
A gennaio 2024 era al 2,8% nel club dell'euro e al 3,1% nell'Ue. Il mese scorso i tassi più bassi sono stati registrati in Danimarca (1,4%), Italia, Irlanda e Finlandia (tutte all'1,7%). I livelli più alti si sono invece osservati in Ungheria (5,7%), Romania (5,3%) e Croazia (5%). Il contributo più elevato al tasso di inflazione annuale dell'area dell'euro è derivato dai servizi, seguiti da prodotti alimentari, alcolici e tabacco
Sale ancora l'inflazione nell'Eurozona, confermando un trend iniziato a ottobre. Secondo la stima flash di Eurostat, a gennaio l'indice dei prezzi al consumo si è attestato al 2,5%, in lieve aumento rispetto al 2,4% di dicembre. Anche nell'intera Ue l'inflazione ha fatto registrare un rialzo il mese scorso, dal 2,7% di dicembre al 2,8%. Un anno prima, a gennaio 2024, era al 2,8% nel club dell'euro e al 3,1% nell'Ue. Il mese scorso i tassi più bassi sono stati registrati in Danimarca (1,4%), Italia, Irlanda e Finlandia (tutte all'1,7%). I livelli più alti si sono invece osservati in Ungheria (5,7%), Romania (5,3%) e Croazia (5%).
Quali settori hanno influito sull'inflazione
Rispetto a dicembre, l'inflazione annuale è diminuita in otto Stati, è rimasta stabile in quattro ed è aumentata in quindici. A gennaio, il contributo più elevato al tasso di inflazione annuale dell'area dell'euro è derivato dai servizi (+1,77 punti percentuali, pp), seguiti da prodotti alimentari, alcolici e tabacco (+0,45 pp), energia (+0,18 pp) e beni industriali non energetici (+0,12 pp).
