Feste Natale e Capodanno, in strutture ricettive italiane attesi 16,3 milioni di turisti
EconomiaIntroduzione
Con le vacanze alle porte, arrivano anche le stime sul turismo in Italia. Secondo l’analisi del Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, nelle strutture ricettive italiane sono attese circa 16,3 milioni di presenze: un dato in flessione dell’1,5% rispetto allo scorso anno, anche per una riduzione dei visitatori stranieri. Secondo Coldiretti, tra Natale e Capodanno saranno 11,5 milioni gli italiani che si metteranno in viaggio per trascorrere le feste fuori casa. Città d'arte e località montane sono le mete più gettonate
Quello che devi sapere
I turisti e le feste
- Dopo due anni di crescita straordinari, il mercato del turismo dà segnali di stabilizzazione e rallenta la sua corsa durante le feste di Natale. È questa la fotografia fatta dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, sulla base di un sondaggio somministrato a un campione di 1.225 imprenditori delle ricettività
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I numeri
- Per il periodo delle festività, nelle strutture ricettive italiane sono attese circa 16,3 milioni di presenze: un dato in flessione dell’1,5% rispetto allo scorso anno, anche per una riduzione dei visitatori stranieri. Il quadro che emerge, comunque, è improntato alla prudenza. L'obiettivo è quello di eguagliare le performance della scorsa stagione, ma la percezione degli imprenditori è che il mercato stia nel complesso rallentando, anche se le aspettative del settore sono per un leggero miglioramento della tendenza grazie alle partenze last minute
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Flessione sia per i turisti italiani sia stranieri
- La flessione è attesa sia per il movimento dei turisti italiani (-1,9%) sia per i flussi provenienti dall'estero (-1%) ed è percepita sia dalle imprese alberghiere (-1,3%) sia soprattutto da quelle dell'extralberghiero (-2,1%). Le aspettative sono leggermente peggiori per le regioni del Centro (-2%) e del Sud-Isole (-1,9%), rispetto a Nord Est (-1,4%) e Nord Ovest (-1,1%)
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Il confronto col 2023
- Sui numeri del 2024 pesa il confronto con una stagione natalizia straordinaria come quella del 2023, in cui le presenze hanno superato quota 16,5 milioni. Ma pesano anche le incertezze sia della domanda italiana, che continua a misurarsi con un livello dei prezzi ancora elevato, sia internazionale. Le tensioni geopolitiche e il peggioramento dell'economia di alcuni Paesi dell'area euro, infatti, incidono sulle presenze straniere, che per la prima volta negli ultimi anni sono in flessione
Le mete
- Guardando alle mete, due turisti su tre sceglieranno una città d'arte o una località montana, quest’ultima in crescita anche grazie al meteo favorevole per le piste da sci. La montagna e le città d'arte, quindi, intercetteranno la quota maggiore del movimento di visitatori
Le località sciistiche
- Per le località sciistiche il trend atteso è di un leggero incremento delle presenze del +0,3% (+0,3% di italiani e +0,4% di stranieri), ma il last minute potrebbe migliorare i risultati. La quota di mercato della domanda estera è del 47,4%. Tra le principali nazionalità straniere si segnalano Germania, Svizzera, Scandinavia, Regno Unito, Francia e Paesi Bassi
Città d’arte e borghi
- Anche città, centri d'arte e borghi intercetteranno una quota rilevante di turisti, soprattutto stranieri, anche se il trend stimato è -0,9% (-1,7% di italiani e -0,2% di stranieri). La quota della domanda estera è segnalata al 52% del totale. Le nazionalità prevalenti saranno tedeschi, statunitensi, francesi, spagnoli, britannici, svizzeri, brasiliani, canadesi
I turisti stranieri
- La composizione del mercato sarà per il 57% di italiani (9,3 milioni di presenze) e per il restante 43% di turisti stranieri (7 milioni). Il panorama internazionale atteso per le festività di fine anno registra una crescita negli arrivi soprattutto da Stati Uniti, Svizzera, Polonia, Paesi Scandinavi e Corea del Sud. In leggera flessione, invece, i flussi provenienti da alcuni mercati europei: rallentano i flussi da Germania, Regno Unito, Belgio, Ungheria, con una riduzione più marcata per l'Austria. Stabili, invece, Spagna, Australia, Paesi Bassi, Canada, Brasile, Francia. In diminuzione, guardando all'extra Ue, anche le prenotazioni da Giappone, Cina, India, Russia
Gli italiani in viaggio
- A dare i numeri sulle persone in viaggio durante le feste è anche Coldiretti. Tra Natale e Capodanno, dice, saranno 11,5 milioni gli italiani che si metteranno in viaggio per trascorrere le feste fuori casa, con città, montagna e campagna in cima alla classifica delle mete più gettonate. L’indagine Coldiretti/Ixè parla di una ripresa delle partenze rispetto allo scorso anno, quando l'inflazione aveva pesato sulle tasche delle famiglie. La maggioranza degli italiani trascorrerà comunque le feste nella Penisola, con quasi uno su cinque che sceglierà una località all'interno della propria regione di residenza, ma quest'anno - spiega ancora la ricerca - si segnala anche la ripresa del turismo estero, nonostante le tensioni internazionali
La spesa media
- La spesa media del viaggio a persona durante le festività natalizie sarà di 674 euro, con un incremento del 12% rispetto allo scorso anno. La durata media della vacanza si estende a sei giorni, con il 23% dei vacanzieri che trascorrerà al massimo tre giorni fuori casa, il 49% da quattro a sette giorni, il 21% da otto a quindici giorni e il restante 7% ancora di più. La soluzione di alloggio preferita per le feste, sempre secondo l’indagine, sono le seconde case o le abitazioni di parenti e amici, indicate dal 44% dei vacanzieri, mentre chi non ha a disposizione l'alloggio gratuito si affida a hotel, bed and breakfast e agriturismi
L’offerta
- Coldiretti spiega che, in vista delle feste, le strutture agrituristiche hanno arricchito la loro offerta con diversi servizi pensati per sportivi, appassionati di tradizioni, curiosi ed ecologisti, ma anche con attività culturali, oltre a esperienze del wellness e dei cammini. Non mancano iniziative legate al Natale, come corsi di cucina per imparare a preparare le specialità tipiche delle festività
Il cibo
- Nelle quasi 26mila strutture diffuse lungo tutto il territorio nazionale, secondo l'analisi Campagna Amica Terranostra, aumentano sempre più fenomeni come l'enoturismo, il birraturismo o l'oleoturismo, capaci di calamitare un crescente numero di appassionati anche sotto le feste. È la conferma del fatto che il cibo è spesso il motore principale della vacanza, arrivando a impegnare oltre un terzo della spesa complessiva, tra pasti e souvenir enogastronomici
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