Stipendio statali, stop a rinnovi di contratto e aumenti per un milione di dipendenti
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Zangrillo: per i contratti si deve essere in due
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Introduzione
Infermieri, dipendenti comunali e regionali, funzionari degli ospedali: per oltre un milione di dipendenti pubblici il rinnovo del contratto rischia di bloccarsi. La situazione è legata a una battaglia sindacale di Cgil e Uil
Quello che devi sapere
Cosa è successo
- A dimostrare lo stato effettivo delle trattative c’è il contratto di chi lavora nell’ambito della Sanità, che riguarda circa 680mila dipendenti, che si è improvvisamente bloccato nonostante un aumento medio da 172 euro lordi mensili previsto dalle bozze presentate dall’Aran, l’Agenzia che tratta per il governo. L’ultimo incontro c’è stato il 20 febbraio, con il presidente dell’Agenzia, Antonio Naddeo, che ha preso atto dello stato delle trattative. Lo stesso rischia di valere per i 480mila dipendenti degli Enti locali, in attesa di rinnovo, dove Cgil e Uil hanno la maggioranza
Per approfondire: Stipendi statali, stop agli aumenti per 2.3 milioni di dipendenti: cosa cambia
Gli altri contratti in discussione
- E le altre trattative attualmente in corso? I contratti finora ufficialmente rinnovati sono stati quello delle Funzioni centrali (190 mila dipendenti, aumento medio di 165 euro al mese) e quello delle Forze dell’ordine e della Difesa. La grande incognita è il contratto della Scuola, comparto nel quale lavorano 1,2 milioni di dipendenti pubblici e dove le trattative sono appena state avviate. In quest’ambito Cgil e Uil rappresentano il 40% delle deleghe: il ruolo decisivo sarà probabilmente quello delle sigle più piccole, come la Gilda
Per approfondire: Contratto delle Funzioni centrali, arrivano aumenti per statali. Governo verso tavolo
La scuola
- In vista del tavolo di trattativa previsto per il prossimo 26 marzo, Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha dichiarato: “Siamo pronti a discutere degli aumenti già previsti nella Legge di Bilancio”, sottolineando i 200 milioni di euro destinati all’assicurazione sanitaria per i dipendenti pubblici, annunciati dal ministro Valditara nel Decreto PA. Una misura ritenuta fondamentale da Anief per garantire maggiore tutela ai lavoratori del settore. A questo proposito Pacifico ha poi ricordato che sono stati già stanziati 386 milioni di euro, per la valorizzazione del sistema scolastico nel triennio 2025-2027, e 8 miliardi di euro per aumenti contrattuali del pubblico impiego, con un anticipo pari al +3,35% dal 2024 e un +0,50% di indennità di vacanza contrattuale, per un totale di circa 150 euro mensili. A questi, infine, vanno aggiunti anche 23 miliardi di euro per i rinnovi contrattuali 2025-2027 e 2028-2030, con l'aggiunta del +0,6% a partire da aprile 2024 e del +1% da luglio 2025 per l’indennità di vacanza contrattuale
La posizione di Cgil e Uil
- Per Cgil e Uil le risorse previste, che permettono aumenti del 5,78%, non sono sufficienti a recuperare tutta l’inflazione persa nei tre anni che vanno dal 2022 al 2024. Secondo il governo, invece, si tratta di una mera opposizione politica all’esecutivo. Per questo Palazzo Chigi starebbe pensando a degli aumenti “per legge”, che quindi superino la fase di contrattazione con i sindacati
Gli aumenti
- Ma è vero che le cifre prospettate non permettono di recuperare completamente l’inflazione? Oltre ai rinnovi dei contratti, alcuni settori hanno ricevuto ulteriori finanziamenti dal governo, come ad esempio le Funzioni centrali. In aggiunta agli incrementi contrattuali, i dipendenti dei ministeri e delle Agenzie fiscali hanno ottenuto anche un adeguamento delle indennità amministrative e, con l'imminente pubblicazione del decreto sulla Pubblica Amministrazione, anche un aumento dei premi. Lo stesso vale per gli infermieri, per i quali gli aumenti contrattuali si sommerebbero alle indennità di pronto soccorso e ad altre indennità "specifiche" finanziate con le recenti leggi di Bilancio. Nei prossimi giorni, l'Aran renderà pubblico il Rapporto semestrale sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici, dove è molto probabile che si attesti che le Funzioni centrali e la Sanità sono prossime al recupero totale delle perdite dovute all'inflazione
Il nodo degli Enti Locali
- Restano un problema gli Enti locali. I dipendenti dei Comuni hanno degli stipendi di partenza più bassi rispetto ai colleghi dei ministeri. Questa è certamente una delle ragioni per le quali negli ultimi anni si è registrata una "fuga" di questo personale verso le amministrazioni centrali dello Stato. L’Anci nei giorni scorsi ha scritto una lettera al governo per chiedere di trovare delle soluzioni al problema, stanziando nuovi fondi e liberando i sindaci dai vincoli sul salario accessorio
Pronti 11 miliardi per i prossimi rinnovi
- Va detto che l’esecutivo ha già stanziato i soldi necessari a rinnovare altre due volte i contratti pubblici. Avviando subito le trattative si potrebbe arrivare in tempi brevi a ottenere gli aumenti per il triennio 2025-2027, per il quale ci sono a disposizione 11 miliardi in tutto
Chi ne beneficerà
- A questo aumento, però, pari al 6%, non potranno accedere tutti ma soltanto i dipendenti dei ministeri, gli unici che hanno firmato il contratto. In questo modo però, si allargherà sensibilmente la forbice tra i dipendenti comunali e quelli che operano nello Stato centrale, con inevitabili conseguenze
Per approfondire: Settimana corta per la Pubblica amministrazione, come funzionerà e cosa sappiamo