Introduzione
Nella Manovra 2025 è stato introdotto anche una sorta di buono per gli elettrodomestici, che propone una copertura del 30% dei costi sostenuti per l’acquisto di elettrodomestici con classe energetica non inferiore alla B. Il tetto massimo di spesa è 100 euro, per tutti i nuclei familiari. Per le famiglie con Isee inferiore a 25.000 euro, però, il contributo massimo sale a 200 euro. La misura sarà valida per tutto il 2025, e le sue modalità operative verranno definite entro 60 giorni dall’entrata in vigore delle Legge di Bilancio. Come spiega l’Unione nazionale consumatori sul proprio sito, si prevede “l’introduzione di un sistema di click-day per la presentazione delle domande"
Quello che devi sapere
Click day verso i primi di febbraio
- Dato che la Legge di Bilancio è entrata in vigore il primo gennaio 2025, il click day dovrebbe scattare entro la fine di febbraio. Il bonus potrà essere richiesto per l’acquisto di un solo elettrodomestico per nucleo familiare. Non si tratta però di un’agevolazione per qualsiasi apparecchio: gli elettrodomestici – come accennato – dovranno essere di classe energetica B o superiore e dovranno essere prodotti in Europa. Sarà inoltre necessario sostituire il vecchio apparecchio
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In attesa del decreto congiunto
- I criteri di accesso, le modalità di erogazione e le procedure per la richiesta del bonus saranno stabiliti da un decreto congiunto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e del Ministero dell’Economia e delle Finanze
A cosa punta la misura
- Per l’iniziativa, il Governo ha previsto uno stanziamento significativo di 50 milioni di euro. La misura si inserisce nel quadro della sostenibilità ambientale, che l’industria deve cercare di valorizzare in modo crescente. Come ricorda Unione nazionale dei consumatori, “da un lato si punta a sostenere il settore europeo degli elettrodomestici, attualmente in una fase delicata; dall’altro, si vuole accelerare la transizione verde delle famiglie italiane, promuovendo una maggiore efficienza energetica domestica e incentivando pratiche virtuose di smaltimento degli apparecchi obsoleti”
Il rischio che i fondi si esauriscano
- Vista la modalità di accesso tramite click-day e la limitatezza dei fondi stanziati, Unc consiglia ai consumatori interessati “di rimanere aggiornati sulle procedure di richiesta: c’è infatti il rischio concreto che i fondi possano esaurirsi rapidamente”
La detrazione del 50%: il bonus mobili ed elettrodomestici
- Un’altra misura simile è il bonus mobili ed elettrodomestici: una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per l’anno 2025, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Negli anni precedenti il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione è stato di 5.000 euro per il 2024 e di 8.000 euro per il 2023. Lo spiega l’Agenzia delle Entrate. Il pagamento va effettuato con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Benché analoga, è un’agevolazione diversa dalla precedente: la prima è un rimborso, questa è una detrazione
A chi spetta
- Può beneficiare della detrazione chi acquista entro il 31 dicembre 2025 mobili ed elettrodomestici nuovi (di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori) e ha realizzato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni
Ulteriori dettagli
- Il limite massimo di spesa riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio
Ecobonus
- La Manovra 2025 ha modificato nel complesso l'impianto di molti bonus casa, sempre abbassando le aliquote di sconto. L'Ecobonus, l'agevolazione per l'efficienza energetica - attraverso detrazione Irpef o Ires - dal 2025 scende al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili. Nel 2026 e 2027 le aliquote scenderanno poi ulteriormente al 36% per la prima casa e al 30% per le altre
Bonus ristrutturazioni
- Lo schema applicato all’Ecobonus è lo stesso che seguono molti altri incentivi. Tra questi il bonus ristrutturazioni, che resta nel 2025 al 50% solo per le abitazioni principali – e comunque entro un tetto di spesa fissato a 96mila euro - mentre per tutti gli altri immobili lo sconto fiscale scende al 36%, con tetto di spesa a 48mila euro. Le aliquote scendono sulla scia dell'Ecobonus nel 2026 e nel 2027
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