Bonus ristrutturazione 2025, ecco come usarlo per acquistare o costruire un box auto
Economia
Introduzione
La detrazione Irpef per il recupero del patrimonio edilizio spetta anche per l’acquisto o la realizzazione di posti auto pertinenziali. In particolare, l’agevolazione è riconosciuta per l’acquisto di box e posti auto pertinenziali già realizzati dall’impresa costruttrice (solo per le spese imputabili alla loro realizzazione) e per interventi di realizzazione di parcheggi (autorimesse o posti auto, anche a proprietà comune), purché vi sia un vincolo di pertinenzialità con una unità immobiliare abitativa. Per “realizzazione” di autorimesse o posti auto, si intendono, ai fini della detrazione, solo gli interventi di “nuova costruzione”. La detrazione, pertanto, non spetta se il box auto è venduto dall’impresa proprietaria di un edificio che ha effettuato l’intervento di ristrutturazione dell’immobile ad uso abitativo con cambio di destinazione d’uso.
Quello che devi sapere
Cos’è il bonus ristrutturazione
- Il cosiddetto bonus ristrutturazione è una detrazione fiscale sulle spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio. Introdotta nel 1997, è stata resa permanente nel 2011 con il governo Monti. Tale agevolazione permette ai contribuenti che effettuano spese per il recupero delle abitazioni private e di parti comuni di edifici residenziali di riavere parte di quanto speso dalla detrazione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef).
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Cosa ammette il bonus ristrutturazione
In termini generali, i lavori ammessi alle agevolazioni fiscali, come indicato dal Decreto Ristrutturazioni, sono:
- Manutenzione straordinaria per le singole unità immobiliari (il caso nel quale rientra la possibilità di installazione di un cancello elettrico);
- Manutenzione ordinaria delle parti comuni di edifici residenziali;
- Interventi di rimozione delle barriere architettoniche, solo per ascensori e montacarichi. La realizzazione di bagni per disabili rientra in questa categoria solo se vengono eseguite opere murarie o modificati gli impianti;
- Ricostruzione nelle zone soggette a calamità naturali, come terremoti e alluvioni, purché sia stato dichiarato lo stato di emergenza.
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Si può utilizzare anche per il box auto?
- Tra gli interventi previsti sono presenti anche quelli relativi al box auto, che però deve essere o acquistato o di nuova costruzione. Si può trattare di box auto interrati, fuori terra, posti auto coperti oppure scoperti.
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La detrazione per l'acquisto
- La detrazione per l’acquisto del box spetta limitatamente alle spese sostenute per la sua realizzazione e sempre che le stesse siano dimostrate da apposita attestazione rilasciata dal costruttore. La concessione dell’agevolazione è subordinata alle seguenti condizioni:
- deve esserci la proprietà o un patto di vendita di cosa futura del parcheggio realizzato o in corso di realizzazione
- deve esistere un vincolo pertinenziale con una unità abitativa, di proprietà del contribuente; se il parcheggio è in corso di costruzione, occorre che vi sia l’obbligo di creare un vincolo di pertinenzialità con un’abitazione
- è necessario che l’impresa costruttrice documenti i costi imputabili alla sola realizzazione dei parcheggi, che devono essere tenuti distinti dai costi accessori (questi ultimi non sono agevolabili).
- In caso di vendita del box pertinenziale, per il quale si è fruito della detrazione, il proprietario del bene principale (unità immobiliare a destinazione residenziale) può continuare a usufruire della detrazione spettante per la costruzione/acquisto del box a condizione che lo indichi espressamente nell’atto di vendita. In assenza di tale indicazione nell’atto, l’acquirente del box può usufruire delle quote residue della detrazione a condizione che nell’atto di acquisto sia indicato il vincolo pertinenziale del box a un’altra unità immobiliare a destinazione residenziale.
