Ddl Concorrenza, Antitrust: "Rilanciare la produttività". Le proposte dall'energia ai taxi

Economia
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Introduzione

Sono diversi i suggerimenti di riforma proposti nel consueto bollettino settimanale dall’Antitrust, guidata da Roberto Rustichelli: l'Authority evidenzia come sia necessario un cambio di passo del governo in alcuni settori, tra cui i trasporti e l'energia. Ecco cosa sapere

Quello che devi sapere

La proposta al Parlamento

  • Come scrive l’Antitrust nella sua proposta di riforma al Parlamento, in vista della legge annuale sulla concorrenza, “i processi di integrazione e rafforzamento del mercato unico vanno orientati anche nella direzione di un rafforzamento delle dinamiche concorrenziali, imprescindibili per sostenere la produttività e la crescita economica incentivando l'efficienza"

 

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Obiettivo completare il Pnrr 2026

  • Infrastrutture energetiche e portuali, trasporto pubblico non di linea e servizi pubblici locali: in queste aree serve una svolta soprattutto in vista del completamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), previsto nel 2026

 

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Come migliorare

  • Come scrive l'autorità guidata da Roberto Rustichelli, l'obiettivo di rilanciare la produttività può essere raggiunto stimolando gli investimenti in tecnologia, riducendo le barriere all'entrata, migliorando l'efficienza del settore pubblico e del sistema giudiziario, riducendo la complessità normativa, la regolamentazione dei mercati dei beni e dei servizi e del mercato del lavoro

I benefici della concorrenza

  • La concorrenza, è la tesi di base dell’Agcm, ha un effetto positivo sull’economia. Le liberalizzazioni nei mercati dei servizi tra il 2005 e il 2019, ad esempio, hanno portato a un aumento della produttività tra il 3% e l’8% secondo alcune stime. Il PIL nazionale, senza le riforme del 2011-2017, avrebbe chiuso il decennio in corso con un valore inferiore di almeno il 3,5%, ma l’effetto positivo potrebbe arrivare fino all’8%

Le gare nel settore idroelettrico

  • Con questi presupposti, l’Authority chiede di intervenire cambiando diverse regole. Una di queste, ad esempio, è quella di rivedere le gare nel settore idroelettrico, in modo da garantire che le concessioni siano “assegnate attraverso procedure trasparenti che assicurino il più ampio confronto competitivo”

Lo stato della mobilità elettrica in Italia

  • Lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia e, con essa, dei punti di ricarica accessibili al pubblico è, come noto, un processo tuttora in larga parte in corso. Come evidenzia l'Autorità, nella primavera 2024 risultano installati circa 55 mila punti di ricarica, a fronte di circa 250 mila veicoli, mentre le previsioni effettuate dall'associazione di categoria Motus-E si attestano su almeno 115 mila punti di ricarica e 3,7 milioni di veicoli nel 2030. Serve dunque una semplificazione normativa delle procedure per i potenziali operatori: "Tali procedure saranno strutturate in modo da favorire, a parità di altre condizioni, la presenza di una pluralità di soggetti attivi nella gestione delle infrastrutture di ricarica nel territorio comunale", evidenzia sempre l'Autorità

I porti

  • Una parte consistente del bollettino ha poi riguardato il lavoro portuale: in questo caso si propone, tra le altre cose, di autorizzare le navi "a svolgere le operazioni in regime di autoproduzione a condizione che: sia dotata di mezzi meccanici adeguati; sia dotata di personale idoneo; sia stato pagato il corrispettivo e sia stata prestata idonea cauzione"

Taxi

  • Come evidenzia l'Autorità, i tempi appaiono maturi anche per una una revisione organica della disciplina sulla fornitura dei servizi taxi e noleggio con conducente, gli NCC. Si propone infatti un riordino della regolazione che preveda meccanismi standard e trasparenti che permettano, tenendo conto della specificità dei due servizi, di monitorare sistematicamente l'offerta e la domanda di servizi taxi e NCC a livello locale. Inoltre, sottolinea l'Antitrust, adeguati strumenti normativi potrebbero permettere di allineare l'offerta con la domanda, ad esempio attraverso l'emissione di nuove licenze anche di durata limitata nel tempo, valide anche limitati periodi dell'anno, oppure prevedere meccanismi di efficientamento e l'aumento della flessibilità dei turni dei servizi taxi sulla base di criteri omogenei definiti a livello nazionale, superando quindi l'attuale frammentazione regolatoria delle amministrazioni locali. Serve in generale, una rimozione graduale delle barriere all'entrata e dei vincoli all'operatività dei vari player del mercato non giustificate da imperative ragioni di interesse generale: si pensi ad esempio ai meccanismi di rilascio delle licenze taxi e alla loro durata, al tempo minimo di attesa per i vettori NCC previsto nel decreto interministeriale 226/2024 del 16 ottobre 2024

Necessaria la gara nel settore delle ferrovie

  • Sempre nel settore dei trasporti, l'Antitrust si occupa anche delle ferrovie. Come evidenzia l'Autorità, non c’è abbastanza concorrenza e le Regioni spesso ricorrono ad affidamenti diretti per il trasporto locale. Una pratica non efficiente che l’Antitrust propone di limitare introducendo l’obbligatorietà di una gara tra più soggetti

Le parafarmacie

  • Per le parafarmacie si propone che gli assistiti possano prenotare prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale presso le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate e provvedere al pagamento delle relative quote di partecipazione alla spesa a carico del cittadino. Inoltre deve essere possibile anche ritirare i referti relativi alle prestazioni effettuate presso le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate. Per questo, sottolinea l'Antitrust, il Governo e le Regioni devono provvedere affinché siano garantite modalità concorrenziali e non discriminatorie di erogazione di tali servizi da parte delle farmacie pubbliche e private e degli esercizi commerciali

 

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