Fisco, in arrivo regole più vantaggiose per il Terzo settore. Le novità e cosa cambia

Economia
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Introduzione

Per il Terzo settore sono in arrivo nuove norme tributarie più vantaggiose, dopo il via libera definitivo della Commissione europea. È "un traguardo atteso da anni", che consentirà di "dare finalmente stabilità e certezze" agli organismi che in Italia perseguono obiettivi solidaristici, ha detto la ministra del Lavoro Marina Calderone. Ecco le novità

Quello che devi sapere

Le nuove norme per il Terzo settore

  • Le nuove norme tributarie, su cui ha acceso il semaforo verde definitivo la Commissione europea, stabiliscono delle regole più vantaggiose per il Terzo settore. Dal primo gennaio del 2026, ad esempio, chi deciderà di investire in un Ente del Terzo settore, acquistando i nuovi “titoli di solidarietà”, potrà versare un'aliquota del 12,5% (godendo, quindi, delle stesse agevolazioni fiscali dedicate a chi compra i titoli di Stato). E, sempre a partire dal prossimo anno, saranno ampliate le chance di sovvenzionamento delle onlus

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Il testo

  • Il testo varato a Bruxelles dispone l'entrata in vigore di un regime fiscale ad hoc per il comparto: prevede, ad esempio, "la defiscalizzazione degli utili destinati allo svolgimento dell'attività statutaria, oppure all'incremento del patrimonio" delle varie realtà benefiche. Inoltre, per ampliare le opportunità di finanziamento per gli enti del Terzo settore, introduce degli incentivi per gli investitori. Ci sono anche nuovi strumenti di finanza sociale, come i titoli di solidarietà, con un trattamento fiscale agevolato

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I titoli di solidarietà

  • I cosiddetti titoli di solidarietà danno la possibilità agli istituti di credito di effettuare delle raccolte allo scopo di finanziare progetti degli enti del Terzo settore, riservando agli investitori lo stesso trattamento fiscale previsto per i titoli di Stato, con applicazione dell’aliquota del 12,5%

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Ministra Calderone: “Traguardo atteso da anni”

  • "La Commissione europea ha dato il via libera alle norme fiscali in favore del Terzo settore. È un traguardo atteso da anni, frutto di un lungo e intenso lavoro di questo governo e di un costante confronto tra il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e Bruxelles. Questo risultato rappresenta una svolta decisiva, ci permette finalmente di dare certezze e stabilità agli Ets e piena attuazione al Codice del Terzo settore e per questo motivo ci tengo a ringraziare il viceministro Bellucci", ha commentato la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone

Le novità spiegate dalla viceministra Bellucci

  • Maria Teresa Bellucci, viceministra del Lavoro e delle Politiche sociali con delega al Terzo settore, ha spiegato le novità del testo. Dal primo gennaio 2026, ha detto, "entrerà finalmente in vigore un regime fiscale ad hoc che prevede, tra le altre cose, la defiscalizzazione degli utili destinati allo svolgimento dell'attività statutaria o all'incremento del patrimonio. Inoltre, saranno introdotti specifici incentivi per gli investitori, ampliando le opportunità di finanziamento per gli enti del Terzo settore”

“Chiaro riconoscimento dell'inestimabile valore di questi enti"

  • “Tra le novità più significative – ha detto Bellucci – c'è l'introduzione di nuovi strumenti di finanza sociale, come i titoli di solidarietà, che garantiranno agli investitori il medesimo trattamento fiscale riservato ai titoli di Stato, con l'applicazione dell'aliquota del 12,5%”. La Commissione europea, “stante le caratteristiche e unicità del Terzo settore italiano e quanto rappresentato ampiamente dal nostro governo, constata che le agevolazioni fiscali degli Ets non si configurano come aiuti di Stato, poiché perseguono attività di interesse generale con finalità di pubblica utilità. Questo non solo rafforza il ruolo del Terzo settore, ma è anche un chiaro riconoscimento dell'inestimabile valore del lavoro di questi enti, milioni di donne e uomini che animano il mondo della solidarietà sociale in Italia", ha concluso Bellucci

Notai soddisfatti

  • Il via libera della Commissione è stato commentato anche da Giulio Biino, presidente del Consiglio nazionale del Notariato. “Con estrema soddisfazione accogliamo la notizia del via libera della Commissione europea alle nuove norme fiscali in favore del terzo settore", perché "in un mondo diviso non si può prescindere dalla solidarietà sociale", ha detto all’Ansa dopo il varo della disciplina a Bruxelles. Il via libera della Commissione Ue alle norme fiscali in favore del terzo settore, ha aggiunto Biino, "costituisce un fondamentale riconoscimento dell'importanza del lavoro degli enti che fanno parte di questa galassia, così come dello straordinario impegno profuso dal viceministro del Lavoro Maria Teresa Bellucci e dal governo italiano in questa direzione". Il Notariato "fin da subito si è posto ancora una volta al fianco delle Istituzioni, per rendere effettiva e concretamente applicabile questa importante riforma", ha concluso il numero uno dei professionisti

Il plauso dei commercialisti

  • Il via libera della Commissione europea alle norme fiscali in favore del Terzo settore "rappresenta un passaggio estremamente importante per il futuro del no profit. La nostra categoria è pronta a fornire il suo contributo per la piena e migliore applicazione delle nuove norme, la cui approvazione abbiamo sempre sostenuto", ha invece commentato Elbano de Nuccio, presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti. "In questi anni – ha aggiunto il consigliere nazionale David Moro – abbiamo seguito questo tema molto da vicino, nella convinzione che un regime fiscale ad hoc rappresentasse un elemento determinante per la crescita e il rafforzamento del terzo settore. Nel ringraziare il ministero del Lavoro e delle politiche sociali e, in particolare, il viceministro Maria Teresa Bellucci per essersi confrontato con il nostro Consiglio nazionale e per aver portato a casa questo significativo risultato, mettiamo a disposizione le nostre competenze in questo ambito, anche per dirimere eventuali criticità interpretative e applicative che dovessero intervenire"

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