Rc auto, continuano i rincari. Il costo medio è salito del 6% in un anno

Economia
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Introduzione

Le tariffe rc auto proseguono nel trend di prezzi in crescita. Secondo quanto emerso dai dati dell’Osservatorio di Facile.it, a dicembre 2024 per assicurare un veicolo a quattro ruote in Italia sono serviti, in media, 643,95 euro: è il 6,19% in più rispetto a dodici mesi prima. Sono oltre 585.000 gli automobilisti italiani assicurati che, a causa di un sinistro con colpa dichiarato nel 2024, vedranno peggiorare quest’anno la propria classe di merito, con relativo aumento del costo dell’rc auto. Dall’analisi – realizzata su un campione di oltre 955mila preventivi raccolti su Facile.it tra novembre e dicembre 2024 – è risultato che la quota di guidatori colpiti dai rincari a causa di un sinistro con colpa è pari all’1,78% del totale. 

Quello che devi sapere

Differenze fra le regioni. Toscana in testa

  • Guardando al campione su base regionale emergono differenze significative. Scorrendo la graduatoria delle aree in cui si è registrato il maggior numero di denunce di incidenti con colpa, al primo posto si posiziona la Toscana: qui il 2,34% degli automobilisti cambierà classe di merito.

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Il quadro in Italia

  • Seguono i guidatori di Sardegna (2,29%) e Liguria (2,15%). Le percentuali più basse, invece, sono state rilevate in Basilicata (1,26%), Calabria (1,30%) e Trentino-Alto Adige (1,40%). Se si concentra l’analisi alle province italiane, quella con la percentuale più alta di automobilisti che cambieranno classe di merito a causa di un sinistro con colpa è quella di Prato (3,35%), seguita da Cagliari (2,85%) e Grosseto (2,64%); le ultime nella graduatoria nazionale, con percentuali pari o inferiori all’1%, sono invece le province di Crotone, Ferrara e Rovigo

Il profilo di chi denuncia

  • Secondo l’analisi di Facile.it, a denunciare sinistri con colpa sono in prevalenza le donne (1,99%) rispetto agli uomini (1,65%). Scomponendo il campione su base anagrafica, invece, emerge che, tendenzialmente, all’aumentare dell’età cresce la percentuale di automobilisti che hanno denunciato un sinistro con colpa. Le fasce anagrafiche con i valori più bassi sono quella 19-24 anni (1,51%) e quella 25-34 anni (1,58%). Di contro, i 55-64enni (1,84%) e gli over 65 (2,30%) sono gli automobilisti che hanno registrato le percentuali più alte. Guardando infine alla professione dell’assicurato emerge come gli agenti di commercio rappresentano la categoria che, in percentuale, ha dichiarato con più frequenza un sinistro con colpa (3,13%) e che quindi vedranno aumentare il premio Rc auto. Seguono i pensionati (2,24%) e gli impiegati (1,85%)

I veicoli non assicurati

  • Secondo quanto emerso dall’audizione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy di Antonio Coviello, Garante nazionale degli assicurati e docente di Marketing assicurativo nell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, in Italia circolano circa 2,8 milioni di veicoli non assicurati: un numero in aumento rispetto ai 2,585 milioni del 2022. La situazione è aggravata dal fenomeno della "estero-vestizione" con veicoli immatricolati in Paesi stranieri, soprattutto in Polonia, che sfuggono ai controlli. Il recupero di questa evasione permetterebbe di raccogliere oltre 5 miliardi di euro, una cifra paragonabile a una piccola manovra finanziaria, con benefici sia economici che sociali. Infatti, moltiplicando un premio medio lordo di 2mila euro di riferimento per la classe 14 di ingresso, il corrispettivo degli oneri fiscali e parafiscali ammonterebbe a 437,50 euro che, moltiplicato per 2,8 milioni di veicoli, corrisponde ad una evasione complessiva pari a 1.225 milioni di euro per oneri fiscali e parafiscali

Come sono suddivisi i premi Rca

  • Coviello ha proposto un sistema per incrociare le banche dati dei proprietari di veicoli (Pra) con quella dei mezzi assicurati (Ania). Questo metodo consentirebbe di individuare facilmente i veicoli non assicurati e di notificare ai proprietari l’obbligo di regolarizzare la posizione. I fondi recuperati non solo porterebbero a una riduzione dei premi assicurativi, ma garantirebbero anche nuove entrate per lo Stato. Attualmente, circa il 29% dei premi Rca è destinato a Servizio Sanitario Nazionale (10,5%), Fondi provinciali (16% in molte province), Fondo Vittime della Strada (2,5%). Il recupero dell'evasione permetterebbe di istituire, secondo Coviello, "un fondo di sostegno per le classi sociali più deboli, aiutandole a sostenere i costi delle polizze"

L’andamento dei prezzi

  • Secondo l'Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni a maggiore concorrenza fra le compagnie di assicurazioni, nei dieci anni fra il 2013 e il 2023 c’è stato un calo dei prezzi dell'Rc auto pari del 25%. Con il 2023 però si è registrata un’inversione di rotta: il premio medio lordo (cioè il prezzo da pagare) nel 2022 era di 370 euro, che hanno toccato quota 391 un anno dopo (sono saliti perciò del 5,7%). Di questi dati aveva parlato Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. 

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