Acconto Iva, cos’è, chi lo deve pagare e chi è esentato

Economia
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Introduzione

Coloro che effettuano cessioni di beni e prestazioni di servizi soggette all'Iva nell'esercizio di imprese o di arti e professioni o per importazione, ogni anno, devono pagare l’acconto dell’imposta sul valore aggiunto dovuta per il mese di dicembre (contribuenti mensili) ovvero del quarto trimestre (contribuenti trimestrali). Questo versamento riguarda circa 4 milioni di imprese

Quello che devi sapere

Cos'è l'acconto Iva

  • L’acconto Iva è un anticipo dell’imposta che sarà in seguito versata nell’ultimo periodo dell’anno (mensile o trimestrale). Non costituisce un’imposta aggiuntiva, ma viene considerato come un acconto sull’Iva che si dovrà versare successivamente

Per approfondire: 

Ravvedimento speciale, il 20 dicembre scade ultima rata. A quanto ammonta e come funziona

Chi lo deve pagare

In generale, i soggetti obbligati al versamento comprendono:

  • contribuenti mensili che effettuano liquidazioni Iva ogni mese
  • contribuenti trimestrali che liquidano l’Iva su base trimestrale
  • società che operano nel regime Iva di gruppo
  • soggetti che adottano regimi speciali Iva

Le categorie

Più nello specifico, i soggetti che devono pagare sono:

  • imprenditori artigiani e commercianti, agenti e rappresentanti di commercio, ecc;
  • lavoratori autonomi, professionisti titolari di partita Iva iscritti o non iscritti in albi professionali;
  • società di persone, società semplici, Snc, Sas, Studi Associati;
  • società di capitali ed enti commerciali, SpA, Srl, Soc. Cooperative, Sapa, Enti pubblici e privati diversi dalle società;
  • istituti di credito, Sim, altri intermediari finanziari, società fiduciarie

I metodi per effettuare il calcolo dell'acconto Iva

  • È possibile effettuare il calcolo dell’acconto Iva in tre diversi metodi: il metodo storico, quello previsionale e quello delle operazioni effettuate, anche noto come metodo analitico o della liquidazione 

Come funziona il metodo storico

  • È l’approccio più utilizzato perchè è il più semplice. Prevede un calcolo pari all’88% del versamento effettuato per il mese di dicembre o l’ultimo trimestre dell’anno precedente. Questo metodo risulta particolarmente vantaggioso per la sua natura puramente matematica, riducendo il rischio di errori di calcolo

Come funziona il metodo previsionale

  • Il metodo previsionale parte dalla previsione sulla realizzazione di un certo volume d’affari rispetto all’anno precedente. Per calcolare l’acconto quindi ci si basa su una stima delle operazioni che si ritiene saranno effettuate fino al 31 dicembre. Anche usando questo metodo l’acconto sarà uguale all’88% dell’Iva che si prevede di dover versare 

Come funziona il metodo analitico (o la liquidazione)

  • Per il metodo analitico è invece necessario realizzare un’analisi più dettagliata, nella quale si considera il 100% delle operazioni effettuate fino al 20 dicembre dell’anno in corso. In questo caso l’acconto è pari al 100% dell’importo risultante da un’apposita liquidazione che tiene conto dell’Iva relativa alle operazioni

Il modello F24 e i codici tributo

  • Il pagamento deve avvenire tramite modello F24. Occorre compilare la sezione Erario e usare il codice tributo 6013 per i contribuenti mensili oppure il codice tributo 6035 per i contribuenti trimestrali. L’acconto Iva 2017 non è dovuto se l’importo da versare è pari o inferiore ad euro 103,29

Soggetti esonerati

Sono invece esonerate dal calcolo e dal pagamento Iva alcune categorie di contribuenti, cioè: 

  • contribuenti minimi” ovvero i titolari di partita Iva nel regime dei minimi di cui all’articolo 27 comma 1 del DL 98/2011;
  •  “contribuenti forfettari” ovvero i titolari di partita IVA nel regime forfettario di cui alla Legge 190/2014;
  • imprese agricole in regime di esonero di cui all’articolo 34 c. 6 d.p.r. 633/1972;
  • imprese esercenti attività di intrattenimento in regime speciale di cui all’articolo 74 comma 6 del d.p.r. 633/1972;
  • associazioni in regime forfettario di cui alla Legge 398/1991

Esclusioni oggettive

Sono inoltre esonerati dal pagamento dell’acconto Iva i soggetti che si trovano in queste situazioni oggettive:

  • contribuenti che hanno iniziato l’attività nell’anno in corso considerato
  • contribuenti che nell’ultima liquidazione dell’anno precedente erano a credito (al lordo dell’acconto);
  • contribuenti che nell’ultima liquidazione dell’anno in corso prevedono di chiudere a credito
  • contribuenti mensili che hanno cessato la loro attività entro il 30 novembre dell’anno in corso
  • contribuenti trimestrali che hanno cessato la loro attività entro il 30 settembre dell’anno in corso.

Un calcolo per ogni attività

  • Il calcolo dell’acconto Iva dovrà essere svolto per singola attività svolta dal contribuente. I relativi importi ottenuti andranno quindi sommati e in seguito versati utilizzando un codice tributo diverso a seconda che si tratti di contribuente mensile (come detto, il 6013) oppure trimestrale (cioè il 6035)

La scadenza e le sanzioni

  • La scadenza per eseguire il versamento è il 27 dicembre. Nel caso in cui non venga rispettata sono previste delle sanzioni, variabili dal 30% al 100% dell’importo non versato, oltre agli interessi moratori. Tuttavia, si ha la possibilità di utilizzare il ravvedimento operoso per regolarizzare la posizione con sanzioni ridotte

Per approfondire: Assegno unico dicembre 2024, il calendario con le date dei pagamenti