedere al più presto l’Isee

Economia
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Introduzione

Arera, l’Autorità per l’energia, consiglia ai contribuenti di chiedere presto la dichiarazione Isee, se pensano possa essere inferiore ai 25mila euro. La raccomandazione arriva a fronte del bonus una tantum da 200 euro inserito dal governo nel decreto Bollette, che apre a una platea più ampia di beneficiari, molto superiore a quella ordinaria: gli aiuti di norma vanno a chi ha l'Indicatore sotto i 9.530 euro, fino ai 20mila per chi ha 4 figli a carico. 

Quello che devi sapere

Cosa fare per avere il bonus straordinario

  • In una memoria consegnata alla commissione Attività produttive della Camera in occasione dell'audizione del suo presidente, Stefano Besseghini, l'Autorità sottolinea "l'importanza che le categorie di clienti che non hanno diritto al bonus" ordinario "presentino tempestivamente nel corso del 2025 la certificazione Isee", così da avere quello straordinario. E avverte di aver avviato "le interlocuzioni con Inps per concordare le modalità di comunicazione al Sistema informativo integrato dei flussi di dati necessari per individuare i nuovi beneficiari"

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In merito alle multe

  • Ma, senza dati, Inps non potrà dichiarare nulla: quindi è necessario affrettare i tempi (anche perché per il rilascio dell’Isee è necessaria qualche settimana). Quanto alle multe fino a 155 milioni di euro previste per chi non rispetterà i criteri di trasparenza e confrontabilità delle offerte di energia elettrica e gas, Arera avverte già che per la loro efficacia sarà necessario "un percorso decisionale partecipato" con associazioni dei consumatori e operatori di vendita

I clienti vulnerabili

  • Per quanto riguarda l’attuazione dell’articolo 2 del dl Bollette, "che interviene sulla disciplina della fornitura di energia elettrica ai clienti vulnerabili", l’Arera "prevede di delineare tempestivamente le modalità di approvvigionamento dell’energia elettrica all’ingrosso da parte di Acquirente Unico e di rinviare ad un successivo provvedimento la definizione delle modalità di trasferimento dei relativi costi di approvvigionamento"

Bolletta semplificata da luglio

  • Nel frattempo, ricorda Arera, da luglio è in arrivo una bolletta semplificata. Durante le audizioni, Giuseppe Moles, ad di Acquirente Unico, ha espresso la necessità di “poter utilizzare tutti gli strumenti presenti in qualsiasi mercato, compresi i Ppa (Power purchase agreement, ndr)", contratti che oggi "hanno un costo dell'energia più competitivo rispetto agli altri strumenti”

Le opinioni delle associazioni di consumatori

  • A fargli eco l'Unione Nazionale Consumatori: "Il decreto non prevede nulla per ridurre le cause del caro bollette" o "il potenziamento dei Ppa". Un chiarimento “sulla durata del bonus una tantum” è quello chiesto da Assoutenti, “per conoscere se sono previste proroghe o successive forme di sostegno nel caso in cui le condizioni economiche delle famiglie non dovessero migliorare”. Per Udicon “occorre lavorare affinché queste misure diventino strutturali e non episodiche, adattando le risorse disponibili all'andamento reale dei prezzi energetici”. Quanto ai provvedimenti per le imprese, da Confcommercio e Confesercenti arriva l’invito ad agire anche sugli oneri di sistema per le aziende con potenza disponibile sotto i 16,5 kW

Besseghini: "Chiarire agevolazioni per famiglie e imprese"

  • L’Arera esprime l’esigenza che la norma del Dl Bollette "sia più esplicita nel prevedere almeno le modalità con cui le disponibilità del fondo sono ripartite tra le due categorie di beneficiari (clienti domestici e imprese)", ha spiegato Besseghini. "Si segnala che, al fine di limitarne gli oneri amministrativi e di garantire tempi di attuazione contenuti, è importante per l’identificazione dei beneficiari che sia possibile utilizzare i parametri presenti nel Sistema Informativo Integrato (o da questi facilmente acquisibili) e nei sistemi informativi degli operatori, quali, a titolo esemplificativo, i parametri tecnici della fornitura o i valori dell’Isee".  L'Autorità suggerisce, inoltre, "di eliminare il richiamo alle 'tariffe' di cui al comma 3 dell’articolo 4, che si potrebbe prestare a differenti interpretazioni". Il più generico riferimento alle agevolazioni, già presente nella norma, consentirebbe alla stessa Autorità di identificare la modalità più idonea per la destinazione del fondo (per esempio, attraverso la riduzione degli oneri generali di sistema)

Cosa si prevede per le imprese

  • "Sarà azzerata, a partire dal prossimo 1 aprile, la parte della componente Asos applicata all’energia elettrica prelevata per i clienti non domestici in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 16,5 kw, come previsto dalla norma", ha ricordato Besseghini. L’articolo 3 del Dl Bollette prevede misure per la riduzione del costo dell’energia a favore delle imprese - si legge nella memoria consegnata dall'Arera in Commissione - e, "in particolare, i commi 4 e 5 dispongono che i rimborsi riconosciuti dalla Commissione europea, a fronte di spese anticipate dallo Stato per misure di riduzione dei costi in materia energetica, possano essere destinate anche ad agevolazioni per la fornitura di energia elettrica per i clienti non domestici in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 16,5 kW, azzerando per un semestre la parte della componente Asos applicata all’energia prelevata per tali clienti, nel limite delle risorse disponibili sul bilancio della Cassa per i servizi energetici e ambientali (Csea)".  L’Arera emanerà il provvedimento regolatorio in occasione del consueto aggiornamento trimestrale previsto entro la fine del mese di marzo

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