Pa, per 7 italiani su 10 una carriera nel pubblico è “attrattiva”

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Introduzione

Secondo quanto emerge dall’indagine Barometro Pa, realizzata da Fpa – società di Digital360 – su un campione di 500 cittadini rappresentativo della popolazione italiana, per sette cittadini su 10 la carriera nella Pubblica Amministrazione risulta 'attrattiva', per sé o per un proprio familiare.

 

La ricerca è stata lanciata per misurare l'opinione sui processi di innovazione all'interno del settore pubblico. È stata diffusa in occasione dell'evento di presentazione del decimo Annual Report di Fpa, che racconta i principali fenomeni 2024 e le prospettive 2025 nel settore pubblico

Quello che devi sapere

Le ragioni

  • Nel 28% dei casi il lavoro pubblico attrae perché ritenuto un'esperienza professionale importante (per la fascia 35-54 anni la percentuale sale a 32%). Ancora il 44% lo preferisce perché garantisce un impiego stabile. Secondo poco meno di un terzo degli intervistati (31%), la Pa oggi è "molto più digitale e innovativa" rispetto a un anno fa, mentre solo il 12% la vede ancora un passo indietro. Secondo i dati su amministrazioni e servizi digitali, a fine dicembre 2024 quelle aderenti a Spid erano 18.800, mentre quelle con accesso tramite carta d'identità elettronica circa 10.200. Gli enti attivi sull'app Io erano circa 15.700 con oltre 335mila servizi disponibili

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“Atteggiamento dei cittadini migliorato”

  • C'è "un deciso miglioramento nell'atteggiamento dei cittadini" nei confronti del pubblico, ha commentato Gianni Dominici, amministratore delegato di Fpa. "Un fatto positivo - spiega - che speriamo possa significare il definitivo superamento della cultura della Pa come fardello, anche se bisogna ancora lavorare su una comunicazione che sia in grado di raccontare quanto di buono è stato già realizzato, in particolare sui territori"

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I canali di informazione delle Pa non vengono utilizzati

  • Serve un miglioramento nella diffusione delle informazioni. Secondo i dati di Barometro Pa, infatti, per sapere di attività, servizi e opportunità promosse dalle pubbliche amministrazioni gli italiani utilizzano soprattutto giornali, radio e tv (46%) e non i canali di comunicazione diretta delle stesse Pa. In minor misura, ci sono siti web istituzionali (31%), portali online tematici (24%), i canali social delle Pa (23%) o le app ufficiali delle Pa (22%)

La sfida tecnologica

  • "Se è vero che la Pubblica amministrazione ha ritrovato la giusta centralità nella costruzione del futuro del Paese, siamo ancora a metà del guado - prosegue Dominici - l'obiettivo è realizzare una 'Pa aumentata', grazie all'apporto di persone, tecnologie e relazioni (intese come rete tra tutte le comunità attive nei processi di cambiamento). Per farlo dobbiamo portare a termine gli obiettivi fissati, vincere la sfida tecnologica governando la rivoluzione dell'IA e proseguire sulla strada della governance multilivello, con la collaborazione tra attori pubblici e privati, locali e nazionali. È importante non tornare indietro: disinvestire di nuovo sulla macchina pubblica significherebbe ipotecare definitivamente la possibilità di modernizzare il Paese"

Cosa ha detto il pubblico sull’IA

  • L’indagine ha sondato anche il rapporto dei cittadini con l’IA. Per il 34% delle persone l'intelligenza artificiale può contribuire a rafforzare l'amministrazione pubblica. Ma sono ancora tanti i dubbiosi delle sue potenzialità (24%) e gli scettici sulla capacità della Pa di gestire un cambiamento del genere (20%). In ogni caso, per metà degli italiani l'IA può incidere sulla qualità dei servizi offerti, ma anche nella semplificazione del linguaggio tecnico e normativo (42%). Altri possibili usi riconosciuti: più efficienza e produttività (39%) e prevenzione frodi o truffe (33%). Secondo un'altra analisi di Fpa - a partire da uno studio Usa sull'impatto degli algoritmi nel pubblico - il 56% dei 3,3 milioni di dipendenti è "altamente esposto" all'IA. Il 13% di questi - 230mila lavoratori - ha scarsa sinergia ed è a rischio di obsolescenza (un dato che era già stato calcolato l'anno scorso). L'80%, invece, potrà potenzialmente beneficiare dell'integrazione dell'IA nella propria attività. Il 29% del resto dei professionisti sarà moderatamente impattato, sul 15% avrà un'influenza minima o nulla

Problemi contrattuali

  • Nel frattempo, la situazione lavorativa di chi è già inserito nel mondo della Pubblica amministrazione è in questi giorni movimentata da mancati aumenti. Tutto è iniziato martedì 14 gennaio, quando a causa di una spaccatura sindacale è saltato il tavolo relativo al contratto del personale sanitario impiegato nel pubblico. Da allora i rinnovi degli altri lavoratori delle Pa stanno attraversando diverse difficoltà. Oltre cinque miliardi di euro resteranno per ora inutilizzati e fermi nelle casse dello Stato. Erano invece destinati ai contratti di 2.3 milioni di persone suddivise in vari settori per gli anni 2025-2027. Cgil e Uil sono le due sigle principali che hanno bloccato l’iter: gli aumenti annunciati sono stati ritenuti inadeguati a compensare la perdita di potere d’acquisto avvenuta negli anni 2022-2023, causa inflazione

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