Stellantis, licenziamento per 97 lavoratori Trasnova: 54 impiegati a Pomigliano d'Arco
EconomiaLicenziamenti anche a Mirafiori, Piedimonte San Germano e Melfi. La comunicazione è stata inviata ai sindacati di categoria. A Pomigliano d'Arco da giorni i lavoratori Trasnova, azienda leader nella movimentazione e spedizione auto, stanno bloccando gli ingressi merci della fabbrica, provocando, di fatto, il fermo delle produzioni
La Trasnova, azienda leader nel settore della movimentazione e spedizione delle auto, comunica il licenziamento collettivo di 97 lavoratori impiegati negli stabilimenti Stellantis di Pomigliano d'Arco, Mirafiori, Piedimonte San Germano e Melfi.
Tutti questi sono ritenuti esuberi per le esigenze produttive dell'azienda a causa della "volontà di Stellantis di cessare tutti i contratti in essere" dal 31 dicembre. La comunicazione è stata inviata ai sindacati di categoria. Dei 97 esuberi, 54 sono impegnati nel solo stabilimento Stellantis di Pomigliano d'Arco, dove da giorni i lavoratori Trasnova stanno bloccando gli ingressi merci della fabbrica, provocando, di fatto, il fermo delle produzioni.
Commessa non rinnovata
Trasnova, a cui Stellantis ha annunciato di non rinnovare la commessa dal 31 dicembre 2024, è specializzata nella gestione logistica e nella spedizione dei veicoli prodotti dal colosso automobilistico, rappresentando un anello fondamentale nella catena dell’automotive.
Approfondimento
Stellantis, da Mirafiori a Melfi: fabbriche tra Cig e stop produzione
Schlein: "Si blocchi procedura"
"I licenziamenti arrivati stamattina sono inaccettabili e noi chiediamo che sia bloccata immediatamente questa procedura. Questi lavoratori sono quelli che tengono in piedi il nostro Paese: non si possono lasciare 400 famiglie per strada, peraltro appena prima di Natale", commenta la segretaria Pd, Elly Schlein incontrando i lavoratori di Trasnova a Pomigliano d'Arco (Napoli).
Arriva anche il commento da parte della Fiom, in una nota congiunta di Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità e Ciro D’Alessio, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil.
“Questa mattina mentre i lavoratori della Trasnova presidiavano per il quinto giorno consecutivo i cancelli dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d'Arco, sono arrivate le lettere di licenziamento per tutti i dipendenti. Oltre a Pomigliano, le lettere di licenziamento sono arrivate anche ai lavoratori di Melfi, Cassino e Torino. A questo punto diventa fondamentale non solo la presenza di Stellantis al tavolo al Mimit previsto per il 10 dicembre prossimo, ma c’è bisogno di una concreta disponibilità a rivedere le scelte fatte e trovare soluzioni per dare continuità lavorativa al lavorativa di Trasnova. Quella di Trasnova - continuano - è solo una delle tante aziende della filiera della componentistica che rischiano di chiudere se il Governo non interviene in maniera decisa e imponga a Stellantis di rivedere le proprie strategie per l’Italia. Sono necessari investimenti in ricerca e sviluppo, nuovi modelli per rilanciare gli stabilimenti e occorre tutelare l’occupazione dei lavoratori diretti e della filiera e componentistica. E’ per questo che ribadiamo la richiesta alla Presidente del Consiglio a convocare a Palazzo Chigi il presidente di Stellantis”.