Acquisto contemporaneo di casa e box
- Per gli acquisti contemporanei di casa e box con unico atto notarile, la detrazione spetta limitatamente alle spese di realizzazione del box pertinenziale, il cui ammontare deve essere specificamente documentato. La detrazione può essere riconosciuta anche per i pagamenti effettuati prima ancora dell’atto notarile o, in assenza, di un preliminare d’acquisto registrato, in cui è indicato il vincolo pertinenziale. È necessario, però, che tale vincolo risulti costituito e riportato nel contratto prima della presentazione della dichiarazione dei redditi nella quale il contribuente richiede la detrazione.
L'agevolazione per la costruzione
- Per usufruire della detrazione per la costruzione di nuovi posti e autorimesse, anche di proprietà comune, è necessario che gli stessi siano pertinenziali ad una unità immobiliare a uso abitativo. La detrazione spetta limitatamente alle spese di realizzazione del box pertinenziale, anche quando la costruzione è stata realizzata in economia. Queste spese devono essere documentate dal pagamento avvenuto mediante bonifico, anche se l’unità abitativa non è stata ancora ultimata.
Il cambio di destinazione d’uso
- Attenzione però al possibile cambio di destinazione d’uso: in questo caso si rischia di perdere la detrazione
Il vincolo di pertinenzialità
- Altro requisito importante è il vincolo di pertinenzialità. Ma cosa significa? Il garage deve essere destinato in modo durevole a servizio o a ornamento e deve essere situato nelle vicinanze dell’abitazione principale. La massima distanza consentita è pari a 1,3 chilometri. Una volta superata non è più possibile parlare di pertinenza
I beneficiari
Il bonus è accessibile a tutti i contribuenti soggetti all’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF), indipendentemente dalla residenza in Italia. L’agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili, ma anche a coloro che possiedono diritti reali o personali di godimento e che sostengono le spese relative agli interventi, tra cui:
- Proprietari o nudi proprietari;
- Usufruttuari, titolari di diritti d’uso, abitazione o superficie;
- Inquilini o comodatari;
- Soci di cooperative a proprietà divisa e indivisa;
- Imprenditori individuali, per immobili non strumentali;
- Soci di società semplici o imprese familiari;
- Anche i familiari conviventi, i coniugi separati assegnatari dell’immobile e i componenti di unione civile possono accedere alla detrazione, a condizione che risultino intestatari di fatture e bonifici relativi ai lavori
Le cifre per il 2025
- Per il periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025, il bonus prevede una detrazione del 50% delle spese sostenute per gli interventi relativi all’abitazione principale. Per le seconde e terze case, la percentuale di detrazione si attesta al 36%, con un limite massimo di spesa in entrambi i casi pari a 96 mila euro per singola unità immobiliare. La detrazione si può effettuare in 10 rate annuali di pari importo
Le cifre per il 2026, 2027 e 2028
- Per il 2026 e il 2027, la percentuale di detrazione subirà una riduzione: per le abitazioni principali si scenderà al 36%, mentre per le altre unità immobiliari l’aliquota sarà del 30%. A partire dal 2028 la detrazione sarà pari a 30% con una spesa massima di 48 mila euro in tutti i casi, sia se si tratti di abitazione principale o di altra unità immobiliare. Le spese sostenute dovranno essere suddivise tra tutti i soggetti che detengono diritti sull’immobile
I pagamenti
- Per poter usufruire della detrazione, è necessario che le spese siano documentate tramite bonifici parlanti e fatture intestate ai beneficiari. Non sono ammessi contanti
I documenti da conservare
Nel momento in cui i contribuenti rispettino i requisiti è possibile accedere alla detrazione fiscale del box auto direttamente nel Modello 730. In questo caso ci sono dei documenti che è necessario conservare per attestare le avvenute spese:
- l’atto di acquisto o il preliminare di vendita, che deve essere regolarmente registrato e dal quale si possa dedurre la pertinenzialità;
- una dichiarazione del costruttore, nella quale siano indicati i costi di costruzione che siano stati sostenuti;
- copia del bonifico bancario o postale relativo ai pagamenti che sono stati effettuati;
- quando la normativa lo prevede, la ricevuta della raccomandata al Centro Operativo di Pescara, che dovrebbe essere trasmessa prima della presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale è stato effettuato il pagamento.
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