Sugar Tax, nessun rinvio. Cosa cambia e i possibili rincari sulle bevande analcoliche
Economia
Introduzione
La proroga sulla tassa sulle bevande edulcorate (e in Italia anche sulle bevande analcoliche, anche quando prive di zucchero) che scatterà l’1 luglio 2025, non è entrata nel Milleproroghe, ma il governo promette che il tema verrà affrontato con un altro provvedimento, nei prossimi mesi. Forza Italia e Lega hanno dovuto così ritirare i loro emendamenti al decreto che puntavano a rinviare tutto di un altro anno.
Gli appelli degli ultimi giorni da parte delle imprese e dei sindacati del settore, preoccupati per i contraccolpi economici e occupazionali, non sono serviti e, salvo nuovi interventi, dal prossimo luglio la Sugar tax è destinata a entrare in vigore. Ecco gli scenari e cosa sapere sul tema
Quello che devi sapere
Cos'è la sugar tax e quali prodotti colpisce
- La sugar tax è stata introdotta nel 2020 dal governo Conte 2 per limitare il consumo di alcuni tipi di bevande e contrastare così l’obesità e le altre problematiche legate al consumo eccessivo di zuccheri. In concreto, si tratta di una imposta sul consumo che si applica nella misura di 10 euro per ettolitro nel caso di prodotti finiti, e di 0,25 euro per chilogrammo nel caso di prodotti predisposti a essere utilizzati previa diluizione. La tassa colpisce tutte le bevande analcoliche addizionate di zuccheri: cole, aranciate, limonate, cedrate, succhi di frutta, the e soft drink. Ma anche le acque, le bevande derivate dai cereali e il latte nel caso questi prodotti vengano addizionati con lo zucchero. In Italia la tassa si applica anche alle bevande analcoliche, anche quando prive di zucchero.
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Gli effetti sui prezzi
- Critiche le imprese del settore secondo cui l’introduzione della sugar tax comporta un aumento del 28% sulla fiscalità che grava su questo tipo di prodotti. Un ricarico che verrebbe in buona parte scaricato sui consumatori che dovrebbero così farsi carico di un aumento nell’ordine del 25% dei prezzi della varie bevande.
La posizione di Federalimentare
- “Federalimentare esprime profonda amarezza per il parere negativo espresso dal Mef e dalla Ragioneria dello Stato agli emendamenti presentati in Commissione Affari costituzionali del Senato sul rinvio della sugar tax. Nonostante ci fosse la volontà politica al rinvio della tassa e nonostante si fosse trovata una concorde trasversalità da parte dei gruppi parlamentari di posticipare al 2026 l’introduzione della sugar tax, purtroppo questa speranza è venuta meno”, ha dichiarato in una nota il Presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino. “Siamo perciò stupiti e increduli per la scelta" che "fa male all’industria, ai consumatori e a tutta la filiera produttiva con pesanti ripercussioni sul settore food & beverage che pagherà il conto più alto. Come industria alimentare, in totale sintonia con le critiche emerse in Commissione sull’introduzione della sugar tax - prosegue Mascarino - auspichiamo un ripensamento da parte del governo affinché possa riconsiderare la scelta, trovando una soluzione tecnica che risolva positivamente la situazione. Questa tassa di scopo, oltre ad essere una decisione che penalizza il mondo dell’industria, rende l’Italia più fragile agli occhi degli altri competitor soprattutto nei consessi internazionali”. "Si tratta di una tassa di scopo, un tributo aggiuntivo in capo alle imprese e ai consumatori che solo apparentemente andrà a sostenere la fiscalità generale dello Stato, ma in effetti creerà un danno alle industrie e certamente non gioverà alla salute dei cittadini", continua Mascarino.
I prossimi step
- Secondo le stime, il gettito annuale della sugar tax supera i 600 milioni di euro. Il ministro Ciriani nel chiedere a Forza Italia e Lega di ritirare i loro emendamenti mercoledì a nome del governo e del Mef si è perт impegnato ad affrontare di nuovo la questione entro qualche mese. Impegno accolto "con favore" dal presidente di Assobibe Giangiacomo Pierini che però ha confermato tutta la sua contrarietа "a questa inutile follia. Le aziende – ha poi aggiunto - hanno bisogno di risposte adesso perché il tempo è quasi scaduto".
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