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Mutuo, come ottenerlo senza un contratto a tempo indeterminato

Economia
©IPA/Fotogramma
Taglio tassi, ecco quanto scende la rata del mutuo
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Taglio tassi, ecco quanto scende la rata del mutuo
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Introduzione

Non avere un contratto a tempo indeterminato non vuol dire che non si possa ottenere un mutuo. Anche se le banche considerano il “posto fisso” una sicurezza, c’è la possibilità di ottenere un finanziamento anche se il richiedente lavora con un contratto diverso. A fare luce sulle tipologie contrattuali che possono aiutare ad avere il mutuo e come bisogna muoversi per migliorare le possibilità di ottenimento è Alessandro Carlini di Immobiliare.it. Ecco cosa sapere.

Quello che devi sapere

Le differenze

  • Se si ha un contratto a tempo indeterminato, ottenere un mutuo può essere più semplice in quanto le banche considerano il posto fisso una garanzia di stabilità reddituale. Inoltre, il rischio di perdere il lavoro è minore rispetto a chi ha un contratto a termine o lavora come autonomo. Questo rende la banca più propensa a concedere il mutuo per acquistare casa.

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Le ragioni

  • Se si ha un contratto a tempo indeterminato ma part-time, ottenere un mutuo potrebbe essere più difficile rispetto a chi ha un contratto full-time. Questo accade per due motivi: il reddito mensile risulta più basso e potrebbe non essere sufficiente a coprire la rata del mutuo, alcune banche richiedono una soglia minima di stipendio per concedere un mutuo, rendendo più difficile l’ottenimento.

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Per le partite Iva

  • Ci sono però delle alternative. Per chi lavora come libero professionista o autonomo con partita Iva, ottenere un mutuo è possibile, ma richiede alcuni accorgimenti. Le banche valutano il reddito in modo diverso rispetto a un lavoratore dipendente. Invece di guardare la busta paga mensile, analizzeranno i guadagni degli ultimi due o tre anni. Questo serve per capire se si ha un’entrata stabile e sufficiente a coprire la rata del mutuo

Come ottenere mutuo se si ha la partita Iva

  • Per aumentare le possibilità di ottenere il mutuo, è importante avere una dichiarazione dei redditi che dimostra un fatturato costante o in crescita. Di solito, le banche richiedono che si abbia maturato almeno due modelli unici (quindi almeno tre anni di attività). In ogni caso, con alcune banche si potrebbe ottenere il mutuo se è stata aperta la partita Iva da meno tempo, a patto che si dimostri di avere clienti fissi con pagamenti regolari e in crescita. Per dimostrare la solidità dell'attività, si deve presentare accuratamente i documenti che lo dimostrano. Per questo motivo, si deve scegliere con attenzione il commercialista di fiducia: quest’ultimo, infatti, può fare la differenza nella preparazione della documentazione necessaria da fornire alla banca per la richiesta

Il contratto di apprendistato

  • Da non sottovalutare anche il contratto di apprendistato, una particolare tipologia di contratto a tempo determinato. Di norma dura tre anni e serve per formare il lavoratore prima della trasformazione del contratto a tempo indeterminato. Ottenere un mutuo con un contratto di apprendistato è possibile, ma ci sono alcuni aspetti importanti da considerare. L’obiettivo dell’apprendistato è formare e preparare per una conferma a tempo indeterminato; tuttavia, il datore di lavoro non è obbligato per legge a confermare il lavoratore al termine del periodo di apprendistato

