Caos pensioni Inps, come funziona e com’è cambiata la norma sull’adeguamento?

Economia
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Introduzione

Non si placa il dibattito sul caso Inps avvenuto nella giornata di giovedì: la Cgil ha evidenziato che il simulatore dell'Istituto di previdenza ha aumentato di tre mesi i requisiti per accedere alla pensione, facendo scoppiare una polemica politica. In serata è arrivata la smentita dell'Istituto, che ha garantito "che le certificazioni saranno redatte in base alle tabelle attualmente pubblicate". Lo stesso simulatore è stato poi stato corretto e ha cancellato i tre mesi in più. Ma quali sono state le regole per andare in pensione fino ad oggi?

Quello che devi sapere

I requisiti per il 2025-2026

  • Al momento resta valida per il 2025 e il 2026 l'età di vecchiaia di 67 anni e i 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne) per l'anticipata, oltre a tre mesi di finestra mobile. Il Rapporto della Ragioneria del 2024 sulle tendenze di medio lungo periodo del sistema pensionistico ipotizza che l'età di uscita resti ferma a 67 anni anche nel 2027-28

 

Per approfondire: Pensioni, Cgil: "Modificati requisiti, 3 mesi in più dal 2027". Inps smentisce, è polemica

Chi sarebbe stato penalizzato

  • Ad essere penalizzati da un'eventuale innalzamento di tre mesi sarebbero stati i nati nel 1960, i baby boomers, rimasti fuori dalla Quota 100 dato che per utilizzare la misura di anticipo della pensione ci volevano 62 anni compiuti entro il 2021 oltre a 38 anni di contributi versati e bloccati da un ulteriore aumento dei requisiti. Ci sarebbe stato inoltre anche il rischio di creare nuovi 'esodati', lavoratori che hanno aderito a piani di isopensione o scivoli di accompagnamento alla pensione e potrebbero trovarsi per alcuni mesi senza tutele

 

Per approfondire: Pensioni 2025, uscite anticipate con paletti. Statali al lavoro anche fino a 70 anni

Le parole della Cgil

  • "La Cgil esprime profonda preoccupazione per la recente modifica unilaterale dei requisiti pensionistici operata dall'Inps sui propri applicativi, senza alcuna comunicazione ufficiale da parte dei ministeri competenti e in totale assenza di trasparenza istituzionale", aveva dichiarato la segretaria confederale Lara Ghiglione. "Risulta che l'Inps abbia aggiornato i criteri di calcolo delle pensioni, introducendo un aumento dei requisiti di accesso. Dal 2027, per accedere alla pensione anticipata, saranno necessari 43 anni e 1 mese di contributi, mentre dal 2029 il requisito aumenterà ulteriormente a 43 anni e 3 mesi. Anche per la pensione di vecchiaia si registrano incrementi, con l'età minima che passerà a 67 anni e 3 mesi nel 2027 e a 67 anni e 5 mesi nel 2029", aveva sottolineato Ezio Cigna, responsabile delle politiche previdenziali

L’aggiornamento

  • La stessa Cgil ha però fatto sapere nel pomeriggio di ieri che l'Inps ha riaggiornato il simulatore "La mia pensione futura" eliminando il requisito di ulteriori tre mesi per l'accesso alla pensione dal 2027

La normativa finora

  • L'adeguamento dell'età di pensionamento e dei contributi necessari alla pensione anticipata è stato introdotto con il decreto legge 78/2010, con lo stesso provvedimento che introdusse la finestra mobile di 12 mesi per i dipendenti e di 18 per gli autonomi che di fatto rappresentava un aumento dell'età pensionabile per i dipendenti uomini da 65 a 66 anni. Si stabiliva che l'adeguamento della speranza di vita a 65 anni avrebbe dovuto essere triennale "con decreto direttoriale del Ministero dell'economia e delle finanze di concerto con il Ministero del lavoro da emanare almeno dodici mesi prima della data di decorrenza di ogni aggiornamento", sulla base del dato elaborato dall'Istat

Cosa successe nel 2012

  • Nel 2012, con la legge Fornero, la finestra mobile di 12 mesi si è trasformata in un aumento formale dell'età pensionabile e la pensione di vecchiaia si otteneva al compimento dei 66 anni (per le donne del privato a 62 anni, si raggiungerà la stessa età degli uomini nel 2018 a 66 anni e sette mesi)

Cosa successe nel 2013 e nel 2016

  • Nel 2013 c'è stato il primo scatto di tre mesi e la pensione per gli uomini arrivava a 66 anni e tre mesi. Lo scatto successivo è arrivato invece nel 2016 ed è stato di quattro mesi, portando l'età a 66 anni e sette mesi

Cosa successe nel 2019

  • L’ultimo scatto con cinque mesi in più nel 2019: l’età di pensionamento è arrivata così a 67 anni. In questi anni viene aumentato anche il numero di anni di contributi necessari alla pensione anticipata, passati per gli uomini dai 42 anni e 1 mese nel 2012 a 42 anni e 5 mesi nel 2013, a 42 anni e 6 mesi nel 2014 fino ad arrivare a 42 anni e 10 mesi nel 2016. Nel 2019 è stata inoltre evitata con una legge l'aumento di 5 mesi previsto per la vecchiaia ma si è introdotta la finestra mobile di tre mesi. Sempre nel 2019 è arrivata anche Quota 100 che ha consentito a chi ha 62 anni di età e 38 di contributi di andare in pensione anticipata

Negli ultimi anni

  • Nel 2022 l'età minima con 38 anni di contributi per la pensione anticipata è salita a 64 anni mentre nel 2023 è arrivata Quota 103 con un'età minima di 62 anni e 41 di contributi. Nel 2024 si inaspriscono ancora le regole con il passaggio al calcolo contributivo per chi sceglie la pensione anticipata con Quota 103

Cambiamenti in vista nel 2027?

  • Da vedere cosa accadrà eventualmente nel 2027, dato che per il 2025 la variazione è stata nulla visto che l'Istat nel biennio di riferimento ha registrato un calo della speranza di vita di un mese che si è aggiunto al calo di tre mesi registrato nel biennio precedente il 2023. Prima del caos riguardante il simulatore, a ipotizzare un possibile aumento di tre mesi era stato il presidente dell'Istat, Chelli, che aveva parlato di una crescita importante della speranza di vita a 65 anni e valutato la possibilità di un aumento dell'età di pensionamento a 67 anni e tre mesi nel 2027

 

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