Bollette, rispetto a maggio 2024 gas in salita di 216 euro annui a famiglia

Economia
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Introduzione

Bollette più care per tutti: consumatori e imprese. Mentre la Cgia di Mestre ha calcolato per le imprese un salasso da 13,7 miliardi, l'associazione degli utility manager Assium ha spulciato le offerte sul mercato libero per le famiglie e ha trovato la miglior offerta per il gas in salita di 216 euro da maggio

Quello che devi sapere

Il prezzo del gas in salita

  • Brutte notizie, quindi, per gli utenti del gas. Nonostante le rassicurazioni di Arera circa le scorte di gas In Italia, nonostante le quotazioni che sui mercati internazionali hanno invertito la rotta tornando a scendere ampiamente al di sotto dei 50 euro al megawattora, e nonostante i ripetuti appelli alla calma del governo, secondo Assium le tariffe sul mercato libero stanno registrando rialzi che si ripercuoteranno sulla spesa energetica delle famiglie

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Il report

  • L'associazione degli utility manager ha realizzato un report sull'andamento delle offerte commerciali pubblicate sull'apposito Portale messo a disposizione da Arera e Acquirente Unico. "Le offerte per le forniture di gas sul mercato libero stanno subendo assestamenti al rialzo, al punto che rispetto alle proposte commerciali in vigore a maggio del 2024, la spesa in bolletta risulta oggi più elevata in media di 216 euro annui a famiglia”, ha spiegato Assium

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Le principali città

  • Secondo Assium, “scegliendo la migliore offerta disponibile sul mercato in data 8 gennaio 2025, la bolletta annua del gas nelle principali città italiane si attesta a una media di circa 1.724 euro, con una forbice che va dai 1.643 euro di Milano ai 1.860 euro di Roma. Solo pochi giorni fa, a fine dicembre 2024, la spesa media per il gas con la migliore offerta sul mercato libero era pari in Italia a 1.707 euro annui, oltre 17 euro in meno rispetto alle proposte presenti oggi sul Portale. Questo perché le società fornitrici stanno gradualmente rivedendo al rialzo le tariffe proposte al pubblico, applicando condizioni economiche meno vantaggiose"

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Il confronto con maggio 2024

  • Sempre secondo Assium, confrontando le tariffe odierne con quelle proposte al pubblico nel mese di maggio 2024, “si scopre che il rincaro delle bollette è ben più pesante: la migliore offerta a prezzo variabile sul mercato libero si attestava infatti a una media di 1.508 euro nelle città italiane, ben 216 euro in meno rispetto alla spesa media attuale. Differenza che sale in quelle zone d’Italia dove le temperature sono più basse e i consumi di gas delle famiglie risultano più elevati”

I cittadini di Palermo i più penalizzati

  • Secondo lo studio degli utility manager, al momento i più penalizzati "sono i cittadini di Palermo che, sempre scegliendo la migliore offerta sul mercato libero, si ritrovano a spendere circa 26 euro all'anno in più a utenza rispetto alle offerte presenti pochi giorni fa sul Portale, +24 euro i residenti di Catanzaro, +22 euro gli utenti di Roma e Napoli"

La situazione rischia di peggiorare

  • E Federico Bevilacqua, presidente di Assium, avverte: “La situazione rischia di peggiorare nelle prossime settimane, specie in caso di abbassamento delle temperature e repentini aumenti dei prezzi sui mercati internazionali dell'energia”. Inoltre, ha aggiunto, “si assiste a campagne di telemarketing sempre più aggressive che sfruttano il momento di incertezza per vendere contratti poco convenienti a famiglie e imprese: in tale contesto assume ancora più importanza rivolgersi nella scelta del proprio gestore a utility manager qualificati, in grado di offrire le migliori indicazioni per una scelta consapevole, anche in considerazione del fatto che il Portale di Arera e Au non riporta la totalità delle offerte oggi presenti sul mercato”

E le aziende?

  • Come detto, non va meglio alle aziende: quest'anno le bollette potrebbero costare all'intero sistema imprenditoriale italiano 13,7 miliardi di euro in più rispetto al 2024, pari al +19,2%. La spesa complessiva dovrebbe toccare gli 85,2 miliardi, di cui 65,3 per l'energia elettrica e 19,9 per il gas. A pagare il conto più salato dovrebbero essere le imprese del Nord: ospitando buona parte dello stock delle imprese presenti nel nostro Paese, di conseguenza, il Settentrione dovrà farsi carico della quota parte di aumento più consistente, praticamente quasi due terzi dell'aggravio complessivo. Le stime arrivano dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre (Venezia) e si basano su un'ipotesi del prezzo medio dell'energia elettrica nel 2025 di 150 euro per MWh e del gas a 50 euro per MWh, mantenendo una proporzione di tre a uno tra le due tariffe, come nei due anni precedenti. Del costo aggiuntivo stimato di 13,7 miliardi, quasi 9,8 (+17,6% al 2024) riguarderebbero l'energia elettrica e 3,9 (+24,7%) il gas

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