
Introduzione
Come procede la gestione dei fondi del Pnrr da parte dell’Italia? A inizio marzo, Tommaso Foti, ministro per gli Affari europei con la delega al Pnrr, spiegava: "Sulla spesa siamo al 52% di quanto ricevuto. Va accelerata, ma non dimentichiamo che c'è stata una situazione di programmazione più lunga del previsto". E sull'ipotesi di un rinvio della scadenza prevista al 2026, ha aggiunto: "La Commissione europea ha un report in tempo reale su come va la spesa e come si stanno raggiungendo gli obiettivi. Penso farà una valutazione, mi auguro non necessiti di istanze di parte".
Grazie ai dati messi a disposizione dal governo italiano, intanto, è possibile comprendere quali siano le principali aree di intervento dei 100 soggetti che ricevono più fondi dal Pnrr. Ed è Rfi l’ente che riceve il maggior numero di fondi in assoluto. Ecco tutti i dati
Quello che devi sapere
La top 100
- Come riporta Milano Finanza, i principali beneficiari del Piano gestiscono 66,6 miliardi, il 34,3% delle risorse. La lista è stata redatta perché, con l'approvazione del regolamento istitutivo del RepowerEu, si è disposto che ogni Stato pubblichi la top 100 dei soggetti che ricevono l'ammontare più elevato di risorse. E l'elenco italiano spazia da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) fino alla regione Molise. Nella top 100 italiana, nello specifico, ci sono 27 aziende, 21 amministrazioni pubbliche centrali (tra cui cinque ministeri), 16 Regioni e 12 Comuni.
Per approfondire:
A chi va il maggior numero di fondi
- Rfi (Rete Ferroviaria Italiana SpA), come detto, è l’ente che riceve il maggior numero di fondi in assoluto, a cui spettano 22,4 miliardi di euro.
- Il secondo posto in classifica - con circa 3,5 miliardi di fondi assegnati - è di E-Distribuzione spa
- Sfiorano quota 2 miliardi le risorse del Recovery destinate a Open Fiber, seguita da Tim con 1,6 miliardi.
La componente statale
Se si guarda solo alla componente statale vera e propria, sul podio ci sono:
- il ministero della Giustizia con 2,4 miliardi da mettere a terra,
- e poi la presidenza del Consiglio a cui competono oltre 908 milioni.
- Il terzo gradino va invece ai 380 milioni del dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile.
Agenzie, autorità ed enti
- Sempre a livello statale ma soffermandosi su agenzie, autorità ed enti, alla Agence Spatiale Europeenne spettano 1,3 miliardi, al Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) 686 milioni e all'Agenzia spaziale italiana (Asi) 485 milioni.
I territori
- Se si guarda invece alle diramazioni territoriali dello Stato italiano, si nota che la maggior parte dei fondi del Piano è destinata a Campania (1,6 miliardi), Lazio (1,3 miliardi) e Lombardia (quasi 1,3 miliardi), le tre regioni più popolose della Penisola.
- A livello comunale, le città che spiccano per risorse a disposizione sono Napoli (a 660 milioni) e Roma
- Invece, gli ultimi due enti locali nell'elenco dei primi 100 beneficiari di risorse del Pnrr sono il Molise e Bergamo. Alla città della Lombardia spettano 155 milioni di euro mentre il Molise conta su 121 milioni
Il report Assonime
- Che l'utilizzo dei fondi del Pnrr prosegua a ritmo molto lento lo ha evidenziato anche il report di Assonime, l'associazione fra le società italiane per azioni (al 13 dicembre 2024 risultavano spesi 58,6 miliardi)
- Sempre secondo quei dati, il quadro della distribuzione di spesa risulta eterogeneo. La percentuale infatti varia molto da missione a missione. La Missione 3, "Infrastrutture per una mobilità sostenibile", ha registrato il tasso di avanzamento più alto rispetto al cronoprogramma 2020-2024, con l’86% delle risorse già erogate (91% per gli investimenti nelle reti ferroviarie e sicurezza stradale).
- Rispetto al cronoprogramma 2020-24 procedeno bene anche le Missioni 1 - "Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura" (71%) - e 2 - "Rivoluzione verde e transizione ecologica" (69%) -, trainate rispettivamente dagli investimenti nella digitalizzazione del sistema produttivo (77%) e dalle misure di efficienza energetica (97%).
- Assonime definisce però “particolarmente critico” lo stato della Missione 5 ("Inclusione e coesione")
Per approfondire:
Pnrr, 300 milioni di euro per migrare dati e servizi verso il Polo Strategico Nazionale