Come ottenere mutuo con contratto di apprendistato

  • Se si ha un contratto di apprendistato, ecco alcuni consigli per aumentare le possibilità di ottenimento del mutuo. In questo caso può essere utile confrontarsi con più banche: non tutte sono disposte a concedere un mutuo con un apprendistato. Per questo motivo, meglio andare direttamente nella filiale della banca che si è scelto per chiedere se c'è la possibilità di ottenere un mutuo con questa tipologia di contratto. Altrimenti si può richiedere una pre-delibera: si tratta di un servizio gratuito che permette di sapere se la banca è disposta a concedere il mutuo ancor prima di fare una richiesta ufficiale. Con la pre-delibera, quindi, si potrà sapere se ottenere il mutuo (e il relativo importo) con il contratto di apprendistato. Bisogna ricordare, tuttavia, che non tutte le banche forniscono questo servizio. Altra possibilità è presentare una lettera del datore di lavoro: tra i documenti da fornire alla banca per valutare la richiesta di mutuo, si può integrare una lettera firmata dal datore di lavoro in cui si dichiara l’intenzione di assunzione a tempo indeterminato al termine del periodo di apprendistato

Per i contratti di co.co.co

  • Altra storia è se invece si ha un contratto co.co.co: in questo caso ottenere un mutuo può essere più difficile rispetto a un lavoratore dipendente, ma non impossibile. Le banche tendono a considerare i co.co.co come lavoratori con un’entrata meno stabile in quanto, lavorando a progetto, non hanno un’entrata fissa e continuativa come i lavoratori a tempo indeterminato. In questo caso, per aumentare le possibilità di ottenere un mutuo con un contratto co.co.co, si hanno due alternative. La prima è dimostrare la continuità del reddito: se si hanno collaborazioni continuative con la stessa azienda da diversi anni, si può presentare alla banca i contratti precedenti per dimostrare la stabilità dell'attività lavorativa. La seconda è inserire un garante: se un familiare o un’altra persona con reddito stabile si offre di fare da garante per il mutuo, la banca potrebbe essere più propensa a concederlo

Il contratto di somministrazione

  • Il contratto di somministrazione è un tipo di contratto in cui un’agenzia interinale assume un dipendente e lo invia a lavorare presso un’azienda cliente. Quindi, anche se si lavora in un’azienda, si è formalmente dipendente dell’agenzia. Ottenere un mutuo con un contratto di somministrazione può essere complicato. Anche se si guadagna un buono stipendio nel lavoro attuale, la banca prende in considerazione per il mutuo lo stipendio garantito dall’agenzia, se non si è impiegati temporaneamente in un’altra azienda. Di solito, questo stipendio è di circa 800 euro, dunque con ogni probabilità verrà richiesto l’inserimento di un cointestatario con un reddito considerato più stabile per ottenere il mutuo

Se si ha un contratto a tempo determinato

  • Se si ha un contratto a tempo determinato e si vuole richiedere un mutuo, potrebbero esserci più difficoltà rispetto a chi ha un contratto a tempo indeterminato. Per ottenerlo, la banca valuterà innanzitutto la scadenza del contratto, le possibilità di un rinnovo a tempo indeterminato e l’anticipo che si ha a disposizione per comprare casa. In ogni caso, si deve ricordare che non sono molte le banche che concedono il mutuo con un contratto a tempo determinato e, le poche che lo fanno, richiedono spesso requisiti stringenti come un numero di mesi minimo di durata residua del contratto o l’obbligo di un cointestatario

Consigli per un contratto a tempo determinato

  • Se non si ha un contratto a tempo indeterminato, per avere maggiori possibilità di ottenere il mutuo si possono seguire alcuni consigli. Resta sempre valida l'idea di cointestare il mutuo: inserire un cointestatario con un contratto a tempo indeterminato potrebbe aiutare ad ottenere il mutuo più facilmente. L'alternativa può essere inserire un garante: in questo modo, il garante si impegna a coprire le rate del mutuo in caso di difficoltà. C'è anche la possibilità di richiedere l’accesso al Fondo Consap: se si appartiene ad una delle categorie prioritarie (ad esempio se si è under 36), si può richiedere un mutuo Consap. In questo modo, lo Stato italiano farà da garante per il mutuo. Non tutte le banche consentono però l’accesso a questo mutuo agevolato.

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